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Benvenuti alla Chalamet Fashion Week

Ogni giorno un nuovo outfit di Timothée Chalamet per le strade di New York

Benvenuti alla Chalamet Fashion Week  Ogni giorno un nuovo outfit di Timothée Chalamet per le strade di New York

Dall’armatura futuristica di Paul Atreides nel Dune di Denis Villeneuve, ai completi coloratissimi di Willy Wonka nel film sulle origini del personaggio di Roald Dahl, fino a quelli ben più impegnativi di Bob Dylan nel biopic diretto da James Mangold. Quando si tratta di outfit iconici sul grande schermo possiamo sicuramente contare su Timothée Chalamet. Sarà anche per questo che nei momenti off-duty l’attore non perde occasione per sottolineare il suo ruolo di campione assoluto di slouchy dressing, il vestirsi in costante bilico tra sciatto e chic tanto caro a molte celebrities. Se in passato Chalamet si era fatto notare per i suoi streetstyle da perfetto tifoso della Roma, negli ultimi giorni l’attore si è fatto immortalare più di una volta mentre passeggiava per le strade di New York. Chiamatela pure Chalamet Fashion Week, ma ogni giorno l’interprete di Call Me By Your Name sembra il protagonista di un passerella immaginaria in cui gli outfit sono tutti rigorosamente disimpegnati, messi insieme con una noncuranza tale da trasformarli immediatamente in iconici.

Pochi giorni fa, ad esempio, Timmy si aggirava per le strade di New York con un paio di jeans Celine, una jersey dei New York Yankees di Aaron Judge e delle adidas Samba firmate Wales Bonner nella colorazione Cream Green. Tutto arricchito da un paio di Airpods Max color lavanda e degli occhiali da sole Saint Laurent. Torniamo indietro di ventiquattr’ore e ritroviamo Timothée impegnato a bere un caffè con un outfit total black, short e longsleeve Supreme e Nylon Cap di Prada, fatta accezione per un paio di Jordan 4 Pine Green. E guardando indietro le cose migliorano solo. L’apice, ovviamente, lo si è raggiunto la scorsa settimana, quando Chalamet ha sfidato a basket Adam Sandler in un campetto di New York. Busta di Foot Locker alla mano, Timmy ha tirato fuori un paio di adidas Trae Young 2.0 appena comprate nello store dietro l’angolo da abbinare con una t-shirt grigia e un paio di Cargo Short Supreme. Che a questo punto possiamo eleggere come uno dei suoi brand preferiti.

Due universi che collidono, due generazioni di Slouchy King a confronto in un incontro che ha toccato l’attore nel profondo. Almeno così la pensa la sua fan base. «I think his outfit was influenced by Adam Sandler» ha scritto un utente di @tchalamet.updates commentando uno degli ultimi look di Chalamet in cui sfoggia una reinterpretazione del Canadian tuxedo con una giacca e un jeans Courrèges abbinati con un paio di scarpe e un cappello Dior. Il tocco di classe però è una vintage tee di Bob Dylan che ci ricorda come Timothée Chalamet sia prima di tutto un attore con un metodo, oltre che uno con un’idea precisa del suo stile. Da sempre l’opinione pubblica si divide in due quando c’è da commentare una foto di una celebrity fuori dalle luci abbaglianti del jet set: realtà o finzione? Frutto di un’elaborata strategia PR o un semplice momento di normalità nella vita delle superstar? Se in passato ci siamo mostrati disillusi davanti alla reale abilità delle celebrities di mettere insieme un outfit senza l’aiuto dello stylist di turno, con Timothée le cose sono ben diverse. L’attore ha sempre dimostrato la sua passione per la moda, presentandosi sui red carpet con degli outfit ben più audaci rispetto a quelli dei suoi colleghi. Dall’amicizia con Haider Ackermann (artefice del suo look con schiena scoperta visto alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia) ai numerosissimi look Celine, Raf Simons e Prada, di Timmy ci possiamo fidare. Tanto nelle sue apparizioni pubbliche che in quelle private sui marciapiedi di New York.