A Guide to All Creative Directors

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L’estate è ancora la stagione preferita per andare in vacanza?

Cresce la voglia di viaggi fuori stagione e mete alternative a causa di costi, turismo e cambiamenti climatici

L’estate è ancora la stagione preferita per andare in vacanza? Cresce la voglia di viaggi fuori stagione e mete alternative a causa di costi, turismo e cambiamenti climatici

«Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua». Era il 1968 e Celentano non cantava queste parole a caso, perché sapeva bene che gli italiani amano l’estate e le vacanze estive. Quasi 60 anni dopo, le cose non sono cambiate: l’ambizione principale degli italiani nell’estate del 2025 è quella di viaggiare e andare in vacanza. Secondo l’European Summer Vacation Confidence Index 2025, un report di Allianz pubblicato la settimana scorsa, 8 italiani su 10 intendono viaggiare questa estate. Ma ad aggiungere una difficoltà in più alle vacanze degli europei e degli italiani ci pensa il cambiamento climatico. Un’inchiesta della BBC evidenzia come a un aumento anomalo delle temperature estive corrispone una diminuzione sempre più sistematica di turisti nelle solite mete stagionali. Negli ultimi anni, sono sempre di più i turisti che si interrogano sul senso di fare le ferie a luglio e agosto in luoghi torridi come Grecia, Spagna e Italia.

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Rispetto al 2024, secondo la BBC, l’8% in meno di persone intervistate dichiara di voler passare la prossima estate in un paese mediterraneo, preferendo il fresco del nord Europa, ma ancora di più preferendo mesi più miti come la primavera o addirittura la fine dell’inverno. Si legge infatti che la Grecia ha visto un incremento di prenotazioni per le vacanze del 20% nel periodo primaverile del 2024 rispetto allo stesso periodo nel 2023. Anche in Spagna «gli arrivi stranieri [...] hanno superato i 10 milioni nei mesi di gennaio e febbraio del 2025, quasi il 20% in più rispetto ai livelli del 2019». L’83% del campione interrogato dichiara inoltre di volersi recare in mete vacanziere per passare i mesi più caldi dell’anno, superando di molto la media europea stabilizzata attorno al 75%. Numeri alti, nonostante una sempre più crescente instabilità economica, finanziaria e geopolitica. L’inflazione infatti, seppur rallentata negli ultimi mesi, è la preoccupazione principale per i viaggiatori italiani: il 68% si dice turbato per i prezzi sempre più alti, tanto che se nel 2024 una vacanza media italiana si aggirava attorno ai 1.674€, nel 2025 si prevede un aumento di ben 276€ per un totale di 1.950€ di budget per singola persona. 

Cifre sempre più importanti portano a contromisure anche drastiche, pur di non rinunciare alle vacanze. Infatti il 60% degli intervistati si dice pronto a rinunciare ad attività ricreative come aperitivi, cene e uscite al cinema durante l’anno, mentre il 56% rinuncerebbe persino all’acquisto di una casa o di un’auto pur di andare in ferie in estate. Inflazione, cambiamenti climatici, overtourism, stanno mettendo a dura prova l’estate. Ma come sottolinea Sean Tipton dell’Association of British Travel Agents, intervistato dalla BBC: «La vacanza al mare è ancora di gran lunga la più popolare, ma c'è un cambiamento di comportamento e le persone scelgono destinazioni diverse per le loro vacanze». L’estate dunque, resiste, ma si trasforma. Non si rinuncia al viaggio, ma si cercano nuove rotte, nuove stagioni e nuove esperienze. La vacanza estiva del futuro sarà forse meno affollata, più sostenibile, in luoghi non tradizionali, ma sempre, profondamente, desiderata.