Il sequel di "Quel pazzo venerdì" è davvero "Sempre più pazzo" Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis tornano scatenate nei ruoli del film del 2003
Storciamo sempre il naso quando sentiamo parlare di sequel. Soprattutto se si tratta di opere che provengono da un passato non così recente, non si riferiscono a saghe cinematografiche come quelle sui supereroi e ad essere scomodati sono dei veri e propri cult, spesso generazionali. Il 2025 ne è pieno. Appena arrivati dal requel So cosa hai fatto, inondati dalle foto dal set de Il diavolo veste Prada 2 (che, francamente, ci sta rubando la sorpresa di tutti gli outfit di Andy e la sua capa Miranda Presley), agosto offre il proseguimento dell’iconico Quel pazzo venerdì con Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis, nell’inedita versione Sempre più pazzo. La paura (per gli affezionati) è tanta, le sfide pure. A molti il film uscito nel 2003 può sembrare, giustamente, un titoletto generazionale senza arte né parte. E da un certo punto di vista è una considerazione anche comprensibile, seppure è indubbio che il film sia stato uno dei fari per l’infanzia e l’adolescenza del pubblico del domani.
In fondo è stata sempre la leggerezza il marchio di fabbrica della pellicola diretta da Mark Waters e che riprendeva il filone del franchise Freaky Friday (nome originale dell’opera), serie di pellicole cominciate con il primo adattamento nel 1976 e tutte con ispirazione dal libro omonimo per bambini uscito nel 1972 scritto da Mary Rodgers. La formula, per ogni film, è sempre la stessa: i personaggi vengono scambiati gli uni nei corpi degli altri e ciò avviene anche in questa pellicola. Solo che, rispetto al gioco del 2003, stavolta i personaggi aumentano e, così, anche la possibilità di trovarsi in un nuovo corpo. Lohan e Curtis finiranno infatti in quelli delle giovani Julia Butters, nel ruolo della figlia dell’allora adolescente Anna, e Sophia Hammons, figlia del love interest della protagonista interpretato da Manny Jacinto.
@youaremylemonade Il glow up di Lindsay Lohan. Cos’ha fatto secondo voi?
suono originale - Francesca Busi
Saranno tante le battute e gli sketch dedicati a quanto si senta la differenza nel ritrovarsi in un fisico che riesce ancora a piegarsi senza sentir scrocchiare le ginocchia o con un metabolismo che permette di poter assumere latticini in libertà. Ovviamente, come per il primo film, in Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo il presupposto alla base dello scambio sta nel vestire i panni degli altri per capire cosa sentono, cosa vivono, quali sono i conflitti che sono portati a dover vivere, riuscendo a conoscerli e a capirli un po’ meglio. Ma, proprio come per la pellicola del 2003, e forse anche di più vista la fama che ha ricavato all’epoca (anche al botteghino, con 160.8 milioni globali di incasso), è il divertimento che si concedono i personaggi e i loro interpreti a colpire gli spettatori, come un’ondata di energia.
Ancora più smodato, sapendo di saper vincere facile, ma non per questo applicando solo il minimo sforzo, Quel pazzo venerdì la sua seconda parte di titolo, Sempre più pazzo, la prende seriamente. E lo si capisce dalle interpretazioni di Lohan e Curtis, dalla sregolatezza di quest’ultima e dalla sintonia che sembra esser effettivamente decennale con la sua figlioccia cinematografica. È esilarante vedere la final girl di Halloween lanciarsi in abiti striminziti e gag improbabili, non mettendo un freno alla gioia che sembra essere passata per il set e che viene così trasmessa al pubblico in sala. Il film ha dovuto superare la prova più ardua e lo ha fatto con il risultato più soddisfacente. L’incognita sarà ora effettivamente il box office, visto che il primo film fu a suo modo un successo di botteghino (rispetto al proprio budget), ma è stata la generazione di Disney Channel a renderlo poi intramontabile. Se ci si vuole distrarre e rinfrescare all’ombra dell’aria condizionata durante il corso dell’estate Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo è una scelta vincente. E, fortunatamente, anche una delle più simpatiche.
