
Perché la nuova musica esce il venerdì? Oggi è uscito il nuovo album di Taylor Swift, The Life of A Showgirl
Annunciato in modo del tutto casuale durante un podcast di football americano, oggi è uscito l’attesissimo tredicesimo album di Taylor Swift, The Life of a Showgirl. A un primo ascolto, però, sembra che la ricezione non sia stata all’altezza delle aspettative. La penna di Swift, un tempo considerata il suo punto di forza, appare affievolita tra liricismi mediocri e una sensualità pop che difficilmente si accorda con il modus operandi della pop star. A complicare il quadro c’è anche un presunto beef con Charli xcx, apparentemente ispirato alla terza traccia di Brat, Sympathy is a Knife.
Nonostante il ritorno alla collaborazione con Max Martin e Shellback, il duo dietro a due dei magnum opus della cantante, l’album che si colora di arancione “Portofino Orange Glitter”, non riesce a riprendere né le melodie da "pop-perfection" di 1989 e reputation, né l’introspezione del duo folklore ed evermore, e neppure la crudezza amara dell’ultimo lavoro, The Tortured Poets Department. Ma cosa hanno in comune tutti gli ultimi album della popstar (insieme al 99% della nuova musica)? Escono tutti il venerdì.
Perchè gli album escono il venerdì?
beyoncé’s impact really is insane bc what do you mean she’s the reason everyone started releasing their albums on fridays pic.twitter.com/gZQW9e2xvk
— Angel (@twiinzroxxi) October 2, 2025
Per capire come il venerdì sia diventato l’appuntamento fisso della nuova musica bisogna tornare a quando le uscite erano sfasate tra i vari mercati. Negli Stati Uniti i dischi arrivavano il martedì, nel Regno Unito il lunedì, altrove a metà settimana. Questo scollamento apriva una finestra di giorni in cui i leak viaggiavano da un Paese all’altro, la conversazione si spezzava in più momenti e le classifiche misuravano l’impatto in modo disallineato.
Il punto di svolta culturale arriva a dicembre 2013 con il cosiddetto “self-titled” di Beyoncé: un drop a sorpresa su iTunes, senza preavviso, che trasforma l’uscita in evento globale simultaneo. L’industria capisce che sincronizzare il rilascio è un moltiplicatore di attenzione e, allo stesso tempo, un freno alla pirateria. In scia a quel precedente, dal 2015 le etichette e le federazioni internazionali convergono su un calendario unico dove la nuova musica esce il venerdì allo scoccare della mezzanotte locale. L’obiettivo è semplice da spiegare anche al pubblico generalista. Un solo giorno d’uscita, uguale ovunque, che rende chiaro quando “succedono le cose”, compatta il racconto e riduce il vantaggio competitivo dei leak.
I release di venerdì, la cultura dello streaming e le classifiche
Con lo streaming il venerdì diventa ancora più centrale. Le playlist editoriali di Spotify, Apple Music e il resto delle piattaforme mettono i brani in vetrina appena scatta il giorno, i social assorbono e rilanciano il buzz nelle prime 72 ore, gli algoritmi premiano ascolti ripetuti e salvataggi proprio nel weekend, quando le persone hanno più tempo per esplorare. Anche le classifiche si riallineano con la settimana di tracking che parte il venerdì e chiude il giovedì, così l’exploit del fine settimana entra subito nel conto e alimenta l’inerzia nelle settimane successive. Per Billboard questo significa che le chart vengono pubblicate il martedì e “datate” al sabato successivo, un calendario pensato per catturare l’onda lunga del weekend in modo omogeneo in tutti i mercati.
Negli Stati Uniti il riferimento resta doppio con la Hot 100 per i brani e la Billboard 200 per gli album. Come spiega lo youtuber e creator australiano Mike’s Mic, la Hot 100 combina tre grandezze in un unico punteggio: streaming ufficiali (audio e video), airplay radiofonico misurato in audience e vendite digitali. Dopo l’allineamento del 2015 per vendite/streaming, anche l’airplay è passato al ciclo venerdì-giovedì (completando l’uniformità di tracking), con le chart che riflettono tutto nello stesso arco temporale.
Gli artisti contro i friday release
@jeremias.fm Tbh I feel like Tyler is dropping albums on Mondays just to be different HAHA I see his point though, but I still prefer songs/albums to be released on Friday. Still great debut numbers for Tyler’s Don’t Tap The Glass!! #musicdatanerd #spotify #billboard #tylerthecreator #donttapontheglass #rap Ring Ring Ring - Tyler, The Creator
Non tutti però vedono di buon occhio l’omologazione del venerdì. Per alcuni è l’ennesima cristallizzazione di una logica industriale che privilegia il volume rispetto all’attenzione. Tyler, the Creator è stato tra i più vocali nel contestarlo, tanto da far uscire i suoi ultimi lavori infrasettimanali. La sua è un’obiezione culturale prima che numerica: il weekend, dice, incentiva l’ascolto “di sottofondo”, mentre i giorni feriali favoriscono un coinvolgimento reale. L’artista di Sugar On My Tongue aveva scritto lo scorso anno nelle sue storie su Instagram che «dovremmo tornare a pubblicare musica il martedì, invece del venerdì. Molti pensano che col weekend si ascolti di più e gli stream salgano, ma per me è un ascolto passivo: feste, palestra… non stai davvero ascoltando».
E ancora: «Nel weekend la gente vuole rilassarsi e stare in giro, quindi non ascolta davvero. Se invece pubblichi in settimana, hai il tragitto verso lavoro o scuola: quell’ora, o mezz’ora, in cui ti immergi davvero. Quando il tempo è più corto, un po’ come con la procrastinazione, finisci per fare di più, anche nell’ascolto». Chromakopia, ad esempio, nonostante fosse uscito di martedì, era comunque arrivato alla posizione numero uno della Billboard 200 con soli quattro giorni di rilevazione.
C’è anche da dire che concentrare tutte le uscite nello stesso giorno non giova agli artisti meno affermati. Sempre “per colpa” di Taylor Swift, ci sono stati casi come quelli di Shawn Mendes e Joe Jonas, che hanno preferito rimandare i propri progetti piuttosto che competere con la pop star più famosa al mondo, soprattutto quando si speculava che Swift avrebbe pubblicato a sorpresa il re-recording di reputation. Infatti, a differenza di un qualsiasi altro venerdì, oggi le release si sono limitate a The Life of a Showgirl e alla versione deluxe di Sincerely: P.S. di Kali Uchis. E no, non è un caso.














































