FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

Oggi si scrive il futuro di Versace Un closing simbolico che avviene il giorno del compleanno del leggendario Gianni Versace

Oggi, dopo mesi di chiacchiere e anticipazioni e nel compleanno di Gianni Versace, è stato finalmente siglato l’accordo tra il Gruppo Prada e Capri Holdings che vedrà Versace tornare dopo molti anni in mani italiane e il gruppo americano capitanato da Michael Kors portarsi a casa 1,25 miliardi di euro. Il processo dell’acquisizione si è svolto a cavallo del debutto creativo di Dario Vitale, confondendo abbastanza le acque sul nuovo corso del brand, che è comunque riuscito a far parlare di sé e conquistarsi anche l’apprezzamento dei critici più severi. Ma ora le cose stanno davvero cambiando.

Parlando con il fondo di investimento Equita, MF Fashion ha menzionato en passant quale sarà la “ricetta” pensata dal Gruppo Prada per riportare Versace verso i ricchi e profittevoli margini di un tempo. Una prima rivelazione sarà il lunghissimo orizzonte temporale di questo rilancio che non riguarderà soltanto la parte creativa e il lavoro di Vitale, ma anche una riscrittura dell’architettura interna del brand che richiederà dai due ai quattro anni. E proprio nel breve articolo di MF Fashion, il fondo di investimenti cita in breve quale sarà la roadmap dell’operazione: «Priorità al posizionamento del brand e poi alla customer experience, alla rete di negozi e ai nuovi prodotti», si legge, insieme a un ribilanciamento degli outlet e un lavoro di fino sulle licenze.

Le due fasi del rilancio di Versace

Da ciò che dice l’articolo, sembra che il lungo progetto del rilancio si articolerà in due fasi. Nei prossimi due anni si lavorerà sul versante creativo, sull’innovazione del prodotto e sull’ottimizzare la base clienti del brand. Un dettaglio interessante indicato dal fondo d’investimenti è che, dentro il gruppo, i vari brand possiedono clienti complementari e non sovrapposti. Tutto indica dunque che se ne cercheranno di nuovi senza sconfinare nel territorio di Prada e di Miu Miu.

La seconda fase vedrà un intervento più profondo con il know-how del Gruppo Prada e in generale i suoi metodi nel ramo industriale, in quello di brand building e di gestione della rete retail applicati a Versace e alla sua struttura di negozi. Ci sarà poi l’ottimizzazione delle licenze. Al momento Versace ha cinque accordi di licenza: gli occhiali con Luxottica, i profumi con Euroitalia, l’arredamento con Haworth Group, gli orologi con Fossil e l’abbigliamento per bambini. Ora le due licenze più importanti (occhiali e profumi) saranno prioritarie. Non si sa che fine faranno le altre nell’ottica di questa ottimizzazione.

Un altro dato rivelatorio riguarda il ribilanciamento del mix tra negozi veri e propri e outlet. Non sappiamo ufficialmente quanti siano quelli di Versace ma secondo Statista si aggiravano sulla sessantina un paio d’anni fa in una rete retail che conta oggi 236 negozi totali. Dato che Equita parla di una potenziale futura liquidazione delle scorte in eccesso post-riposizionamento, possiamo pensare che diversi outlet saranno chiusi e quelli che resteranno (quasi tutti si trovano negli ‘outlet villages’) saranno usati per liberarsi della merce invenduta. Questa merce invenduta potrebbe giocare un ruolo importante sulla contabilità dell’intera operazione.

Come la merce invenduta impatterà i guadagni di Prada

@ajaxnae

love a good pump

original sound - Ajanae <3

Con quest’acquisizione il bilancio di Versace viene ad aggiungersi a quelli degli altri brand del gruppo. Queste “vendite consolidate”, secondo gli analisti, dovrebbero portare il fatturato complessivo del gruppo a crescere del 10% nel 2026 (ai 5,3 miliardi di Prada e Miu Miu si aggiungono gli 850 milioni circa che fa ancora Versace) ma i margini saranno diluiti. Secondo le stime di Equita, l’EBIT (che sarebbe la parte che resta in tasca al gruppo dopo aver pagato fabbriche, negozi, stipendi e via dicendo) dovrebbe scendere del 6-8% e cioè se oggi Prada guadagna circa 22-23 euro netti ogni 100 euro di vendita, quel margine dovrebbe ridursi leggermente perché tutta la merce invenduta che attualmente ha Versace andrà svenduto attraverso gli outlet.

È un sacrificio breve ma calcolato che dovrebbe vedere il brand ritornare a guadagni più consistenti (al momento risulta in perdita) a partire circa dal 2027. Per questo motivo Prada ha detto chiaramente che per almeno tre anni non comprerà altri marchi: tutta l’energia, i soldi e l’attenzione andranno solo a far rinascere Versace. Il fatto che Lorenzo Bertelli, erede materiale dell’intero gruppo, sia stato nominato a vicepresidente esecutivo del brand, poi, fa capire che la famiglia originale non solo tiene alla nuova acquisizione come puro business ma che la monitorerà da molto vicino.

Takeaways

- Oggi, nel giorno del compleanno di Gianni Versace, Prada ha ufficialmente acquisito il marchio per 1,25 miliardi di euro da Capri Holdings, riportandolo in mani italiane.

- Il rilancio di Versace sarà un progetto molto lungo (2-4 anni) e si dividerà in due fasi: prima il riposizionamento creativo e dell’immagine, poi l’ottimizzazione della rete retail e delle licenze.

- Prada concentrerà le risorse soprattutto sul rafforzamento del brand, sulla customer experience e sul ribilanciamento tra negozi full price e outlet, riducendo la dipendenza da questi ultimi.

- Nel 2026 il fatturato consolidato del gruppo crescerà del 10% grazie all’aggiunta di Versace, ma i margini (EBIT) caleranno del 6-8% per la svendita delle scorte in eccesso.

- Per almeno tre anni Prada non farà altre acquisizioni e dedicherà tutta l’attenzione al rilancio di Versace, con Lorenzo Bertelli nominato vicepresidente esecutivo per seguire da vicino l’operazione.