A Guide to All Creative Directors

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Il brand di lusso più valutato al mondo non è un brand di moda

Dal secondo posto in poi, però, la moda è ben presente

Il brand di lusso più valutato al mondo non è un brand di moda Dal secondo posto in poi, però, la moda è ben presente

La crisi del lusso c’è, ma le grandi e storiche aziende del lusso non stanno perdendo di valore. Lo ha rivelato negli scorsi giorni il report Luxury & Premium 2025 di Brand Finance che ha dimostrato che, a prescindere da ogni crisi, le principali case di moda, orologeria e automobilismo di lusso hanno continuato a registrare incrementi di valore negli ultimi mesi, sostenute da una combinazione di posizionamento strategico, innovazione e fedeltà dei consumatori. Il dato più interessante, però, è che il brand di lusso dal maggior valore al mondo non è un brand di moda né di gioielli: è infatti Porsche l’azienda di lusso più preziosa al mondo, con un valore stimato di 41,1 miliardi di dollari – un primato che la casa automobilistica tedesca ha mantenuto per l’ottavo anno consecutivo. Come il sottotitolo anticipava, però, la moda marca stretto anche le auto più veloci, superando anche gli altri brand. Uno degli altri dati più sorprendenti del report, infatti, è la crescita vertiginosa di Chanel, che guadagna il secondo posto grazie a un incremento del valore del 45%, raggiungendo i 37,9 miliardi di dollari. Questa performance ha permesso alla maison parigina di superare Louis Vuitton, che pur registrando una crescita, si è fermata a un più modesto 2%, con un valore di 32,9 miliardi. Il podio si riconfigura così con Chanel che chiude sensibilmente il divario con Porsche e si posiziona come uno dei brand protagonisti dell’anno – confermando la fiducia che i suoi dirigenti mostravano nel discutere i profitti in leggera flessione qualche giorno fa.

Dopo Louis Vuitton, Hermès conserva la quarta posizione a livello globale, confermandosi una delle poche aziende stabili nella top ten. Anche Dior mantiene la propria posizione tra i primi dieci marchi più preziosi, registrando una crescita del valore del 18% e attestandosi a 17,3 miliardi di dollari. Il brand di LVMH non solo conferma la sua solidità economica ma conquista anche il titolo di brand più forte del settore in termini di brand strength, scalando tre posizioni nel ranking della forza del marchio e raggiungendo un punteggio nel Brand Streght Index (BSI) di 93,5 su 100. In particolare, Dior ha ottenuto una valutazione perfetta per la reputazione negli Stati Uniti, a dimostrazione della sua forte presenza e percezione positiva sul mercato americano ed europeo. Anche Rolex ha vissuto un anno di crescita significativa, con un aumento del valore del 36% fino a 18,8 miliardi di dollari, che gli ha permesso di guadagnare due posizioni e arrivare al quinto posto. Questo slancio è alimentato da un aumento dei ricavi e dalla costante domanda di orologi di lusso, nonostante le sfide legate alle tariffe statunitensi sui beni svizzeri. L'azienda ha reagito con un aumento dei prezzi medi del 3%, cercando di mantenere la propria redditività nel mercato statunitense, che rappresenta la fetta più importante delle sue vendite.

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Nelle posizioni successive si distinguono Cartier e Ferrari, entrambe in crescita. Cartier sale al settimo posto grazie a un incremento del 15% nel valore del marchio, mentre Ferrari – con un aumento del 36% – raggiunge 14,4 miliardi di dollari e si piazza all’ottavo posto. La casa automobilistica italiana continua a basare il proprio successo sulla produzione limitata, l’alta marginalità dei modelli e le partnership nel mondo del lifestyle, rafforzando così la percezione di esclusività e prestigio. Ferrari si afferma anche come il secondo brand più forte del settore con un punteggio BSI di 90,1, sostenuto da reputazione e simpatia eccezionalmente elevate. Gucci, nonostante una contrazione del valore del 24% a 11,4 miliardi di dollari, resta nella top ten pur perdendo quattro posizioni. La performance negativa riflette un momento di transizione per il marchio, ma la sua presenza continua a essere significativa. Al contrario, Guerlain torna nella top ten per la prima volta dal 2021, con una crescita del 23% che porta il valore del brand a 7,7 miliardi di dollari. Questo risultato è attribuibile alle ottime performance finanziarie, trainate dal successo delle linee di profumeria artistica e dalle nuove fragranze lanciate nel 2024.

Sul fronte della forza del brand, oltre a Dior e Ferrari, la novità in fondo alla classifica è Lancôme, che entra nella top ten della classifica BSI salendo all’ottavo posto. Il marchio ha ottenuto punteggi molto alti in termini di accettazione del prezzo e si distingue in particolare nel mercato cinese, dove ha raggiunto un punteggio quasi perfetto. Questo successo sottolinea l’importanza strategica della Cina per i brand di lusso, in un momento in cui la domanda asiatica resta cruciale per sostenere la crescita globale del settore. In generale, nonostante i timori per un rallentamento del mercato del lusso a livello globale, i principali brand di lusso al mondo stanno dimostrando una capacità di adattamento superiore alle aspettative – che la crisi del lusso sia solo momentanea? Un’interruzione nella crescita dovuta alle turbolenze geopolitiche che stanno facendo agitare il mondo? Dall’alba dei tempi, in effetti, conflitti e tensioni nazionali penalizzano il commercio. La crescita di valore analizzata da Brand Finaance, in alcuni casi anche a doppia cifra, testimonia dunque la resistenza della domanda, la tenuta delle strategie generali dei brand e una rilevante fidelizzazione del pubblico.