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Kanye West farà davvero un concerto in Italia?

Cosa sappiamo sull’esibizione del rapper a Reggio Emilia

Kanye West farà davvero un concerto in Italia? Cosa sappiamo sull’esibizione del rapper a Reggio Emilia

Da qualche giorno, circola la voce che Kanye West stia organizzando un evento alla Rcf Arena di Reggio Emilia, nell’area di Campovolo. Ma cosa c’è di vero in tutto questo? È effettivamente in corso una trattativa per far esibire il rapper statunitense nella città emiliana, ma l’accordo non è ancora stato ufficializzato. Poco più di dieci giorni fa, Ye avrebbe visitato la struttura che dovrebbe accogliere il suo show, e sembra aver espresso un parere positivo. Il rapper statunitense, riporta l’agenzia di stampa Ansa citando fonti locali, «avrebbe già affittato le auto coi vetri oscurati per i trasferimenti in città, così come sarebbero stati preallertati gli hotel per i pernottamenti della sua crew».

Quando si esibirà Ye a Campovolo? 

Per il live di Ye era inizialmente circolata la data del 13 ottobre, poi smentita a causa della mancanza di un accordo definitivo con l’organizzazione e per i tempi troppo stretti per garantire le necessarie misure di ordine pubblico e di sicurezza. Le date papabili ad oggi sembrerebbero essere quelle di venerdì 20 ottobre o di lunedì 30. Lo scorso luglio, il rapper di Chicago Rooga aveva confermato che Ye stesse lavorando ad un nuovo album – che starebbe finalizzando proprio in questi giorni in Italia, dove si trova insieme alla compagna Bianca Censori, da presentare in anteprima a Reggio Emilia. L’album potrebbe non essere ancora del tutto concluso, ma come aveva fatto con alcune delle sue precedenti produzioni – tra cui i dischi The life of Pablo del 2016, Jesus is King del 2019 e Donda del 2021 – Ye sarebbe comunque propenso a presentarlo in questi giorni. Il quotidiano britannico The Sun scrive che il rapper avrebbe già fatto ascoltare il disco durante una sessione per pochi intimi, insieme al rapper Ty Dolla $ign, ospite in un brano.

Chi è oggi Ye? 

Il nuovo album di Ye arriverebbe a circa due anni di distanza da Donda 2, ma soprattutto dopo una lunga serie di polemiche che hanno intaccato irrimediabilmente la carriera e il percorso del rapper statunitense. Considerato da tempo un personaggio controverso, sia per il suo comportamento – che molti collegano a un disturbo bipolare della personalità di cui lui stesso ha parlato spesso – sia per il suo avvicinamento all’estrema destra statunitense. Circa dieci anni fa, Ye era forse il più importante artista hip hop al mondo, un punto di riferimento per la comunità afroamericana. La sua ascesa fu una vera e propria rivoluzione per l’hip hop. Una grande novità introdotta da Ye fu ad esempio quella di campionare pezzi soul, spesso velocizzandoli – una tecnica, questa, che prese il nome di “chipmunk soul”, e che ancora oggi gli viene riconosciuta. Il rapper statunitense, di fatto, è stato colui che è riuscito a rendere mainstream un certo tipo di hip hop, più “alto” e differente dal gangsta-rap, in un momento in cui era poco di moda – vendendo milioni di dischi e portando i suoi brani ai primi posti delle classifiche.

Le controverse generate da Ye 

Da alcuni anni, però, West sembra aver perso la bussola: è un grande fan di Donald Trump, ed è tristemente noto per i suoi discorsi confusi e per le sue uscite provocatorie – che spesso strizzano l’occhio alle idee tipiche dell’alt right americana. In particolare, ha dimostrato spesso di credere alle teorie del complotto sull’influenza che gli ebrei avrebbero sull’arte e la cultura. «West non è una persona qualsiasi: è un’icona della cultura pop con milioni di fan in tutto il mondo. E tra loro ci sono giovani le cui opinioni si stanno ancora formando. Per questo è necessario che tutti noi alziamo la voce a riguardo. L’odio e l’antisemitismo non dovrebbero avere posto nella nostra società», aveva scritto un imprenditore molto noto nell’industria dell’intrattenimento, Ari Emanuel, sul Financial Times, chiedendo ai marchi che collaborano con West di interrompere i rapporti lavorativi con lui. Cosa che poi è effettivamente successa, con consistenti danni al suo patrimonio. Tra gli altri, Adidas e Balenciaga hanno deciso cessare i rapporti con lui a causa di molte frasi antisemite e razziste che aveva pronunciato. Nonostante i suoi dischi siano ancora apprezzati da critica e pubblico, negli ultimi anni si è diffusa l’opinione che West non sia più l’artista geniale e rivoluzionario che era stato all’inizio della sua carriera, ma che per certi versi sia diventato la parodia di sé stesso.