Vedi tutti

Colm Dillane disegnerà la prossima collezione di Louis Vuitton

Ma non è il nuovo direttore creativo, solo il guest designer

Colm Dillane disegnerà la prossima collezione di Louis Vuitton Ma non è il nuovo direttore creativo, solo il guest designer

Louis Vuitton ha appena annunciato che la prossima collezione FW23 che sarà presentata la prossima settimana a Parigi avrà, come guest designer, Colm Dillane di KidSuper. Lo show avrà una scenografia disegnata da Lina Kutsovskaya e dai registi Michel e Olivier Gondry mentre dovrebbe fare la sua apparizione (presumibilmente come parte dello show) un importante artista musicale. Ib Kamara, attuale direttore artistico di Off-White™, si occuperà invece dello styling; e lui, insieme a Dillane e Kutsovskaya rappresenterà un filo di continuità con il lascito di Virgil Abloh che, in vita, aveva collaborato a lungo con tutte e tre le figure. Il motivo per cui il format del “guest designer” è stato scelto risiede certamente nella necessità di allentare la pressione sul brand, rimasto senza direttore creativo del menswear dal 2021, dando alla sfilata una voce autoriale propria senza impegnarsi contrattualmente e per molti anni con una nuova figura. 

È chiaro che Colm Dillane, dunque, rappresenterà un temporaneo occupante della “casa” di Louis Vuitton che darà tempo al brand di lusso più grande del mondo di assestare la propria strategia e, nel tempo, scegliere un degno successore di Abloh. Se il format avesse successo, però, non sarebbe da escludere la possibilità che il brand adotti per più stagioni il format della collaborazione stagionale con designer sempre diversi come già fanno da Jean-Paul Gaultier e AZ Factory o come Lacoste che, dopo l’addio di Louise Trotter, ha rinunciato alla figura del direttore creativo fisso. Rimane comunque difficile pensare che Louis Vuitton possa realmente scegliere di non avere un direttore creativo per le collezioni di menswear: se la linea di abbigliamento maschile non rappresenta infatti il grosso delle vendite del brand, un marchio di così alto profilo, oltre che una presenza fissa alle fashion week, ha la necessità di possedere un direttore creativo per aumentare il prestigio e la desiderabilità delle proprie collezioni.