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Liam Neeson e Pamela Anderson sono irresistibili in "Una pallottola spuntata" La commedia del 2025 è una degna erede della comicità di Leslie Nielsen

Una pallottola spuntata lo dichiara fin dall’inizio: è qualcosa di legato al passato, ma vuole essere anche nuovo e originale. Il film è di fatto il sequel della trilogia capeggiata dall’indomabile Leslie Nielsen, a propria volta costola più fortunata della serie televisiva Quelli della pallottola spuntata, gioiellino per i cultori ma cancellata prima ancora della fine della messa in onda di tutti i suoi episodi, per una storia carica di comicità che ha trovato poi la propria dimensione nella sala cinematografica. Dopo più di trent’anni a prendersene carico è Akiva Schaffer, regista che si fa affiancare alla scrittura da Dan Gregor e Doug Mand, con cui si era già dilettato con risultati più che sorprendenti col film d’animazione in tecnica mista Cip e Ciop: Agenti Speciali, uscito nel 2022 e andato direttamente in piattaforma su Disney+. Un’operazione ironica e destramente adulta pur non dimenticando di essere rivolta (anche) ad un pubblico di giovanissimi. 

@you_magazine It’s a family affair for Pam and Liam! The #NakedGun actors were supported by their sons at the New York premiere #pamelaanderson #liamneeson original sound - Speedy Songsz

Con Una pallottola spuntata il trio (divertente che Schaffer si “muova” sempre in trio, essendo anche uno dei componenti dei The Lonely Island) può osare decisamente di più, approfittando dell’anima goliardica e anarchica della serie di film a cui fa riferimento. In cui si tuffano senza paracadute un duo di protagonisti d’eccezione, una coppia che scoppia nella follia caotica e squisitamente imbecille di Una pallottola spuntata. Un Liam Neeson e una Pamela Anderson elettrici e scatenati. Due divi al servizio di una commedia demenziale il cui loro casting e le conseguenti performance sono impeccabili, oneste e eversive rispetto all’immagine sempre impeccabile e seriosa che prova a darsi con insistenza Hollywood.  Ciò che più incalza del nuovo Una pallottola spuntata è di fatto la sua coerente continuità come discendente del tenente Frank Drebin originale. Di fatto il personaggio di Neeson, Frank Drebin Jr., ne è il figlio, nonché eco a tutti gli effetti. Così Schaffer, insieme ai suoi sceneggiatori e insieme anche al suo cast, non viene meno alla promessa di fare dell’eredità passatagli il miglior uso possibile. Il più congruente in termini di prosecuzione filologica del genere, degli umori, degli sketch e dei personaggi che popolano il mondo della sua improbabile polizia. Non facendo della scorrettezza un’arma usata senza riguardo, ma affilandola per renderla effettivamente parente dei tre film usciti dal 1988 fino al 1994, stabilendo una retta in perfetto collegamento col passato, di cui ne è una copia pur nel suo essere una storia nuova con personaggi a nuovi a propria volta.

È questo il tratto distintivo di Una pallottola spuntata del 2025: non cercare, come spesso e sensatamente si fa, di abbinare un prodotto di ieri a un contesto di oggi, ma riprendere quell’esatto universo con quell’esatta perimetria e trovargli uno spazio senza scendere ai compromessi della contemporaneità. Non tutti i prodotti possono farlo. Una pallottola spuntata sì. I fan della saga potranno dunque trovare ciò che desiderano nel film di Akiva Schaffer e chi invece non è affine al tipo di comicità proposto, probabilmente, non lo era nemmeno con le opere uscite tra gli anni Ottanta e Novanta - e con quelle di Leslie Nielsen in generale. Un humor talmente specifico che è sorprendente come il sequel sia riuscito a rispettarlo senza snaturare il suo desiderio di indipendenza (che hanno tutti i figli, d’altronde). E non spiacerebbe vedere tornare Neeson e Anderson a collaborare insieme. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe stata un’ottima squadra? - noi, sinceramente, sì.