A Guide to All Creative Directors

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5 cose da aspettarsi dalla Parigi Fashion Week SS26 Men’s

Una settimana ricca di sfilate grandiose, presentazioni uniche, luoghi magici e molto altro

5 cose da aspettarsi dalla Parigi Fashion Week SS26 Men’s Una settimana ricca di sfilate grandiose, presentazioni uniche, luoghi magici e molto altro

Mentre la Fashion Week maschile SS26 di Milano volge lentamente al termine, la frenesia si sposta gradualmente ma inesorabilmente verso Parigi, che da domani darà il via a una serie di sfilate, presentazioni e show di ogni tipo. Tra un inizio attesissimo, sfilate in luoghi maestosi, show legati a mostre inedite e presentazioni dei grandi nomi della moda maschile, questa settimana si preannuncia già intensa. Per prepararci al meglio a questi sei giorni ricchi di emozioni e novità – ma soprattutto per non perdere nemmeno un momento – ecco una lista di cinque momenti imperdibili della Fashion Week maschile di Parigi SS26.

1. Il debutto di Jonathan Anderson da Dior

Uno dei debutti più attesi – se non il più atteso – avrà luogo giovedì 27 giugno da Dior, dove Jonathan Anderson, nuovo direttore creativo di tutte le collezioni della Maison, presenterà la sua prima collezione uomo. Dopo Kim Jones, Kris Van Assche e Hedi Slimane, tocca al designer irlandese ridefinire l’estetica dell’uomo Dior. Un esordio molto atteso anche perché Dior sta attraversando una crisi che coinvolge tutto il gruppo LVMH, di cui è uno dei brand più forti. Le aspettative sono altissime, e lo spettacolo promette di essere elettrizzante.

2. Jacquemus a Versailles

Nuova sfilata, nuovo luogo magico per Jacquemus, che ogni stagione ci sorprende con location sempre più incantevoli. Dopo i campi di lavanda, la Casa Malaparte e l’appartamento di Auguste Perret, per chiudere in bellezza la Fashion Week e presentare la collezione SS26, Jacquemus torna a conquistare gli spazi della Reggia di Versailles. Dopo aver sfilato sulle rive del suo lago con Le Chouchou, questa volta la collezione maschile sarà presentata all’Orangerie. Sebbene il titolo della collezione, Le Paysan, potesse far pensare a un ritorno alla terra della sua Provenza, il designer ha spiazzato tutti: perché accontentarsi di un campo qualsiasi quando Versailles è pronta ad aprire le sue porte?

3. Saint Laurent e il talento di Vaccarello per il tailoring maschile

Dopo l’esercito di piccoli Yves Saint Laurent con occhiali per la SS25 e l’ondata colorata di icone anni '90 per la FW25, una cosa è certa: Anthony Vaccarello sa come fare tailoring maschile. Continua il suo percorso impeccabile con tagli perfetti, estetica moderna ma fedele al DNA di Saint Laurent, e una grande cura nei materiali. Con il ritorno dei cuissardes e l’ascesa degli stivali maschili, non ci sorprenderebbe vedere una collezione dove il cuoio è protagonista tra abiti e accessori, e la mascolinità viene esplorata con raffinatezza.

4. La sfilata di Acne Studios e l’apertura della sua galleria d’arte

Mercoledì 25 giugno, Acne Studios presenterà la sua collezione SS26. Giovedì 26 giugno, il brand svedese inaugurerà la sua prima galleria d’arte permanente a Parigi, ispirata alla sua rivista semestrale Acne Paper. Una settimana intensa per il brand, tra una presentazione e l’altra. È possibile che Acne Studios abbia unito i due eventi per raccontare una narrazione coerente? Dopo il cuoio pesante e le pellicce voluminose della FW25, avrebbe senso che la SS26 fosse l’opposto: leggera come carta. Appuntamento al 25 per scoprirlo.

5. Louis Gabriel Nouchi e la forza della diversità

Una cosa ci aveva colpiti durante l’ultima Fashion Week maschile: la mancanza di diversità tra i modelli. Se nel womenswear è tornato l’ideale della magrezza estrema, nel menswear la diversità è praticamente assente. Uno dei pochi a promuovere e a mettere in passerella una rappresentazione più inclusiva è Louis Gabriel Nouchi, che lo scorso febbraio, tra ben 131 marchi presenti alla Paris Fashion Week, è stato uno dei pochi ad aver fatto sfilare due modelli plus size. Speriamo quindi che la sua sfilata di sabato 28 giugno porti in passerella non solo silhouette forti, ma anche diverse.