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Perchè Invicta è una delle icone più longeve della cultura pop italiana

Dai paninari di San Babila al mondo

Perchè Invicta è una delle icone più longeve della cultura pop italiana Dai paninari di San Babila al mondo

Nel corso degli anni ’80, una nuova generazione di italiani iniziò a dominare la scena delle culture giovanile – una generazione desiderosa di novità, di avanzamento tecnico e sociale, di avventura e di espansione di tutti gli orizzonti, geografici e non. Era una generazione che trovò il suo simbolo nei paninari, quei giovani che abbandonarono i cappotti di lana dei loro padri per convertirli in piumini sgargianti, che cambiarono le vecchie cartelle di pelle con gli zaini e i marsupi in nylon e iniziarono a guardare al di là dei confini della loro regione e sognare i viaggi all’estero, le settimane bianche, l’esplorazione di nuove culture. Un intero processo culturale che Invicta seguì passo passo, partendo all’inizio dagli accessori per lo sci e per l’alpinismo, ma espandendosi presto nel lifestyle ed entrando nella vita quotidiana di tutti i giovani italiani, diventando uno dei primi lifestyle brand del nostro paese.

Dalla metà degli anni ‘20 Invicta, che era nata nel 1906 in Inghilterra come produttrice di robuste borse militari, era stata acquisita da un’azienda italiana di Torino, avviandosi subito verso una vocazione di innovazione tecnica e comunicativa – vocazione che non si perse mai, né durante il successo degli anni ’80 né oggi, con la nuova collezione New Vision per la stagione FW22 in uscita quest’anno. Già nel 1933 il brand introduceva lo zaino col bastino per gli alpinisti e una delle sue prime pubblicità; mentre nel '39 era sempre Invicta a brevettare e produrre il primo marsupio della storia. La expertise sviluppata durante gli anni della guerra producendo equipaggiamento zaini e ghette si tradusse, negli anni '50 e '60, in una moltiplicazione delle linee e dei progetti che stabilì subito il brand come uno dei leader italiani nel campo dell'alpinismo e dello sportswear. Questa fama nel campo dell'atletica e degli sport outdoor aggiunse all'universo del brand l'importante elemento estetico del viaggio - uno storytelling che il brand rinforzò portando i propri prodotti nelle spedizioni sulle Ande, nell'Hindu Kush e nell'Himalaya.  

Una vita variegata e molteplice che è testimoniata dalle pubblicità dell’epoca rendevano i loro zaini in corredi per avventure in giro per il mondo. Una serie di pubblicità, sempre degli anni ’80, consisteva in una serie di ritratti in primo piano di donne giapponesi o sudamericane, aborigeni e via dicendo con lo slogan: «Guarda il mondo negli occhi». Se invece si trattava delle pubblicità delle altre linee del brand, il viaggio era sempre presente: dalle carovane di moderni viaggiatori sull’Himalaya a un turista che domanda indicazioni a un gruppo di donne sullo sfondo di un deserto africano, passando per le pubblicità ambientate nel deserto del Gobi o quelle che avevano per sfondo lo skyline di New York, la libertà e l’avventura erano elementi centrali di un immaginario che portava la vecchia  Italia a dialogare col mondo e che presentava una realtà fatta di possibilità, di internazionalismo, di un’espansione senza confini. Oltre al viaggio verso nuovi orizzonti, Invicta affermò anche il suo ruolo di icona della cultura italiana diventando fornitore tecnico degli Azzurri per le Olimpiadi Invernali. 

Negli anni '80, poi, quando lo zainetto divenne un accessorio necessario per la vita quotidiana di tutti i giorni, Invicta produsse il suo iconico zaino Jolly - che avviò una vera e propria rivoluzione iconografica per la gioventù italiana tanto che forse non esiste una singola casa in Italia dove non si trovi uno zainetto Invicta. Nel 2015, tra l'altro, la Treccani inserì lo zaino Jolly tra le 90 icone della cultura italiana a fianco della Ferrari F40, della pasta Barilla, dei Kinder Sorpresa, di motorini come la Vespa e il Ciao o della Graziella, dell’imbarcazione Luna Rossa di Prada, della Bamboo Bag di Gucci e di capolavori di design come la lampada Bourgie, il Tavolo con Ruote di Gae Aulenti, la Coppa del Mondo di Silvio Gazzaniga e la lampada Arco dei fratelli Castiglioni. A fianco della produzione di zaini, l'anima outdoor e alpinistica di Invicta rimase sempre un elemento centrale: il brand rimane a oggi uno dei pionieri di quello stile outdoor-pop che negli anni ’80 e '90 in avanti ebbe un successo continuo nel nostro paese e fu sempre sinonimo di un’avventura tinta di un carattere giovanile ma anche di vitalità e azione, di una radicale joie de vivre.

La longevità del brand si mantenne poi negli anni, a cavallo del passaggio generazionale tra i Millennial e la Gen Z, grazie a una equilibrata strategia di innovazione, che portò ad esempio i celebri zaini del brand ad assumere un’estetica sempre più vicina al techwear minimalistico che ha forse raggiunto la sua migliore espressione con l’ultima collezione FW22 che con il nome di New Vision vuole costituire una pietra miliare nella storia del brand segnando l'inizio di una nuova concezione dei grandi classici di Invicta pensati per una nuova generazione. La continuità tra passato e presente rimane comunque un tema fondamentale, a partire dalle tre linee in cui è divisa la nuova collezione: la linea Heritage rilegge e reinterpreta item d'archivio del brand aggiornandone lo stile ma mantenendo aspetti-chiave come le colorway e i loghi storici; all'opposto la collezione Legacy, che è anche la parte più centrale della collezione, aggiorna il logo in versione minimalistica e presenta una nuova serie di elevated essentials all'avanguardia che incorporano item genderless, eco-conscious e dai colori ispirati alla natura dando una visione d'insieme della nuova filosofia di design e di estetica che anima il brand.

Infine, la linea Trend è la più bold della nuova collezione, pensata per mantenere la funzionalità facendo però evolvere mood e silhouette verso nuovi volumi e colori più forti e massimalisti - quest'ultima è forse la parte della nuova collezione New Vision in cui si avverte con maggiore forza l'ispirazione e lo stile contemporanei. Tutte e tre linee appaiono come separate ma rimangono imparentate da una comune ispirazione che è quella classica di Invicta, scommettendo su innovazioni tecniche come le imbottiture Thermore e le eco-pellicce, e rinnovando l’impegno del brand nel campo della sostenibilità. Segno più evidente della coesione della nuova visione del brand è, per esempio, la matchabilità di zaini e abbigliamento – un’estensione dell’idea di total look che dà la misura dell’ampiezza raggiunta dalla visione lifestyle del brand.