A Guide to All Creative Directors

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Il red carpet di Cannes ha un nuovo dress code

No a mega-strascichi e abiti rivelatori – ma le regole sono anche per gli uomini

Il red carpet di Cannes ha un nuovo dress code No a mega-strascichi e abiti rivelatori – ma le regole sono anche per gli uomini

A praticamente 24 ore dal suo inizio, il Festival di Cannes ha annunciato un cambiamento radicale nel dress code per il red carpet dell’edizione 2025, vietando ufficialmente gli abiti trasparenti “naked”, così come i vestiti troppo voluminosi o con lunghi strascichi. La decisione, che gli organizzatori giustificano con motivazioni legate alla “decenza” e all’“efficienza”, è stata formalizzata nella carta ufficiale destinata ai partecipanti del festival. Sebbene questa misura venga presentata come un modo per migliorare la circolazione degli ospiti e mantenere il decoro durante le proiezioni di gala, il molti hanno iniziato già a lementarsene e Louis Pisano, sul proprio account di X, si è domandato se le regole saranno applicate anche alle star protagoniste dei film in gara. Le nuove linee guida richiedono che gli invitati alle proiezioni di gala, generalmente ospitate al Grand Théâtre Lumière alle 19:00 e alle 22:00, indossino abiti da sera: smoking con papillon o abiti lunghi da cerimonia. Sono consentite anche alternative come tubini neri, abiti da cocktail, tailleur pantalone scuri, oppure top eleganti abbinati a pantaloni neri. Anche le calzature devono rispettare il tono formale: sono ammesse scarpe eleganti o sandali, con o senza tacco, ma le sneaker sono esplicitamente vietate. Inoltre, non sarà più possibile portare con sé zaini, borse shopper o borsoni durante queste serate.

@it.girl.6

Bella Hadid at Cannes Film Festival for Maison Schiarpelli 2021

som original - Eduarda Rebouças

La carta stabilisce inoltre che, «per ragioni di decenza, la nudità è vietata sul red carpet e in qualsiasi altra area del Festival». Si tratta di una presa di posizione netta contro i capi trasparenti o troppo rivelatori, sempre più frequenti tra le celebrità negli ultimi anni e che nello specifico Bella Hadid aveva portato sul red carpet l’anno scorso vestendosi in un abito di Saint Laurent - un altro abito d’archivio di Versace indossato in un’altra serata del Festival, invece, scopriva solo leggermente il seno. Il divieto riguarda non solo la nudità vera e propria, ma anche il trend molto popolare dei cosiddetti “naked dress”, abiti che rivelano ampie porzioni del corpo grazie a tessuti trasparenti. Anche qui torna in mente Bella Hadid quando indossò uno stupendo look Haute Couture di Schiaparelli completamente aperto sul petto, dove il seno era coperto solo da una collana dorata raffigurante i bronchi dei polmoni. Non si è ancora sentita, però, la reazione di brand e stylist, dato che questo divieto (a onor del vero, sarebbe forse meglio parlare di integrazione al dress code già esistente) è arrivato il giorno prima dell’effettivo red carpet, scombussolando tutti i piani di chi magari aveva già scelto un look che però adesso risulta proibito. È quasi certo che non mancheranno proteste più o meno velate.

Non è la prima volta che il Festival dimostra una certa rigidità nel regolamentare l’abbigliamento dei suoi invitati. Nel 2015, diverse donne furono respinte all’ingresso per aver indossato scarpe basse, incluso alla première di Carol, film interpretato da Cate Blanchett. Nel 2023, fu la stessa Blanchett a infrangere regolamento togliendosi i tacchi e camminando scalza sul tappeto rosso. Anche Jennifer Lawrence fece scalpore nello stesso anno, presentandosi in infradito, gesto che fu interpretato come una provocazione, anche se l’attrice spiegò dopo che le scarpe del suo look erano troppo grandi e non avrebbe potuto indossarle. Anche gli uomini sono stati oggetto di controlli severi. Famosamente, nel 1960, lo scrittore Henry Miller fu respinto perché si rifiutò di indossare lo smoking mentre, nel 2023, Zach Weiss di Vogue si vide negare l’accesso alla proiezione di Jeanne du Barry perché il suo abbigliamento era considerato “troppo colorato”. Senza dubbio, stylist e designer stanno ora rivedendo in extremis gli outfit previsti per quest’anno – non saremmo sorpresi se nei prossimi giorni vedremo alcuni invitati indossare look ripresi interamente dalle sfilate e non dei look creati apposta. Il codice di abbigliamento formale del Festival di Cannes risale al 1946. Sebbene gli stili siano cambiati con il tempo, molte “regole non scritte”—come l’obbligo per le donne di indossare i tacchi—sono rimaste. Con questa ultima revisione, il festival sembra voler stabilire in modo più chiaro e definitivo le sue aspettative, riducendo gli spazi per le interpretazioni personali e puntando su una visione più conservatrice dell’eleganza.