
Perché a Natale il maglione ci piace brutto? La storia dell’Ugly Christmas Sweater

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, tendiamo a prenderci meno sul serio e i nostri maglioni brutti lo dimostrano. L'origine del maglione brutto natalizio affonda le radici nel periodo post-bellico, in particolare nei primi anni '50. I primi maglioni, chiamati in origine Jingle Bell Sweaters, erano homemade, tra i regali più diffusi sotto l’albero delle famiglie americane e realizzati solitamente con ricami relativamente sobri, raffiguranti abeti, bastoncini di zucchero e che in alcuni casi presentavano piccoli campanelli cuciti sul tessuto. Tuttavia, è negli anni ‘80 che l'Ugly Christmas Sweater raggiunse la sua apoteosi kitsch. La rivoluzione massimalista di quegli anni, fatta di maxi spalline e colori neon, investì anche questi capi. I maglioni iniziarono a essere proposti con accostamenti cromatici improbabili, tessuti metallizzati e applicazioni tridimensionali, spesso realizzati dai brand in coordinato per tutta la famiglia.
I maglioni brutti natalizi più iconici del cinema
La consacrazione del maglione natalizio come capo ugly, ma desiderabile è stata possibile anche e soprattutto grazie al cinema. Nei primi duemila Colin Firth, nei panni di Mark Darcy in Il Diario di Bridget Jones, appare sul grande schermo con un maglione di lana, realizzato a mano dalla nonna e con una gigantesca renna tridimensionale dal naso rosso. Il capo, indossato per dovere o per affetto, smorza la seriosità dell'avvocato di successo interpretato da Firth, elevando il maglione a simbolo per eccellenza dell'umorismo natalizio, che accoglie e coinvolge chiunque.
Anche negli episodi di alcune note sitcom americane dedicati alle festività, gli ugly sweater sono protagonisti. In How I Met Your Mother ad esempio il capo diventa un costume di coppia: Lily e Marshall indossano due maglioni che, messi uno accanto all’altro, formano il corpo di un alce. Per l’allegra famiglia Dunphy, nella serie Modern Family, indossare un Ugly Christmas Sweater è un rituale festivo irrinunciabile, mentre in Willy, il principe di Bel Air, i maglioni norvegesi con fiocchi di neve e renne sono spesso il segno distintivo di Carlton Banks, il geek boy della serie. Tuttavia, il maglione ha raggiunto il suo apice di bruttezza nella serie Ugly Betty. Tra i look memorabili della goffa stagista Betty Suarez, non si può dimenticare il maglione rosso con un pupazzo di neve tridimensionale, decorato con luci e palline, che lei sfoggia in occasione della festa natalizia aziendale organizzata dal magazine per cui lavora.
La passione delle star per l’Ugly Christmas Sweater
Se l'Ugly Christmas Sweater si è trasformato in un fenomeno globale, il merito va anche, e soprattutto, alle celebrity. Nel 2015, ad esempio, Sofia Coppola ha rotto l'internet sfoggiando un maglione con il volto di Bill Murray per promuovere lo speciale natalizio dell'attore, unendo sofisticatezza e ironia. Anche lo street style ha subito il fascino del kitsch natalizio: indimenticabile il look di Beyoncé, che anni fa è stata avvistata con un cardigan letteralmente sommerso da ghirlande e palline colorate, mentre i rumor dicono che Miley Cyrus sia una vera collezionista seriale di maglioni natalizi improbabili.
Altrettanto memorabile resta lo scatto di Ryan Reynolds, vittima di un celebre scherzo orchestrato da Hugh Jackman: la sua espressione rassegnata da Grinch in un maglione a forma di pacco regalo con un enorme fiocco dorato è diventata istantaneamente il template definitivo di ogni meme natalizio.
A Natale siamo cringe
@anderson_teaches_4th 12 days of Christmas! Ugly sweater day! #teacher #dance #tiktokteacher #uglysweaters original sound - Maddie Borge
Questa tradizione continua in una società che non nasconde il suo amore per tutto ciò che è trash e che si riconosce in queste forme di cringe collettivo di cui gli Stati Uniti si pongono spesso come pionieri. La celebrazione è ormai istituzionalizzata negli USA, manifestandosi nella Giornata Nazionale dedicata a questo capo (Ugly Christmas sweater Day) o attraverso contest familiari e nazionali volti a decretare il maglione di Natale più appariscente e più brutto. A farsi portavoce di questa consolidata ossessione è Jimmy Fallon che già anni fa durante il suo Late Show mostrò al pubblico maglioni sparaneve con camini tridimensionali, ricoperti di mini-pupazzetti di Babbo Natale o con luci colorate, realizzati dai costumisti della trasmissione.
A tale proposito, solo poche settimane fa il conduttore ha pubblicato su YouTube un brano intitolato Ugly Sweater, definito dallo stesso Fallon come la nuova hit natalizia, pur non ambendo di certo ai numeri di Mariah Carey. La canzone e il relativo videoclip narrano con il tipico umorismo americano quella classica situazione, un po’ imbarazzante ma pur sempre divertente, di ritrovarsi a una festa di Natale e di essere l'unica persona a sfoggiare un maglione «più colorato di una scatola di pastelli a cera» («more colorful than a box of crayons») che forse non piacerà a tutti, ma che, senza alcun dubbio, sarà difficile da dimenticare.



















































