A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

Vedi tutti

La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson

Una nuova, più domestica era si apre per il brand

La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand

C’era chi si attendeva una rivoluzione e chi, invece, urlava già al disastro. Ma in entrambi i sensi Jonathan Anderson ha battuto le aspettative con il suo debutto da Dior. Senza alcun dubbio, la sua era la sfilata più attesa della stagione e, si sa, per rifare Dior (almeno, per adesso, il suo lato maschile) non si può rivoluzionare tutto in un colpo solo – anche il tempo non è stato dalla parte del grande designer nord-irlandese. L’uomo Dior che Anderson ha presentato, comunque, non ha perso lo spirito eccentrico che Anderson si porta sempre dietro. Ma adesso questa sua estrosità si colloca tra le ben più aristocratiche, se vogliamo anche più altezzose, mura della Maison Dior e dunque diversi dei voli che abbiamo visto in sfilata, particolarmente nelle proporzioni svasate di Bar Jacket maschili e in quei cargo shorts che si trasformavano invece in barocche nuvole di stoffe sovrapposte e incartate su se stesse, si sono trovate a convivere con una serietà del tono generale che forse non era interamente prevista. Non potremmo comunque dire che il virtuoso Anderson si sia spinto molto più in là del territorio esplorato con Loewe: c’erano cappotti simili a vestaglie, giacche che si allungavano come camicie oversize, completi formali tagliati abbastanza corti da scoprire un centimetro di pelle della vita dei modelli, colletti a contrasto e persino il trick delle sciarpe di seta indossate internamente che apparivano da sotto l’orlo dei maglioni. Chi lo conosce, lo riconosce.

La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571665
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571653
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571654
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571655
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571656
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571661
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571660
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571659
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571658
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571657
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571662
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571663
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571664
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571652
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571666
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571667
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571668
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571673
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571672
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571671
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571670
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571669

Più sorprendente è stato lo scontro di guardaroba diversi tra loro: baronetti inglesi con cravatte che avrebbero fatto impallidire d’invidia Lord Byron, svelti ragazzi anni ’70 in full denim ma con cravatta e camicia; ma anche certi sentori di realtà più popolaresche, con un profluvio di denim e sneaker molto simili a delle Nike Dunk e alle classiche Vans Authentic. Una sorta di multiverso di riferimenti dove sneaker di tela possono essere abbinate a mantelle ottocentesche e cappotti di pesante velluto blu, indossati sul torso nudo ma con la sopradetta cravatta, si uniscono a jeans e sandali da pescatore scamosciati. Ovunque, una cascata di blu e di turchesi, moltissimi gilet, maglioni a treccia dove, di tanto in tanto, spuntavano micro-ricami di fiori. Diversi look avevano una sorta di contrapposizione tra il sopra il sotto: nobiliari dalla vita in su ma del tutto prosaici al di sotto dell’ombelico. Il tutto coadiuvato da uno styling volutamente disordinato, con frettolosi orli di pantaloni ficcati dentro del calze, cravatte messe al contrario, colletti sparati a metà verso l’alto – tutto suggerisce un tentativo di riconciliazione delle due anime di Dior, quella con inflessioni streetwear e quella della superba Haute Couture, che di certo andrà avanti nelle prossime collezioni e che sarà seguito con indubbio interesse.

La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571674
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571675
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571676
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571640
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571628
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571633
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571632
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571631
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571630
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571629
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571634
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571635
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571636
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571637
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571638
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571639
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571627
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571641
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571642
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571643
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571648
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571644
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571645
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571646
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571647
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571649
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571650
La sorprendente normalità del nuovo Dior di Jonathan Anderson Una nuova, più domestica era si apre per il brand | Image 571651

In ultima analisi, è stata una collezione dall’impronta sicura anche se forse già nota – Anderson, come si suol dire, ha preferito toccarla piano dovendo comunque anche conciliare le esigenze d’immagine con quelle delle vendite. Ottima cosa è che abbia inquadrato i suoi fondamentali: le camicie a righe, la palette di colori riposante, il fascino quasi accogliente e domestico della maglia grigia con tutti i suoi mille possibili abbinamenti che rimanda al guardaroba di Basquiat, molto amante di quei colori oltre che delle cravatte allentate con nonchalanche. La sensazione attuale (che sarà smentita già tra una collezione o due, ne siamo certi) è che i limiti di tempo e la necessità di colpire nel segno fin da subito abbiano determinato la relativa convenzionalità di una collezione valida che è risultata gradevole pur senza commuovere l’uditorio. Attendiamo che le ali della fantasia di Anderson si spieghino e, senza dubbio, anche il brand prenderà il volo.