
Ascesa e successo del Fisherman Core La nuova frontiera del workwear è la pesca
Ogni anno la moda maschile scopre un nuovo sport di cui appropriarsi. Il workwear, il blokecore, la Formula 1 e, adesso, la pesca. Sembrerebbe assurdo, per un’industria fissata con l’ordine, la ricchezza e la bellezza, scegliere uno sport così a contatto con la natura, con l’umidità e l’odore pungente del pescato, eppure, da quando il gorpcore ha spalancato le porte all’abbigliamento tecnico, sembrano non esserci più limiti quando si tratta di styling. Così, dopo il boom delle giacche da lavoro di Carhartt, è arrivato il turno di articoli molto più specifici, pensati per chi di solito passa il proprio weekend da solo sul lago, ma indossati dai bro che spendono la domenica mattina a fare brunch con gli amici in centro città.
Prima i vest tattici con i tasconi, poi gli stivali impermeabili e i maglioni di Aran color panna; sono bastate un paio di scarpe da barca sulla passerella della SS24 di Miu Miu per consegnare il più alto riconoscimento digitale all’estetica Fisherman: a gennaio del 2025, Pinterest l’ha preannunciata come parola chiave dell'anno, mentre lo scorso giugno vi ha dedicato un'intera collaborazione con Chamberlain Coffee, il brand di Emma Chamberlain. Inoltre, una menzione d'onore va riservata a #tinfishtok, un trend scoppiato su TikTok un paio di anni fa che oggi continua ad accumulare views e like e che, come suggerisce il nome, parla di tutto ciò che riguarda il pesce in scatola: sardine, salmone, acciughe, tonno, aringhe, sgombri. Recensendo anche il packaging e la grafica che accompagna il prodotto.
@cripandip woweeee stunning tinned fish on toast today
original sound - Mads
Come anticipato da Miu Miu, i primi segnali dell’ascesa del Fisherman Core nella moda maschile si sono fatti sentire nel 2024, quando a ottobre di quell’anno Drake è stato scelto come cover star dalla rivista di pesca The Drake (che in inglese significa esca) - meme a parte, ormai sappiamo che quando un rapper aderisce a un trend, è scacco matto. A seguire, come racconta un articolo del Washington Post, il brand americano Kith ha collaborato con Columbia e un marchio giapponese specializzato in pesca a mosca, South2West8, per una collezione di outerwear ispirato allo sport da lago, mentre il brand Creek Angler’s Device continua tutt'ora ad ampliare la propria fanbase anche grazie a a pop-up in spazi alla moda come il newyorchese Blue in Green.
Nel frattempo Bode, portabandiera del menswear americano ricercato, radicato in una passione per l’antico e il vintage, da tempo posta sulla propria pagina Instagram editoriali vagamente ispirati al mondo della pesca, tra prop a forma di salmone finto, impermeabili gialli e scogliere rurali, un’estetica che si riflette anche nella scelta di interior nelle loro boutique.
Oltre ai classici brand di abbigliamento tecnico, tra cui Barbour e Hunter (anche se hanno giustamente più a che fare con lo sport della caccia, come da tradizione inglese), ci sono infiniti altri mini trend che si stanno facendo strada tra il menswear e il womenswear e che non appartengono a singoli marchi. Ne sono un esempio il berretto da marinaio, il bucket hat o il cap ripiegato su se stesso indossato da Taylor Russell in una delle sue uscite la scorsa primavera, la maglieria spessa, come i golf di Aran, le magliette a righe con lo scollo a barca, i sandali granchio, gli alamari abbottonati asimmetricamente, il motivo a sardina stampato su accessori e magliette come anche i cappellini rossi à la Spugna di Capitan Uncino. I personaggi a cui si fa principalmente riferimento nel Fisherman Core sembrano essere Braccio di Ferro, i protagonisti di Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson, Meg Ryan in You’ve Got Mail, i guardiani del faro di The Lighthouse, Sampei, Ernest Hemingway, e infine Paul Newman e Alain Delon durante le loro vacanze estive negli anni '70.
Se quest’estate la moda ci voleva in infradito, pronti a rilassarci durante le meritate ferie, questo autunno preferisce outfit ultra-tecnici, funzionali per ogni evenienza - anche per l’improbabile possibilità di ritrovarsi a pescare in centro a Milano. Come spesso accade con i trend che si diramano nello streetstyle contemporaneo, non c'entra molto la praticità di un capo, quanto l'essenza di ricchezza che emana. Del resto, siamo appena entrati nell'era del post-quiet-luxury: cosa c'è di più chic di una gita in barca a vela? Saperla guidare, a quanto pare.

























































