Sono usciti i risultati dell'anno finanziario 2024 del fatturato di
Giorgio Armani, ma nonostante
perdite dell'utile al 24% il gruppo tiene alta la testa grazie a
investimenti e progetti che, secondo quanto rilasciato dai vertici dell'azienda, a lungo termine dovrebbero ribaltare la situazione. Mentre gruppi e conglomerati del lusso europei confrontano gravi perdite, con
Kering che adesso si ritrova costretto a
cedere alcuni dei propri immobili dopo ingombranti spese sul mattone in giro per il mondo, la maison milanese è fiduciosa delle proprie iniziative commerciali. Il direttore commerciale dell'azienda Giorgio Armani,
Giuseppe Marsocci, ha spiegato che il gruppo ha scelto di
non alzare i prezzi in maniera esorbitante per tamponare le perdite e in risposta all'
inflazione - cosa che invece
è avvenuta altrove. Nel 2024, il fatturato dell'azienda è stato di
€398 milioni, con ricavi netti scesi del 5% a €2,3 miliardi. L'
Europa continua ad essere il mercato principale per Armani, responsabile del 49% delle vendite, il che potrebbe spiegare la sostenibilità commerciale del gruppo in un periodo in cui il lusso tribola sotto le pressioni americane, con i
dazi imposti da Trump sulle importazioni, e sulla Cina, a causa del
crollo di spesa del paese.
Con €570 milioni in liquidità alla fine del 2024, il brand ha ampliato il proprio piano di investimenti, impegnando €332 milioni (il doppio rispetto all'anno precedente) per un grosso progetto di rinnovazione dei propri negozi e per privatizzare la gestione delle operazioni e-commerce. Giorgio Armani, che l'anno scorso ha compiuto 90 anni e che questo luglio si appresta a festeggiare il cinquantesimo anniversario della sua firma, non ha partecipato all'ultima sfilata del brand durante la Milano Fashion Week Men's SS26 per motivi di salute. L'inchino finale è stato fatto da Leo Dell’Orco, head of menswear design per la maison. Armani ha comunque co-firmato la comunicazione relativa ai risultati finanziari del gruppo insieme al direttore commerciale Marsocci, che afferma: «Sono convinto che perseguire coerenza e continuità ed evitare la ricerca di guadagni immediati sia la strategia migliore per garantire il successo a lungo termine. Grazie a questo approccio, in un contesto globale sempre più complesso e competitivo, sono orgoglioso di poter dire che abbiamo mantenuto l'indipendenza e la stabilità del gruppo».