
Riccardo Bellini è il nuovo CEO di Valentino L'ex CEO di Chloé inizierà il suo incarico a partire dal 1 settembre
Dopo meno di una settimana dalla notizia dell’uscita di Jacopo Venturini, Valentino ha comunicato ufficialmente il nome del nuovo amministratore delegato: Riccardo Bellini. La sua nomina diventerà effettiva il 1° settembre e comporterà l’uscita dal ruolo di managing director di Mayhoola for Investments, la holding del Qatar che controlla il brand romano. Con questa mossa la Maison punta ad accelerare la propria traiettoria in un momento segnato da difficoltà interne e da risultati economici in calo, «con la nomina di Riccardo acceleriamo la traiettoria di Valentino» ha dichiarato Rachid Mohamed Rachid, chairman della Maison, sottolineando l’esperienza e la leadership del manager. Lo stesso Bellini ha commentato: «Sono onorato di entrare in Valentino, una Maison iconica che unisce un’eredità straordinaria a una voce creativa unica. Non vedo l’ora di lavorare con Alessandro Michele e con i team eccezionali della Maison per celebrare i suoi valori senza tempo e scrivere insieme il prossimo capitolo». Sul tavolo rimane la questione più delicata: la progressiva acquisizione di Valentino da parte di Kering. Nel 2023 Mayhoola ha ceduto al gruppo francese il 30% della Maison, in un accordo che prevede l’acquisizione del 100% entro il 2028. Una partita che si intreccia con i cambi di leadership sia in Valentino che in Kering, oggi guidata da Luca de Meo, dopo l'uscita di Pinault lo scorso giugno. Per Bellini si apre dunque una fase di equilibrio complessa, tra garantire continuità e rilancio in un momento in cui la visione estetica di Michele divide ancora pubblico e critica, mentre il mercato attende segnali concreti sulla capacità del brand di ritrovare crescita e centralità.
La notizia arriva dopo mesi di speculazioni fondate riguardo la relazione, ormai complicata, tra Jacopo Venturini e Valentino, che lo scorso 15 agosto aveva abbandonato la sua posizione per motivi personali, come già emerso nei mesi scorsi a seguito di rumor su un possibile burnout. Venturini era arrivato in Valentino nel 2020 dopo un’esperienza di quattro anni da Gucci, dove aveva collaborato a stretto contatto con Alessandro Michele. Il suo addio non è apparso come un fulmine a ciel sereno, ma come la conferma di tensioni interne crescenti e delle difficoltà incontrate dal nuovo corso creativo della Maison. Sul piano finanziario, Valentino attraversa una fase di contrazione: nel 2023 i ricavi sono diminuiti del 2%, scendendo a 1,31 miliardi di euro, mentre gli utili hanno subito un calo del 22%, fermandosi a 246 milioni di euro. Una performance negativa dovuta sia alla crisi più ampia del comparto lusso sia al disinteresse crescente verso il ready-to-wear, da sempre centrale per il posizionamento del brand. La prima collezione di Alessandro Michele, arrivata nei negozi nell’ultimo trimestre del 2024, ha incontrato una ricezione tiepida, risultando un cambiamento troppo radicale per la clientela storica, abituata all’eleganza più classica e sobria delle collezioni di Pierpaolo Piccioli. Secondo Il Foglio, il clima interno alla Maison si sarebbe ulteriormente irrigidito, segnato da frizioni con il vasto team portato da Michele e da rapporti complessi con Giancarlo Giammetti, co-fondatore di Valentino, che ha criticato pubblicamente alcune dichiarazioni del designer attraverso l’account @fashioncricket. Le voci su un possibile addio dello stesso Michele si sono intensificate, soprattutto dopo la sua assenza alla cena inaugurale della Fondazione PM23, a cui avevano preso parte invece Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. In questo contesto, l’arrivo di Bellini appare come una scelta strategica mirata a ricomporre un equilibrio fragile; infatti, il CEO ha già esperienza in brand come Maison Margiela e Chloé. Sembra proprio che Bellini sia stato chiamato a coniugare stabilità manageriale e visione creativa, guidando Valentino attraverso una delle fasi più delicate della sua storia recente.














































