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È stata l'estate dei cinema all'aperto Dalle piattaforme galleggianti a Venezia al megaschermo di piazza Maggiore a Bologna

Per molto tempo in Italia l’estate è stata considerata una stagione poco favorevole per il cinema. Tra giugno e agosto molte sale cinematografiche rimanevano chiuse e la distribuzione tendeva a ridursi al minimo. I film programmati erano spesso di seconda visione, con scarse aspettative al botteghino, e difficilmente coincidevano con le nuove uscite più importanti. Questa situazione era frutto di abitudini consolidate e di fattori culturali, oltre che pratici. Da una parte – pensavano gli addetti ai lavori –, c’era la riluttanza del pubblico a trascorrere le serate estive al cinema, preferendo muoversi e stare all’aperto nelle ore più fresche della giornata; dall’altra, la programmazione delle arene estive, che per decenni hanno offerto quasi esclusivamente titoli della stagione precedente, ha finito per rafforzare l’idea che i mesi più caldi fossero adatti solo alle pellicole da recuperare e non alle novità. L’industria cinematografica italiana sosteneva così questo modello, rinviando sistematicamente all’autunno o all’inverno le uscite di punta provenienti dagli Stati Uniti - in alcuni casi, questo slittamento veniva giustificato con i tempi tecnici necessari al doppiaggio, ma spesso la scelta era dettata dal timore dei distributori che i film più attesi non avrebbero performato abbastanza durante i mesi estivi. Questo fenomeno ha contribuito negli anni a favorire una sorta di fermo del cinema italiano durante l’estate. Ma adesso, il trend sembra aver subito un brusco cambiamento, con il successo improvviso dei cinema all'aperto. 

@eindhovencity It’s movie time! Enjoy films under the stars at NatLab’s Outdoor Cinema, from 30 July to 30 August 2025. Tickets €6. #natlab #natlaboutdoorcinema #outdoorcinema #buitenfilm #cinema #films #movies #datenights #dateideas #eindhoven #eindhovencity #thingstodoeindhoven #summernight #thingstodo Big Jet Plane (Cover) - Clubhouse

In buona parte dei Paesi occidentali la programmazione cinematografica estiva non si ferma, anzi. Hollywood si rese conto del potenziale della stagione più calda esattamente trent’anni fa, con l’uscita de Lo squalo di Steven Spielberg. Il film, complice anche una trama in linea con l’atmosfera balneare, riuscì ad attirare un pubblico vastissimo e a dimostrare che l'estate poteva essere un periodo redditizio per le sale cinematografiche. Quel successo spinse altri distributori a rischiare con titoli di grande richiamo e, col tempo, il calendario estivo non solo smise di essere considerato un momento vuoto, ma si trasformò progressivamente nel periodo privilegiato per il lancio di film ad alto potenziale commerciale.  Negli ultimi anni questo modello è stato adottato anche in Italia, la distribuzione internazionale si è fatta più rapida e coordinata, e le grandi produzioni hollywoodiane arrivano ormai in Italia in contemporanea con gli Stati Uniti (è il caso dei cosiddetti day and date), così anche nei mesi di giugno, luglio e agosto sono uscite pellicole di rilievo. Ciò ha avuto un duplice effetto: da un lato ha permesso alle arene estive di intercettare un pubblico più ampio e curioso, dall’altro ha lentamente modificato la percezione collettiva dell’estate per il cinema, trasformandola in un’occasione di consumo culturale non più marginale.

Gli stessi cinema all’aperto si sono evoluti. Quella che un tempo era una forma di intrattenimento artigianale, spesso gratuita e promossa soprattutto nelle località di vacanza, è diventata un’offerta più articolata e organizzata, con programmazioni ricercate e proiezioni che diventano dei veri e propri eventi. Insomma, vedere un film all’aperto ha acquisito negli ultimi anni una connotazione quasi alla moda, in particolare per i più giovani. Non si tratta più soltanto di recuperare pellicole già note, ma anche di assistere a proiezioni speciali, anteprime o restauri, spesso accompagnati da incontri con registi, attori e critici. Soprattutto in certe regioni, come Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e Sicilia, negli ultimi anni (con maggiore slancio dopo la pandemia) le arene estive hanno registrato un boom di pubblico, grazie alla vivacità dei rispettivi cartelloni. Tra i casi più significativi c’è quello di Bologna, dove in piazza Maggiore ogni estate viene montato un grande schermo nell’ambito del festival Il Cinema Ritrovato. Dopo la manifestazione, la struttura rimane attiva per tutta la stagione, con una programmazione di classici restaurati, tra i vari titoli presenti, capace di richiamare nelle serate di punta fino a tremila spettatori.

A Roma, la Fondazione Piccolo America ha reso ormai tradizionale Il Cinema in Piazza, che porta in tre diversi luoghi della città – dal centro storico alle periferie – schermi all’aperto con proiezioni gratuite di film italiani e internazionali, spesso accompagnati da ospiti e dibattiti. Lo stesso vale per le iniziative organizzate dal cinema Anteo a Milano, tra i vari player attivi in città. A questi casi si affiancano iniziative più particolari e scenografiche, come il cinema galleggiante di Venezia, dove gli spettatori siedono su piattaforme galleggianti e imbarcazioni, o il Floating Theatre – organizzato dalla Festa del Cinema di Roma, che allestisce una platea sospesa sull’acqua del laghetto del quartiere E.U.R. Questi esempi, tra i molti presenti in Italia, dimostrano come i cinema estivi abbiano saputo rinnovarsi sia nelle grandi città sia nei centri più piccoli, trasformandosi da semplice intrattenimento stagionale in appuntamenti attesi e riconosciuti anche per il loro valore culturale. L’estate, da stagione un tempo scarica per l’industria cinematografica italiana, è così diventata un periodo molto vivace per chi ama i film d’autore.