
Capire l'ascesa del turismo estetico maschile Sempre più uomini under 30 volano all’estero per ritoccarsi
Negli ultimi anni, viaggiare per migliorare il proprio aspetto è diventata una scelta sempre più comune tra gli uomini, soprattutto giovani. Non è più raro che il volo prenotato non abbia come destinazione un sito archeologico o una spiaggia tropicale, ma una clinica specializzata, spesso fuori dai confini nazionali, lontano da occhi conosciuti. Ormai la Turchia è diventata celebre più per i trapianti di capelli che per la sua storia millenaria. Istanbul e dintorni sono diventati la meta prediletta per chi cerca un ritocco estetico a costi accessibili, ma anche per chi vuole evitare lo stigma che ancora accompagna molti uomini che decidono di “intervenire” sul proprio corpo. Secondo alcune stime ogni anno circa 500.000 stranieri si recano in Turchia per sottoporsi a trattamenti estetici, principalmente trapianti di capelli. Le cliniche offrono pacchetti all-inclusive: volo, hotel, transfer, consulenza, intervento e visite di controllo. Una formula "chiavi in mano" che costa in media tra i 1.500 e i 3.000 euro, contro i 5.000–12.000 euro richiesti in Italia e nel resto d’Europa, dove spesso il soggiorno non è incluso. Ma al di là del vantaggio economico, c’è una motivazione più sottile e culturale: l’esigenza di privacy. Molti uomini infatti scelgono di partire per affrontare un intervento lontano da casa, lontano dagli sguardi di colleghi, amici e parenti. Si tratta di una forma di autodifesa rispetto allo stigma ancora presente verso l’estetica maschile, figlio del patriarcato che vuole l’uomo indifferente all’aspetto estetico. Fare un ritocco in patria può far sentire “giudicati”; farlo all’estero diventa un momento personale, quasi intimo, lontano dai pregiudizi.
his hair transplant surgeon deserves a nobel prize https://t.co/WmRBykoBUs
— bethany (@thenightbethore) July 6, 2025
Secondo un’indagine condotta da mUp Research e Bilendi nell’ottobre 2024 condotta su italiani tra i 18 e i 74 anni, circa 7,3 milioni di persone si sono sottoposte a trattamenti estetici negli ultimi due anni, e il 30% ha meno di 25 anni. Tra gli uomini, la spesa media per la medicina estetica è superiore del 28% rispetto a quella delle donne, e ben il 12,5% ha chiesto un finanziamento per coprire i costi. Il trapianto di capelli, non stupisce, è l’intervento più richiesto: 275.000 uomini italiani si sono sottoposti a questo tipo di operazione. E se Istanbul si è posizionata come capitale mondiale del settore, con un giro d’affari che nel 2024 ha superato i 2 miliardi di dollari, secondo GlobeNewswire, numerosi altri Paesi stanno guadagnando punti in classifica come migliori mete per il turismo estetico: in Europa la Polonia, la Croazia e l’Albania offrono pacchetti estetici competitivi che vanno dall’odontoiatria estetica (6,1% degli italiani), depilazione laser definitiva (3,6%), filler a base di acido ialuronico (2,1%) e rinoplastica. In particolare, il sorriso è diventato uno degli elementi estetici più curati. Il numero di italiani che si rivolge a professionisti per migliorare l’aspetto dei denti è raddoppiato tra il 2019 e il 2024, passando da circa 150.000 a oltre 300.000 pazienti. Il Congresso della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia ha stimato un volume d’affari annuo, anche in questo caso, pari a oltre 2 miliardi di euro.
@maligoshik Istanbul airport
Love Grows (Sped up) - Edison Lighthouse
La Corea del Sud, secondo Byrdie è diventata un punto di riferimento globale non solo per l’industria cosmetica, ma anche per interventi estetici ad alta precisione, come laser, filler e procedure anti-età, il Paese infatti accoglie oltre 100.000 pazienti stranieri ogni anno per motivi estetici. Un ruolo fondamentale in questa crescita lo hanno avuto i social media, in particolare TikTok. Sempre più utenti condividono la propria vacanza estetica: raccontano il viaggio, mostrano il prima e dopo, i dettagli del trattamento e il recupero post-operatorio. La narrazione è estremamente trasparente: su TikTok, il termine «Turkish Hairlines» è diventato virale, con milioni di visualizzazioni e meme, soprattutto tra giovani europei e australiani che documentano i viaggi estetici verso Istanbul. Se da un lato quindi i social normalizzano il ricorso alla medicina estetica, dall’altro contribuiscono a generare nuovi standard e nuove insicurezze. E, soprattutto, non rendono giustizia ai rischi. In alcuni casi infatti si sono verificati gravi effetti collaterali, anche mortali. Secondo il Guardian, dal 2019 si contano almeno 28 decessi legati a interventi all’estero, soprattutto in Turchia. Il consiglio resta sempre lo stesso: informarsi bene, valutare le recensioni, chiedere sempre credenziali certificate. Il turismo estetico maschile è quindi un fenomeno globale, in rapida ascesa. La bellezza oggi si conquista anche con un passaporto, un biglietto aereo e un finanziamento in banca. Ma la domanda resta aperta: stiamo davvero viaggiando per noi stessi, o per avvicinarci a un ideale di bellezza che non ci appartiene?














































