Cosa sta succedendo da Valentino? Voci di corridoio annunciano l’uscita imminente del CEO, accompagnata da un futuro instabile per Michele

In casa Kering lo scenario sembra essere sempre più apocalittico. Dopo l’uscita di Pinault dalla posizione di CEO del gruppo, fatturati in caduta libera e cambi creativi che hanno confuso l’intero panorama del lusso, ora sembra che, dopo Gucci e Balenciaga, nell'occhio del ciclone adesso si trovi Valentino. Ieri, diverse testate hanno speculato – dopo un primo annuncio da parte di Miss Tweed – che il CEO del brand romano, Jacopo Venturini, sia prossimo all’uscita. Venturini aveva iniziato il suo percorso in Valentino nel 2020, dopo quattro anni trascorsi da Gucci, dove aveva collaborato a stretto contatto con Alessandro Michele nel ruolo di direttore creativo. A complicare ulteriormente la situazione, ieri Valentino ha dichiarato ufficialmente che proprio Jacopo Venturini è attualmente in congedo per malattia, rispondendo così alle indiscrezioni circolate sulla sua imminente uscita. Come riportato da Business of Fashion, un possibile cambio di CEO aggraverebbe le pressioni sul brand romano, che già nel 2023 aveva registrato una contrazione delle entrate del 2%, scese a 1,31 miliardi di euro, e un drastico calo degli utili pari al 22%, attestandosi a soli 246 milioni di euro. Una crisi che non sembra destinata a rallentare, soprattutto considerando la tiepida accoglienza riservata alla prima collezione disegnata da Alessandro Michele per Valentino, giunta nei negozi solo nell’ultimo trimestre del 2024. Secondo fonti interne, la nuova linea fatica a convincere sia la clientela storica che nuovi potenziali consumatori. L’estro e l’estetica di Michele potrebbero essere stati un cambiamento troppo radicale per i clienti fidelizzati della Maison, abituati a un lusso più classico sotto la direzione creativa di Pierpaolo Piccioli. Ad aggravare ulteriormente il quadro c’è la crisi generale del comparto lusso, unita al crescente disinteresse della clientela nell’investire nel ready-to-wear, categoria tradizionalmente centrale per Valentino rispetto agli accessori.

In questo contesto già precario, rumour provenienti dalla capitale non solo confermano l’imminente uscita di Venturini, ma suggeriscono anche una crescente precarietà della posizione di Michele stesso. Secondo quanto riporta Il Foglio Quotidiano, fonti interne alla maison descrivono un clima lavorativo difficile e caratterizzato da dissapori e tensioni, particolarmente per chi non faccia parte del numeroso team portato da Michele al momento del suo arrivo. A questo scenario si aggiungono i rapporti complessi con Giancarlo Giammetti, co-fondatore di Valentino e partner storico di Garavani, che recentemente ha espresso pubblicamente malcontento verso alcune affermazioni di Michele sul concetto di bellezza tramite il celebre account instagram @fashioncricket. Le voci su un possibile addio dello stesso Michele stanno diventando sempre più insistenti, accentuate ulteriormente dalla sua vistosa assenza alla cena celebrativa per l’apertura della Fondazione PM23 di Giammetti e Valentino Garavani, un evento che invece aveva visto la partecipazione dei suoi predecessori Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri. La situazione risulta ancor più enigmatica se si considerano alcune indiscrezioni raccolte a Roma, secondo cui Venturini avrebbe trascorso gli ultimi mesi dapprima isolato nel suo ufficio milanese e poi ritirato nella propria abitazione, alimentando ipotesi di burnout. D’altra parte, stando a quanto riferito da Miss Tweed, Mayhoola – il gruppo del Qatar che detiene la quota di maggioranza della Maison – sarebbe ancora convinta della direzione intrapresa da Michele e non avrebbe intenzione di rinunciare alla visione del designer romano, nonostante gli scarsi risultati commerciali. Che un'alta marea stia per arrivare da Valentino, proprio all’inizio dell’estate?