
Scrivere e spedire lettere ormai è una cosa per pochi Per questo molti servizi postali nel mondo si stanno ridimensionando
Con la fine del 2025 si è concluso anche il servizio di consegna delle lettere in Danimarca, svolto per oltre 400 anni dall’azienda postale pubblica. La società statale che fino a oggi ha gestito la corrispondenza tra i cittadini danesi affiderà il recapito delle lettere a un operatore privato e si occuperà esclusivamente della consegna dei pacchi, ambito sempre più rilevante per via dello shopping online.
Per accompagnare questo passaggio, l’azienda, che si chiama PostNord, ha lanciato una campagna di comunicazione dove veicola la fine del servizio come l’inizio di una nuova fase. La decisione di sospendere la consegna delle lettere è legata soprattutto al progressivo spostamento verso la comunicazione digitale: negli ultimi 25 anni il numero di lettere spedite in Danimarca è diminuito del 90 per cento, passando da 1,4 miliardi nel 2000 a circa 110 milioni nel 2024. In questo contesto, mantenere un servizio pubblico di raccolta, smistamento e recapito della posta tradizionale era diventato economicamente insostenibile, con notevoli ricadute anche a livello ambientale.
Come stanno messe le poste nel mondo?
@nadja.diary Did you know you will not able to send any letter from Denmark starting from June 2025? Denmark's state-run postal service, PostNord, is to end all letter deliveries at the end of 2025, citing a 90% decline in letter volumes since the start of the century. The decision brings to an end 400 years of the company's letter service. Denmark's 1,500 post boxes will start to disappear from the start of June. #copenhagen #copenhagenstyle #denmark #denmark #traveltiktok #postcrossing #letter #foryoupage #fyp #postcard original sound - taolee
La Danimarca non è l’unico Paese ad aver progressivamente ridimensionato il proprio servizio postale tradizionale. In Germania, ad esempio, dall’aprile del 2024 Deutsche Post ha eliminato il trasporto aereo per la consegna di lettere e pacchi all’interno del Paese, spostando gran parte della logistica sulla rete ferroviaria. La decisione è stata motivata sia da ragioni ambientali sia dal calo strutturale della corrispondenza cartacea.
Scelte simili sono state adottate anche in altri Stati europei. Nei Paesi Bassi, PostNL ha ridotto la frequenza della consegna delle lettere, che non avviene più quotidianamente ma a giorni alterni, mentre in Finlandia il servizio postale Posti ha introdotto già da alcuni anni la consegna della posta ordinaria per un massimo di tre volte alla settimana. In Norvegia, invece, il servizio postale ha progressivamente smantellato molte cassette postali e limitato la distribuzione delle lettere, concentrandosi soprattutto sulla logistica dei pacchi.
Anche gli Stati Uniti stanno affrontando una trasformazione profonda del proprio sistema postale: l’US Postal Service ha rivisto gli standard di consegna, allungando i tempi per la posta ordinaria e puntando su una riorganizzazione della rete per contenere le perdite economiche. Nel Regno Unito, invece, Royal Mail ha più volte annunciato una riduzione dei giorni di consegna delle lettere, sostenendo che il modello quotidiano non sia più sostenibile.
I servizi postali tradizionali si adattano al 21° secolo
I servizi postali tradizionali si stanno quindi adattando a un contesto in cui la corrispondenza cartacea non è più centrale da tempo, mentre il commercio online continua a crescere e, allo stesso modo, aumenta la pressione per rendere le infrastrutture più efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. Questa trasformazione, tuttavia, non è priva di conseguenze: soprattutto sul piano sociale, il passaggio a nuovi modelli di servizio non è sempre indolore.
Tra gli effetti più visibili della fine del servizio di PostNord, per esempio, c’è stata anche la rimozione delle circa 1500 cassette postali presenti in tutto il Paese, diffuse sul territorio danese fin dalla fine dell’Ottocento, piuttosto riconoscibili per via del loro colore rosso acceso. Molte di queste sono state vendute all’asta nell’ambito di un’iniziativa benefica organizzata dall’azienda: l’evento ha attirato grande attenzione mediatica e le cassette postali sono andate sold out nel giro di poche ore, spesso acquistate da collezionisti, musei locali e cittadini interessati a conservare un pezzo iconico della storia del Nord Europa.
I giovani stanno riscoprendo il fascino delle lettere?
handwritten letters will never go out of style pic.twitter.com/0syOVz1cVV
— Sun (@Diorgirlx) March 8, 2025
Nonostante il forte ridimensionamento del settore postale, le lettere sembrano non essere del tutto scomparse. Per esempio, secondo l’azienda danese, restano fondamentali innanzitutto per le circa 270mila persone che in Danimarca non utilizzano il sistema di posta digitale ufficiale, circa il 5 per cento della popolazione, in gran parte anziani o persone con difficoltà di accesso ai servizi online. Allo stesso tempo, si sta osservando un rinnovato interesse per la corrispondenza cartacea anche tra i più giovani, che riscoprono le lettere scritte a mano come forma di comunicazione più lenta e personale, spesso in reazione alla pervasività degli smartphone e dei social network.
Questo ritorno di interesse tra i più giovani non è sempre e solo una suggestione. Come riporta il New York Times, in diversi paesi occidentali sono nati negli ultimi anni progetti di “pen pal” analogici, club di scrittura epistolare e abbonamenti a cancelleria di qualità, spesso promossi attraverso piattaforme digitali ma con un esito volutamente offline. Alcune scuole superiori e università hanno inserito laboratori di scrittura a mano come attività opzionali, anche per contrastare la perdita di competenze legate alla grafia e alla concentrazione prolungata.
Dal punto di vista economico, questo micro-rinascimento della lettera non compensa il declino strutturale del settore, ma porta comunque con sé segnali interessanti: le vendite di carta da lettere, buste e penne stilografiche crescono in segmenti specifici, mentre piccole tipografie e cartolerie indipendenti trovano nuovi clienti. Non si tratta di nostalgia, ma di una risposta funzionale a un ambiente comunicativo considerato ormai saturo.














































