Sarà davvero Pieter Mulier il prossimo designer di Versace? Le voci sono così insistenti che è difficile non crederci

A parlare male degli altri si fa male ma spesso si indovina, diceva Giulio Andreotti. Allo stesso modo, spettegolare sui prossimi cambi di direzione creativa nella moda non è una scienza esatta ma si finisce quasi sempre per avere ragione. E l’insistenza sui rumor che vogliono Pieter Mulier come prossimo direttore creativo di Versace, riportati sia da Lauren Sherman che da WWD, ci induce a pensare che alla notizia manchi soltanto l’ufficialità. Ma cosa sappiamo veramente?

Un creativo conteso

@nssmagazine According to industry sources, Pieter Mulier, the current creative director of Alaïa, is reportedly heading to Versace, to succeed Dario Vitale. What do you think? #pietermulier #versace #tiktokfashion #alaia #creativedirector Versace 05

Le fonti di WWD indicano che Pieter Mulier, attuale direttore creativo di Maison Azzedine Alaïa, sarebbe il candidato prescelto per assumere la direzione creativa di Versace, recentemente acquisito dal Gruppo Prada. I nuovi proprietari, come avevamo già raccontato in occasione dell’uscita di Dario Vitale, hanno speso molti soldi per acquisire il brand e hanno una certa fretta di recuperare i soldi del proprio investimento e riportare Versace a velocità di crociera. Per farlo, la via più breve è ovviamente quella di assumere un direttore creativo rinomato e importante.

Sempre stando alle fonti, l'interesse per Mulier si sarebbe concretizzato già all'inizio di dicembre (come vedremo a breve, se ne discuteva già da quasi un anno) in coincidenza con l'annuncio dell'uscita di Vitale. Ma i designer non sono figurine da scambiare, ci sono di mezzo contratti per milioni di euro: pare infatti che il Gruppo Richemont, proprietario di Alaïa, voglia trattenere il designer belga che dal 2021 ha fatto del brand un peso massimo di scala mondiale. Ma le voci dicono che Mulier è il bersaglio che il Gruppo Prada ha scelto, tanto che anche le ipotesi di un “piano B” che avrebbe visto il coinvolgimento di Anthony Vaccarello sarebbero state accantonate.

Sempre tenere gli amici vicini

Secondo Lauren Sherman, in realtà, Mulier era la figura designata dai dirigenti del brand ben prima dell’accordo con Prada e a rendere più plausibile l’idea di un passaggio da un brand all’altro c’è il fatto che i proprietari di Alaïa, ovvero il Gruppo Richemont, fanno i propri soldi soprattutto con i gioielli e i profumi (e ne fanno già a palate) e dunque il venerabile brand fondato dal compianto Azzedine è bello e importante ma difficilmente sarà un cavallo su cui scommettere se la gara dovesse farsi dura.

Ad aggiungere plausibilità alla notizia, poi, c’è il lunghissimo rapporto professionale e personale che lega Mulier a Raf Simons, di cui il designer è stato praticamente il braccio destro per decenni, attraverso tutte le diverse direzioni creative assegnate a Simons nel corso degli anni. Ora che il ruolo di Simons in Prada è andato espandendosi e consolidandosi, è logico che Mulier rappresenti, oltre che un professionista con una storia di successi, anche un amico da tenere vicino.

Il futuro di Versace nei prossimi mesi

Pare dunque che bisognerà attendere ancora per una nomina vera e propria, a meno che le varie beghe contrattuali non vengano sbrigate in velocità. Sembrerebbe anche opportuno dare a Mulier uno show d'addio per Alaïa. Inoltre, tornando a WWD, pare che Lorenzo Bertelli, neo-presidente esecutivo di Versace, abbia preferito correggere l’improvviso cambio di marcia intrapreso da Dario Vitale per riportare il brand verso territori sicuramente nuovi ma più familiari e, secondo noi, più “digeribili” da parte della vasta audience che intende conquistare. Sarebbero stati tenuti colloqui anche con Donatella e Allegra Versace per stabilire i prossimi passi per il brand.

La cosa più sicura, comunque, è che il brand sarà assente dalla Milan Fashion Week di gennaio e potrebbe anche saltare la prossima edizione femminile. Qui le fonti divergono: secondo WWD, il brand non dovrebbe affatto sfilare fino alla prossima stagione SS27; secondo Lauren Sherman il team del brand è a lavoro sulla collezione FW26 che, in effetti, potrebbe essere al centro di una presentazione che, in effetti, sarebbe economicamente una scelta più strategica di una sfilata senza un vero direttore creativo.

Takeaways

- Voci sempre più insistenti indicano Pieter Mulier, attuale direttore creativo di Azzedine Alaïa, come il prossimo direttore creativo di Versace, con la notizia che sembra attendere solo l'ufficialità.

- Il Gruppo Prada, nuovo proprietario del marchio, vorrebbe puntare su Mulier per rilanciare rapidamente Versace e recuperare l'investimento, mentre Richemont tenta di trattenerlo a causa dei suoi successi con Alaïa che comunque, dato il focus di Richemont sulla gioielleria, non è una priorità assoluta.

- Il lungo rapporto professionale e personale con Raf Simons, co-direttore creativo di Prada, rende la candidatura di Mulier ancora più plausibile. Lorenzo Bertelli intende correggere la direzione intrapresa da Dario Vitale, riportando il brand a un'estetica meno di nicchia di quella creata da Vitale.

- -Versace salterà la Milano Fashion Week di gennaio e potrebbe evitare anche quella femminile, in attesa della nuova guida creativa o optando per una semplice presentazione.