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C'è chi fa 5 mesi di fila per un concerto di Taylor Swift

La storia del campout record in Argentina

C'è chi fa 5 mesi di fila per un concerto di Taylor Swift La storia del campout record in Argentina

Il fanatismo per un artista può raggiungere picchi altissimi. Nel nostro Paese siamo degli specialisti, e no, non stiamo parlando del famoso pianto isterico della "Belieber" («Perché no Napoli, Justin?»), sarebbe troppo semplice. Ogni fanbase ha un tratto distintivo che le permette di differenziarsi da un'altra. Il fan medio di Vasco Rossi, ad esempio, è solito collezionare innumerevoli item del suo merchandising, tra i più comuni sicuramente le bandane, da abbinare ad un tatuaggio lettering, pegno di devozione: «Perché la vita un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia..». Ma, anche se quella del rocker sembra essere una fanbase solida, fuori di sé e totalmente abnegata, è davvero microscopica se confrontata con quella di alcuni artisti internazionali, come ad esempio la setta di Taylor Swift. Cosa significa essere una "Swiftie"? Appassionarsi alle tracce della cantante è solamente una piccola parte: per rientrare tra le Swifties bisogna entrare in totale empatia con l'artista, seguire costantemente gli scandali, gli scoop e le notizie che in generale la riguardano. Ad aver plasmato - per non dire plagiato - il proprio fandom è stata proprio Taylor Swift insieme al suo team, servendosi di una discografia esageratamente "relatable": chiunque ha vissuto almeno una love story o una vicissitudine comparabile a quelle raccontate nei testi di Taylor Swift. E l'impatto della sua musica, si vede e come: è misurabile in dati, davvero ingenti, soprattutto per una nazione come gli Stati Unit, tanto che secondo Morgan Stanley, "l'effetto Taylor Swift", potrebbe avere, nel 2023, un impatto complessivo sul pil statunitense dell'1.5%. 

Stando a quanto scritto da Bloomberg economics e poi riportato da MF Fashion, i soli spettacoli negli Stati Uniti hanno aggiunto 4,3 miliardi al pil del Paese, grazie a una media di 70 mila fan presenti a ogni tappa, i quali hanno incrementato gli spostamenti verso gli Stati Uniti, da aggiungere alle prenotazioni alberghiere e alle spese aggiuntive. A soli 34 anni, Taylor Swift è una delle artiste più influenti del mondo e ha da poco raggiunto lo status di miliardaria grazie alla sua ultima tournée, che stando a quanto pianificato, dovrebbe concludersi con ben 146 concerti, nel 2024. I piedi di Swift hanno appena calpestato il terreno del Nord America, dove il fanatismo nei suoi confronti è particolarmente spiccato, eppure, mai ci saremmo sognati di arrivare a raccontare quanto accaduto in Argentina.

@alvisesalerno Dopo il cinema, i fan di Taylor Swift continuano a riscrivere la storia, stavolta forse in modo eccessivo. #taylorswift #swifties #riverplatestadium #concerto suono originale - Alvise Salerno

La cantante si esibirà al River Plate Stadium di Buenos Aires per tre date del suo Eras Tour. Sono programmate per i giorni 9, 10 e 11 novembre e i fan sono in fila da ben cinque mesi. Chiamarla "fila" sarebbe riduttivo, dato che i fan di Taylor Swift hanno creato un vero e proprio accampamento ben organizzato. I coordinatori della coda inizialmente erano due e le tende quattro. Gli organizzatori hanno utilizzato dei fogli Excel per calcolare il tempo effettivo che ogni persona trascorreva all'interno della tenda: un "posto" sicuro che dovrebbe garantire il diritto di occupare quelle posizioni privilegiate davanti ai cancelli d'ingresso.

@ticketrev Taylor Swift fans in Argentina have been camping SINCE JUNE to see her Eras Tour Concert #taylorswift #swift #swiftie #swifties #taylorswiftargentina #erastourargentina #concert #concerttickets #theerastour #ticketrev original sound - TicketRev

La domanda che sorge spontanea è: i fan hanno davvero trascorso cinque mesi nel perimetro di questa tendopoli improvvisata? No, gli organizzatori hanno chiarito ai ragazzi in fila di essere liberi di fare quello che preferivano: insomma, potevano allontanarsi dalla propria tenda, ma dovevano garantire almeno una volta al mese (trasformatosi in una volta a settimana, e ora, nei giorni a ridosso del grande evento, ogni sera) di trascorrere la notte all'interno della tenda. Non finisce qui. Come quando si è all'università e si hanno dei corsi a frequenza obbligatoria, c'era un minimo di ore da rispettare: inizialmente 140, poi il "regolamento" è andato pian piano a variare, raggiungendo oltre le 200 ore. Sul web non esiste una classifica che ci indica le code dei concerti più lunghi di sempre, ma possiamo asserire con totale certezza che si tratta di un record. Ps: i fan di calcio argentini, notoriamente agguerriti, si sono lamentati perché il manto erboso dello stadio potrebbe rovinarsi non poco dopo le tre date del tour. Quella generata da Taylor Swift è una situazione paradossale.