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Focus on: colletto couture

Focus on: colletto couture

Il primo colletto di cui ho ricordo è quello dell’asilo. Mia nonna faceva a gara con le altre nonnine per ricamarne di bellissimi e io non aspettavo che il momento di esibirli sul grembiulino candido, prima che l’intervento di un colore a pastello o del pomodoro rovinasse l’ensemble. Per anni, il colletto è stato soprattutto questo: simbolo di un’eleganza borghese, che dalle bimbe vestite ‘a festa’ fino a quelle in età da marito, permettesse di dimostrarne l’allure bon-ton e l’educazione sofisticata.

Chi se lo sarebbe mai immaginato, dunque, che nel 2012 ormai diventasse simbolo di tutt’altra moda, testimonianza di un flair street&cool, piuttosto che per-benista? E invece; complice questa voglia del fashion di ridefinire sempre le regole e i codici, i colletti –diventati dei veri e propri gioielli urbani – si sono guadagnati tutt’altra posizione, diventando gli ‘oggetti da avere’ delle ragazze cattive, che preferiscono jeans sdruciti e t-shirt logate, al vestitino della nonna. Non che quest’ultimo, a sua volta, venga disdegnato. Anzi. Proprio grazie al colletto, borchiato, rivestito di perline, ricoperto di stampe originali ed eccentriche, riesce a sdrammatizzarsi e reinventarsi, trasformandosi da divisa per educande a pezzo cool per il clubbing da week-end. Come quello della camicia, semplice e lineare, o prezioso come una collana, cui ha in parte rubato la scena, il colletto si porta con molta ironia e autodeterminazione.

Esibendolo con fierezza e un bel sorriso. Proprio come si faceva in classe, ogni anno, al momento della tradizionale foto ricordo…

 

It’s one of the must have pieces of the winter season 2011 – 2012. Precious like a necklace, it helps to give your outfits a different vibe. Symbol of a refined and well-behaved kind of fashion for ages, nowadays the collier is urban & cool. On a t-shirt, on a dress, together with a blouse, it helps to redefine your look.