A Guide to All Creative Directors

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Dieci festival all'italiana da non perdere quest'estate

Line-up da urlo, location da sogno e vibe indimenticabili

Dieci festival all'italiana da non perdere quest'estate Line-up da urlo, location da sogno e vibe indimenticabili

Prima di cominciare a sciorinare l’elenco dei festival musicali italiani più interessanti di quest’estate è bene intendersi su un punto: salvo alcune rare eccezioni (Club To Club in testa), in Italia il concetto di festival musicale è ben lontano da quello dei paesi stranieri. Non esiste niente, per intenderci, che sia anche soltanto lontanamente paragonabile alla grandezza dei cartelloni del Primavera Sound di Barcellona, di Glastonbury o dello Sziget di Budapest, giusto per citarne tre tra i più famosi d’Europa. La variante italiana spesso deriva da un fraintendimento semantico. Teoricamente, nella sua forma originale, un festival dovrebbe consistere in almeno due o tre giorni di musica consecutivi, durante i quali si esibiscono più artisti di fila su uno stesso palco oppure su più palchi contemporaneamente a seconda di quanto sia folta la line up. Questa cosa in Italia esiste soltanto in formato ridotto. Per ovviare a questa mancanza, la strategia che si è consolidata negli anni, per tentare di imbastire dei cartelloni all’altezza dei concorrenti stranieri, è stata quella di snaturare il concetto di Festival, trasformandolo in una rassegna, cioè in una serie di concerti singoli, che si estendono su un periodo più (o meno) lungo. Ne sono un esempio il Lucca Summer Festival o l’Idays Fest di Milano, che in origine era nato come un vero e proprio festival di tre giorni, mentre ora copre tutti e tre i mesi estivi da inizio giugno a fine agosto.

Questo però non significa che in Italia non si possano trovare comunque dei festival di dimensioni ridotte con line up curate e location particolarmente suggestive. Al contrario, anche quest’anno la nostra penisola propone una notevole e variegata offerta di festival veri e propri, in grado di soddisfare (quasi) tutti i gusti. Ne abbiamo selezionati dieci, ma potete star certi che ce ne sono ancora moltissimi altri da scoprire.

MEDIMEX, 17-21 giugno, Taranto (TA)

Al via già questa settimana, il Medimex di Taranto è un festival che punta a diventare un faro del Sud Italia. Dalla sua ha il vantaggio di offrire nomi relativamente grossi a prezzi calmierati ultra-concorrenziali, seguendo la politica del "pochi ma buoni": quest’anno, in particolare, si esibiranno Primal Scream, St. Vincent e Massive Attack, con un prezzo di circa 30 euro a serata, fuori gara rispetto alla media dei concerti in Italia. Il Medimex poi non è soltanto musica live, ma una vera e propria "fiera della musica", con un ricchissimo programma di appuntamenti tra panel, presentazioni di libri, workshop, talk, incontri, proiezioni di film e mostre fotografiche (quest’anno su Amy Winehouse). Se siete da quelle parti, ma anche se non lo siete, vi consigliamo di farci un pensierino.

La Prima Estate, 20-22 e 27-29 giugno, Lido di Camaiore (LU)

La Prima Estate è un festival relativamente giovane che si svolge in Versilia e ha già fatto molto parlare di sé nel bene e nel male. Dalla parte del bene c’è sicuramente la location: il Parco Bussola Domani è collocato esattamente di fronte al lungomare di Camaiore, il che rende possibile fare qualche tuffo in acqua e godersi una mezza giornata sulla spiaggia prima di andare ad assistere ai concerti. Un plus non da poco è la cocente calura estiva. Dalla parte del male, invece, soprattutto in alcune giornate particolari sono stati lamentati da parte del pubblico disagi eccessivi nella gestione del sovraffollamento. Disagi che comunque sembrano essere stati superati nell’ultima edizione. Per il resto, il format del festival divide l’evento in due week-end lunghi, dal venerdì alla domenica, a distanza di una settimana l’uno dall’altro: la line up è per palati fini con il giusto mix di indie rock (Mogwai, Spiritualized, St. Vincent e Tv On The Radio), french touch (Air), dance (Grace Jones), cantautorato italiano (Lucio Corsi) e una vera e propria serata club (Moodyman).

Terraforma Exo, 28-29 giugno, Milano (+ 27 settembre a Roma e 25 ottobre a Palermo)

Il Terraforma non è mai stato un festival come gli altri, ma una vera e propria esperienza sensoriale a 360°, volta a fondere in armonia musica, ambiente e memoria. Oggi si autodefinisce «una piattaforma di sperimentazione nel campo del suono e dell'ecologia.» Dall'anno scorso la location, purtroppo, non è più quella magica e incantata di Villa Arconati - sostituita dal più centrale Parco Sempione - ma ciò non toglie un’oncia al fascino che questo festival è capace di donare nei suoi momenti migliori. Tra passeggiate sonore e sperimentazioni varie spiccano in cartellone il live di Laura Agnusdei, che rivisita Fontana Mix di John Cage, la performance di Lorenzo Senni ["Eureka!" (Mix Legacy 2011–2025)] e il progetto audio-ambientale anticolonialista di Bill Kouligas & Forensis. Oltre ai nuovi luoghi del milanese, la formula quest’anno si estende con altre due propaggini a Roma (Nkisi e Underground Resistance) e a Palermo (Moritz von Oswald e Rrose), rispettivamente nei mesi di settembre e ottobre.

Monitor, 10-11 luglio, Torino (TO)

Dieci festival all'italiana da non perdere quest'estate Line-up da urlo, location da sogno e vibe indimenticabili | Image 570122

Come molti già sapranno, la città di Torino quest’anno è rimasta orfana del suo storico TOdays Festival, lasciato definitivamente morire dopo la brutta esperienza agonizzante dello scorso anno. Ma dalle ceneri di quello che per molto tempo è stato il miglior festival indie-rock di fine estate risorge oggi una nuova creatura più attenta a catturare i suoni del mondo, Monitor. Con una line up curiosa e variegata, che spazia dal post-punk degli Shame al jazz ancestrale della cantante pakistana Arooj Aftab. In scaletta anche la pianista indietronica Maria Chiara Argirò – romana di stanza a Londra - e i punk torinesi Cherry Pies, poiché il nome del festival implica la fusione di universi sonori distanti, derivanti dalle parole: MONdo, ITalia e TORino.

Gli spazi sono gli stessi del vecchio TOdays. La direzione artistica di Gianluca Gozzi e la passione pure.

Secolare, 24-27 luglio, Alta Murgia, Corato (BA)

Sul suo sito il Secolare Festival si presenta come un "boutique festival", ovvero un piccolo festival a misura d’uomo, che mira ad offrire un’esperienza immersiva di scoperta musicale all’interno di un contesto naturale straordinario, nello specifico il Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Geoparco UNESCO), all’interno di un agriturismo nel comune di Corato. La zona è ricca di chiese rupestri e antichi castelli medievali e tramite lo stesso sito del festival è possibile prenotare percorsi di trekking, e-bike, escursioni a cavallo ecc. E la musica? Ricercatezza e competenza sono fuori discussione. Giusto per fare qualche nome ci sono alcuni fenomeni dell’indie rock underground - Christopher Owens e i bdrmm - oltre al re della trance Lorenzo Senni e alla violoncellista guatemalteca erede di Arthur Russel, Mabe Fratti, che i più fortunati hanno già avuto modo di vedere all’ultimo Club To Club. Non abbiamo spazio per citarli tutti, ma questa è gente che ne sa a pacchi. Fidatevi.

Ypsigrock, 7-10 agosto, Castelbuono (PA)

Ypsigrock è semplicemente il miglior festival indie-rock d’Italia, la cui qualità è stata riconosciuta anche dalla stampa estera, vedi l’elogio del Guardian di qualche anno fa. Il festival si svolge da quasi 30 anni in un piccolo borgo medievale siciliano in provincia di Palermo (PA), incastonato all’interno del Parco del Madonie, a pochi chilometri dalle spiagge di Cefalù. La lineup è sempre di primo livello: come un piccolo Primavera Sound, se quest’ultimo non avesse abbandonato la centralità delle chitarre e venduto l’anima al diavolo del pop. Parola d’ordine: mai ripetersi. Quest’anno tra i tanti nomi spiccano il progetto di Julian Casablancas degli Strokes (Voidz), i Porridge Radio e alcuni dei migliori gruppi femminili sulla piazza: dalle scatenatissime queer punk Lambrini Girls alle riflessioni folk-sperimentali delle Cocorosie ce n’è abbastanza per coprire uno spettro di emozioni più ampio possibile.

Festivalle, 8-11 agosto, Agrigento (AG)

Sulla scorta del successo dell’Ypsigrock, un altro festival siciliano, Festivalle, ha iniziato a farsi strada nei cuori degli appassionati di musica. La zona è quella di Agrigento, quest’anno Capitale della Cultura Italiana, e nello specifico la meravigliosa Valle dei Templi, da cui il festival ha mutuato anche il nome. Se a convincervi non bastasse la scenografia dei teatri antichi naturali, a questi si aggiunge anche la possibilità di vedere alcuni spettacoli all’alba e al tramonto, così da rendere l’esperienza ancora più suggestiva. Ad aprire le danze sarà Vinicio Capossela, ma la line up è fresca e varia, si va dalla techno detroitiana di Carl Craig, al funk dei Fearless Flyers, al jazz elettronico dei Cinematic Orchestra.

Color Fest, 12-14 agosto, Lamezia Terme (CZ)

Nuova location per lo storico festival calabrese Color Fest, giunto ormai alla sua 13° edizione, che quest’anno si svolgerà sul lungomare di Lamezia Terme, in quel tratto di costa che si affaccia sul Golfo di Sant’Eufemia. La line up unisce nomi vecchi e nuovi dell’indie nostrano con il meglio del post punk internazionale contemporaneo. Sul fronte italiano spiccano, tra gli altri, i due fiori all’occhiello dell’ultimo festival sanremese - Lucio Corsi e Joan Thiele - ma anche Populous, Giorgio Poi e gli storici Offlaga Disco Pax. Per quanto riguarda gli ospiti internazionali divertimento garantito con le esibizioni incendiarie di Murder Capital e Shame (già in Italia come band di supporto dei Fontaines D.C.)

Jazz:Re:Found, 27-31 agosto, Cella Monte (AL)

Per gli amanti del jazz ci sono varie opzioni, ma dovendo scegliere consigliamo il Jazz:Re:Found, piccolo festival piemontese nato a Vercelli e consolidatosi ormai nella zona del Monferrato. Per chi non la conoscesse, la venue - non a caso patrimonio dell’Unesco - è di una bellezza da togliere il fiato. La ricchissima line up non è da meno. Ispirata quest’anno al tema dell’afro-futurismo di Sun Ra – Space is the Place (?) – accoglie artisti da tutto il mondo, dal Brasile al Congo, cercando di coniugare Jazz contemporaneo e Club Culture. Impossibile elencare tutti i nomi, ma tra i tanti una menzione d’onore va fatta per quelli che possiamo considerare i tre headliner: Obongjaya (già al lavoro con  Little Simz e Fred Again), Róisín Murphy e Seun Kuti & Egypt 80.

Da non perdere anche l’installazione visiva di Shiro Fujioka - Ancestral Intelligence – che tenta a suo modo di dare una risposta alla domanda centrale di questa edizione, cercandola tra lo spazio e la terra.

Spring Attitude, 12-13 settembre, Roma (RM)

Anche se il festival non è più quello di una volta – strettamente legato al clubbing - e non si tiene più in primavera, Spring Attitude ha mantenuto comunque il nome e lo stesso spirito. Anche quest’anno offre un cartellone spettacolare per gli amanti di certe sonorità al crocevia tra club, elettronica, indie italiano e avanguardia. Tra i tanti nomi, spiccano i dj set di Apparat e Bicep dal lato più danzereccio e quelli di Giorgio Poi, Post Nebbia e La Rappresentante di Lista sul fronte del cosiddetto alt-pop italiano. In mezzo tra questi due estremi si può trovare davvero di tutto: disco, funk, house, psichedelia, punk, folk ecc.

Anche la location è cambiata: non è più quella di Cinecittà, ma la cosiddetta Nuvola, ovvero l’imponente struttura architettonica dell’EUR progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas. Se a settembre non avete voglia di tornare subito con la testa a lavoro, questa è l’occasione giusta per far prendere ancora un po’ d’aria al cervello e far volare le gambe a svariati metri da terra.