I 5 migliori show della Milano Fashion Week Men’s SS26 In una stagione in cui i confini tra presentazione e sfilata si confondevano
Se questa Milano Fashion Week Men’s è stata semi-deserta come una grande città in un weekend estivo, nella torrida ombra dei palazzi milanesi qualcosa ha iniziato a cambiare. Se in passato infatti esisteva la sfilata con i modelli e le passerelle come cosa distinta dalla presentazione dotata dei soli vestiti, questa stagione abbiamo avuto show che sono parse presentazioni e presentazioni che, tra performance e “camminate” ufficiose sono diventate praticamente sfilate. È stato il caso di Vivienne Westwood che ha organizzato una non-sfilata in San Babila ma anche quello di PDF il cui show è parso più vicino, come format, a una performance che al classico show. Ma anche nelle presentazioni i modelli usati più come attori che come classici “mannequins” erano ovunque mescolati al pubblico, anch’essi impegnati in gesti più o meno espressivi come da Jacob Cohen o da Antonio Marras. Questo è il motivo per cui, in questa lista, i lettori troveranno tra i soliti nomi anche un brand che non ha propriamente organizzato una sfilata ma alla cui presentazione c’erano effettivamente una sorta di passerella e modelli che la percorrevano periodicamente.
Ecco dunque i 5 migliori show della Milano Fashion Week Men’s SS26.
1. Setchu
@mosomagazine COMEÇOU! A #setchu , de Satoshi Kuwata, estreou oficialmente na passarela da #milanfashionweek masculina S/S26, assinando nada menos que a abertura do calendário oficial. Vencedor do LVMH Prize 2023, o designer apresentou uma alfaiataria de verão marcada por drapeados, volumes distorcidos e construção autêntica. No styling, surgem ainda saias e acessórios de palha, avisando a todos que o artesanato seguirá em alta. E aí? Gostaram da coleção? : @voguerunway #moda #jornalismodemoda #fashion #moso #setchu #milanfashionweek som original - Mo.So
Di solito il primo nome in calendario, in qualunque fashion week, possiede non tanto un significato simbolico riconosciuto quanto più la funzione che nell’opera ha l’overture: un segnale di danze che si aprono. Per questo la primissima novità della fashion week è stato proprio lo show di Setchu che, dopo presentazioni e sfilate in trasferta, è tornato a Milano con la sua data in calendario. Forse l’occasione della sfilata ha fatto sentire al brand l’esigenza di una maggiore spettacolarità rispetto alla decostruita pulizia dei suoi lookbook. E infatti abbiamo visto un Satoshi Kuwata più giocoso del solito, con più colori, più drappeggi e decisamente più cappelli e accessori di paglia del solito. Un tipo di estetica che si evolverà anche meglio col tempo ma che ha portato un senso di novità e freschezza anche nella sepolcrale Milano.
2. Dolce&Gabbana
@nssmagazine Dolce & Gabbana has just presented its SS26 menswear collection in Milan. What do you think? #dolceegabbana #dolcegabbana #fashiontiktok #tiktokfashion #dietrolequinte #fashionshow #collection #milanfashionweek #mfw #milanfashionweek2025 #milano #milan Trilha de Desfile - Beatdohostil
Una collezione gradevolmente estiva per il duo di desginer che messo per un attimo (solo un attimo) da parte il glamour Old Hollywood frequentato nelle ultime stagioni hanno sognato, un po’ come tutti noi, un’estate in pigiama. In questo show è emersa forse tutta la forza che sono capaci di esprimere le sfilate a tema, in cui i vestiti paiono scaturire tutti da un singolo scenario e una singola idea – in altre parole era una collezione non solo coerente ma che invitava anche alla fantasticheria. Uscire dalla classica palette di colori scura del brand, senza per questo scommettere su apparati visivi troppo aggressivi, Dolce&Gabbana ha creato una collezione molto propria ma allo stesso tempo più svagata e leggera.
3. Emporio Armani
Anche da Emporio Armani si è sentito un leggero cambio di marcia in questa stagione. Il brand opta, di solito, per palette di colori relativamente freddi e desaturati anche quando i look presentano tonalità che sulla carta sono calde. Questa stagione, invece, è quasi come se il calore del Marocco evocato dagli abiti, il layering più naturale (ma non meno sofisticato) e una serie di stoffe dalla consistenza più materica e porosa ma visivamente più leggeri avessero decontratto il sempre pratico uomo di Armani lasciandolo abbandonare a quel tipo di rilassati sogni a occhi aperti che si potrebbero avere in un caldo pomeriggio d’estate, sdradiati in un majlis a Rabat.
4. Prada
@nssmagazine Taking you to the Prada SS26 show in Milan. #fashiontiktok #tiktokfashion #prada #milano #milan #milanfashionweek #mfw #pradashow #fashionshow #dietrolequinte #pradass26 Fade - Alex Lustig
Per questa stagione Miuccia Prada e Raf Simons avevano progettato un cambio di tono – la quiete da loro evocata, però, è stata più cerebrale e astratta di quanto ci saremmo attesi. Più che un uomo, quello di Pradaa è un ragazzo: un ragazzo che in questa stagione, sembrava essere uscito da un’opera di Julian Opie o Ellsworth Kelly. Il minimalismo astratto e sportivo del duo dietro Prada, mai esente da tocchi di intellettuale stranezza, ha parlato di un’estate più disciplinata che scatenata, dove si legge e ci si allena più di quanto non si faccia festa.
5. Mordecai
Con un piede saldo nel format dello show, pur mantenendo intimità ed immersività tipica della presentazione, Mordecai è diventato uno degli appunti di stagione più interessanti a Milano, e migliora ogni stagione. A colpire, al di là dell’architettura degli abiti che è parsa di molto alleggerita e più pratica, è stata l’originalità di una concezione che in una stagione dove tanto era derivativo è parsa ispirata e originale. Speriamo, nelle stagioni a venire, di vedere Mordecai graziare le passerelle.