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Il giro d'affari di Kering ricopre lo 0,6% del PIL italiano

A venticinque anni dall'arrivo in Italia, il gruppo tira le somme

Il giro d'affari di Kering ricopre lo 0,6% del PIL italiano A venticinque anni dall'arrivo in Italia, il gruppo tira le somme

Questo 2024, il conglomerato di lusso francese Kering celebra il suo 25esimo anniversario in Italia, dall’acquisizione di Gucci nel 1999. In collaborazione con l’agenzia di consulenza The European House - Ambrosetti, il gruppo ha pubblicato uno studio dei risultati raggiunti per quantificare il proprio impatto economico sul Paese. La ricerca ha stimato che Kering abbia motivato una crescita economica di 10,9 miliardi di euro, pari al 0,6% del PIL italiano, avendo aperto 94mila posizioni lavorative e 49 siti di produzione, di logistica, laboratori e uffici, e sono stati prodotti più di 10 miliardi di euro in export, l’1,7% della totalità del Paese. 

Tra gli ultimi progetti avviati da Kering in Italia spicca l’atelier di calzature Bottega Veneta, a Vigonza, il Material Innovation Lab di Milano per la ricerca e l’approvigionamento di tessuti e materiali sostenibili e il Test and Innovation Lab di Prato per l’analisi pre e post produzione degli articoli. Per Francesca Bellettini, CEO di Saint Laurent e deputy CEO di Kering, la crescita dell’azienda continuerà a porre l’accento sulla diversificazione della propria presenza sul territorio e degli investimenti, dall’artigianalità alle competenze. «Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che ora tutti i nostri marchi hanno trovato e coltivato qui, in Italia, le competenze e le abilità che rendono i loro prodotti unici e altamente desiderabili», ha spiegato Bellettini, che a dicembre ha presenziato all’inaugurazione del nuovo Atelier Maroquinerie a Scandicci, vicino Firenze, per la produzione dei prototipi, dei sample e dei capi su misura di Saint Laurent.