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Perché tutti sono tornati a parlare della collaborazione tra Margiela ed H&M

La riconferma della ciclicità della moda da parte delle nuove generazioni

Perché tutti sono tornati a parlare della collaborazione tra Margiela ed H&M  La riconferma della ciclicità della moda da parte delle nuove generazioni

Da Karl Lagerfeld a Versace, passando per Marni e Comme des Garçons, questi sono solo alcuni dei nomi delle collaborazioni che H&M ha lanciato nel corso degli anni. La possibilità di acquistare dei pezzi normalmente inavvicinabili per molti è sicuramente uno dei motivi principali che ha spinto questi grandi brand a duettare con la catena di fast fashion svedese, ma anche la necessità di “farsi conoscere” da un pubblico più vasto e generalista che non fosse solo quello degli addetti ai lavori. Nel 2012 è stato il turno di Maison Martin Margiela, che ha proposto una collezione fatta di alcune delle sue idee maggiormente rappresentative, rieditate in chiave decisamente conveniente, senza però minarne l’impronta concettuale che ha da sempre contraddistinto il designer belga.

Quello che colpisce è che a distanza di più di dieci anni dal lancio di quella collezione, proprio mentre si è tutti focalizzati sull’annuncio della prossima collab di H&M con Mugler, particolarmente attesa visto l’hype elettrizzante che accompagna tutti gli annunci della Maison francese – come il recentissimo lancio della nuova campagna per il profumo Angel Elixir con protagonista Hunter Schafer, o l’ultima sfilata per la stagione Fall Winter 2022-23, firmata dal direttore creativo Casey Cadwallader, con momenti epici come il furto (inscenato) di una borsa dalle prime file da parte di Arca che è tornata a sfilare subito dopo – è il revamp su TikTok (l'hashtag #maisonmargiela conta 317.8 milioni di views) e Vinted ad opera delle nuove generazioni, che stanno riscoprendo i pezzi di MMM con un approccio da collezionisti. 

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Come spesso avviene su TikTok e di conseguenza anche su Instagram, la Gen Z rende virali delle “novità” che novità non sono affatto. Ne sono un lampante esempio tutte le canzoni che pur appartenendo a diverse decadi addietro vengono canticchiate da giovanissimi, spesso senza la consapevolezza di cosa stanno ascoltando. Se si pensa al successo di Bloody Mary di Lady Gaga uscita nel 2011 e utilizzata come colonna sonora dei balletti atti a ricreare la scena di Mercoledì Addams al ballo, si capisce perfettamente di cosa si parla. I video in cui si mostrano i pezzi più interessanti della collezione di Maison Martin Margiela x H&M sono in costante crescita, così come le review di acquisti fortuiti di alcuni dei capi e degli accessori più cool che colpiscono ancora oggi e che anzi consentono, se si ha la fortuna di trovarli, di poter acquistare dei piccoli tesori ispirati a design mitici, con le ovvie distinzioni qualitative. Uno tra tutti il puffer bianco ispirato al duvet che fu proposto originariamente nella collezione Fall Winter 1999 e che ora (quello originale) si aggira online a prezzi che superano i diecimila euro

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Cercando online sono davvero tanti i capi di questa collezione ancora tuttora disponibili, tra siti come Vestiaire Collective, Ebay o Vinted, e molti di questi sono ancora attualmente acquistabili a prezzi abbordabili. Questoperò non vale per quelle che già all’epoca del lancio sono state le proposte più ricercate, come l’ormai iconico chiodo fatto di cinture o anche i gioielli (tra i più diffusi nei video sui social) che ricreano orologi privi di quadrante, tanto per fare qualche esempio. Ma se si è disposti a spendere un po’, senza esagerare, si può riuscire ad avere alcuni accessori piuttosto unici, come gli stivali con la zeppa in plexiglass trasparente o le pochette che ricordano maxi incarti metallizzati, ma anche, passando all’abbigliamento, la biker jacket decostruita, il cardigan effetto patchwork ottenuto con una serie di sciarpe da calcio, la camicia circolare ibridata con una cappa, o ancora i jeans con la vita ripiegata - sì, è stato Martin Margiela a inventarli, come la maggior parte di ciò che si vede sulle passerelle più contemporanee. Insomma: il risultato di un’attenta ricerca potrebbe portare a uno shopping decisamente oculato, avvicinando per la seconda volta un pubblico più vasto al mondo di Martin Margiela e alla sua moda concettuale.