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Anche le vendite di Hermès sono in crescita

Nonostante l’aumento dei prezzi, la domanda per il lusso è alle stelle

Anche le vendite di Hermès sono in crescita Nonostante l’aumento dei prezzi, la domanda per il lusso è alle stelle

Le vendite del mercato del lusso continuano a salire, nonostante la crisi geopolitica ed economica, e l'aumento dei prezzi al dettaglio. Proprio ieri vi abbiamo parlato della riscossa del gigante LVMH , il gruppo di Bernard Arnault - neoeletto l’uomo più ricco del mondo - che sta sfiorando record impressionanti, in borsa come nei propri negozi. Un trend confermato anche da Hermès, che oggi ha esposto i risultati del primo trimestre del 2023 esibendo una crescita del 23%, ossia €3.38 miliardi. Secondo l’amministratore delegato Axel Dumas, si tratta di un successo raggiunto grazie all’attenzione da parte del marchio per l’artigianato locale e «alla fedeltà dei nostri clienti,» ma i dati rivelano che, in verità, sono state una serie di circostanze inaspettate a ribaltare le sorti di Hermès, creando le condizioni favorevoli per spingere il brand ad attirare nuove audience: la tempesta perfetta. 

Prima fra le cause che hanno inciso positivamente sulle vendite della Maison è certamente la rinata libertà turistica. Dopo anni di rigide norme limitanti è finalmente possibile viaggiare e, come effetto yo-yo, il mercato turistico sta subendo rapida espansione (un aumento del 26%), influenzando così anche quello del lusso. In Giappone sono stati i clienti locali ad innalzare le vendite (+26%), mentre in Europa (+21%) - in particolare in Francia (+28%), Italia e Regno Unito - il merito ricade sui turisti internazionali. L’unica area geografica che non ha stupito le previsioni, che per Hermès avevano anticipato una crescita del 16%, è stata l’America, con un risultato in aumento di poco meno del 19%. A seguire, l’aumento dei prezzi - nell’ultimo anno fino al 10% in più - è stato utile ad aumentare l’interesse da parte dei più ricchi per i prodotti firmati, prima troppo diffusi e tempestati di loghi, adesso apparentemente più “quiet” e inaccessibili. Riuscire ad entrare nella lista d’attesa per una Birkin, del resto, è quasi impossibile, a meno che tu non possa prima spendere migliaia di dollari in una delle boutique Hermès. 

Sebbene la crescita abbia coinvolto tutti i settori della Maison, come nel caso della pelletteria e della selleria, aumentate del 18,5%, e del prêt-à-porter, che ha raggiunto il 34% con €950 milioni, la divisione orologiera ha sconvolto le aspettative in modo particolare. Le vendite di gioielli da polso firmati Hermès, in particolare la linea H08, Arceau e Le temps voyageur, hanno portato al marchio un ricavo del 25% in più rispetto al trimestre precedente, indicando chiaramente la recente riscoperta popolarità del settore. Per cogliere questa espansiva ondata di interesse da parte dei propri clienti, Hermès sta ampliando la propria rete di produzione, avendo inaugurato giusto pochi giorni fa uno stabilimento di pelletteria a Louviers, in Francia, e mettendo in programma  nei prossimi due anni l’apertura di quattro nuovi siti. «Il primo trimestre del 2023 è in linea con i buoni risultati del 2022,» ha spiegato Dumas in un comunicato stampa, «siamo orgogliosi di rafforzare le nostre capacità produttive e di consolidare il nostro modello artigianale.»