
5 show da aspettarsi alla Paris Fashion Week SS26 Women's Parigi, terra di tutti gli inizi
Dopo una settimana della moda piuttosto frenetica a Milano, il piccolo mondo brulicante della fashion sphere approda a Parigi questo lunedì mattina per una Fashion Week SS26 Women's che si annuncia forse ancora più ricca di sorprese ed emozioni della precedente. Con una stagione che segna un record di debutti per la Paris Fashion Week, le aspettative verso la capitale sono alte. Tra grandi scoperte, seconde collezioni di designer che hanno ancora tutto da dimostrare e la presenza in calendario di creatori emergenti pronti a mostrare a tutta Parigi di che pasta sono fatti, il programma si annuncia fitto. Così fitto, infatti, con non meno di 76 sfilate e 36 presentazioni, che la Fashion Week si estenderà su 9 giorni, dal 29 settembre al 7 ottobre.
Da questo programma così intenso, abbiamo selezionato le 5 sfilate più attese della Paris Fashion Week SS26 Women’s, da non perdere assolutamente.
1. Il debutto di Matthieu Blazy da Chanel
Si può dire senza grande rischio che la presentazione della prima collezione di Matthieu Blazy per Chanel sia il momento più atteso dell’anno per l’intera industria della moda. Dopo un periodo complicato per la Maison di Rue Cambon sotto la guida di Virginie Viard, le aspettative del pubblico verso Chanel sono alte. Ancora più alte se si considera che a prenderne le redini sarà il designer che è riuscito a svecchiare e rendere di nuovo cool una maison dell’importanza di Bottega Veneta. Appuntamento dunque a lunedì 6 ottobre alle 20 per scoprire come il designer franco-belga interpreterà il tweed e la camelia.
2. Il ritorno di un direttore creativo stabile da Jean Paul Gaultier
Anche la maison Jean Paul Gaultier si appresta a rinnovarsi, questa volta con un designer un po’ più emergente: l’olandese Duran Lantink. Per la prima volta dalla partenza del fondatore nel 2020, la marca avrà un nuovo designer permanente interno. Dopo aver presentato una delle sfilate più commentate della FW25 e vinto l’International Woolmark Prize, il 2025 sembra davvero essere l’anno di Duran Lantink. La sua prima collezione per Jean Paul Gaultier sarà presentata domenica 5 ottobre.
3. La rinascita della Maison Lanvin?
Appena una settimana fa, la Maison Lanvin catturava di nuovo l’attenzione degli appassionati di moda e della sua storia, decidendo di tingere di nuovo i suoi packaging del suo blu iconico, in omaggio a Jeanne Lanvin e al suo patrimonio. Un ritorno che potrebbe benissimo fare da Easter egg alla seconda collezione di Peter Copping per la Maison, che sarà presentata martedì 30 settembre, in una sfilata nel primo pomeriggio. Con la nomina di Copping a capo nel giugno 2024, la marca ha dimostrato più volte di attraversare una trasformazione mirata, volta a ridefinire la sua posizione nella cultura contemporanea. La sfilata di domani potrebbe quindi essere decisiva per la maison.
4. Il ritorno mediatico di Matières Fécales
Il 2025 è stato senza dubbio l’anno di Matières Fécales. Tra il successo della sua collezione SS25, conclusa da un angelo caduto che ha fatto il giro del web, il sostegno costante di Rick Owens, l’arrivo recente al Dover Street Market Paris e l’outfit custom indossato da Lady Gaga sul palco principale di Coachella lo scorso aprile, il duo dietro questo marchio tanto atipico non ha smesso di brillare quest’anno. Se non sappiamo ancora quale sorpresa ci riserva Matières Fécales per la sfilata di domani, una cosa è certa: non ce l’aspetteremo.
5. zomer e la sua moda al contrario
Nella scorsa stagione, zomer aveva lasciato il segno alla Paris Fashion Week con i suoi abiti indossati al contrario, le borse invisibili e i colori vivaci. Questa settimana, il duo dietro il marchio tornerà in forza martedì 30 settembre con una sfilata già promettente. Rivelato attraverso il LVMH Prize, di cui è arrivato in finale, il brand zomer sembra decollare sempre di più stagione dopo stagione. Non sappiamo ancora se attribuire questo successo al rifiuto del marchio di presentare tonalità scure, aggiungendo così colore all’industria, o alla sua bonaria presa in giro di essa, ma una cosa è certa: anche in questa Fashion Week, non ci perderemo la sfilata di zomer.












































