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Un'influencer da 4.2 milioni di follower ha venduto l'acqua in cui si è fatta il bagno

I vasetti d'acqua, venduti al costo di $30, sono andati sold out in pochissimo tempo

Un'influencer da 4.2 milioni di follower ha venduto l'acqua in cui si è fatta il bagno I vasetti d'acqua, venduti al costo di $30, sono andati sold out in pochissimo tempo

Il fenomeno degli influencer è stato uno tsunami che ha investito l'industria della moda, cambiando radicalmente il modo in cui i prodotti vengono concepiti, diffusi e venduti. Se inizialmente queste figure erano viste come dei Re Mida fondamentali per il successo di una campagna o di una collezione, l'apparente perfetto funzionamento degli influencer sta iniziando a mostrare le prime crepe, portando ad interrogarci sul loro ruolo. 

Non molto tempo fa vi avevamo raccontato di due influencer che al momento di lanciare il proprio business avevano avuto destini opposti. Da una parte Aimee Song, meglio conosciuta come @SongOfStyle, che forte dei suoi 5,3 milioni di follower su Instagram ha dato vita alla sua collezione omonima, in collaborazione con Revolve. Alle spalle del progetto si nascondeva un business plan, serio e ragionato, che ha dato i suoi frutti: la capsule è andata sold-out nelle prima 24h dalla messa online, e si continuano a registrare sold out ad ogni drop.

Dall'altra parte, invece, Arianna Reene, su Instagram come @Arii, che nonostante i suoi 2.6 milioni di follower non era riuscita a vendere le 36 magliette necessarie per tenere in vita il suo neonato brand. Un fallimento dovuto senza dubbio alla mancanza di una strategia di marketing concreta, ma anche all'incapacità di trasformare i follower (quelli reali almeno) in consumatori, anche per via di un feed poco catchy e non usato in modo strategico. 

Ancora diversa è la vicenda che riguarda Belle Delphine, influencer da 4,2 milioni di follower su IG, cosplayer probabilmente pronta ad intraprendere la carriera di attrice di film porno. Qualche giorno fa l'influencer sudafricana ha messo in commercio dei vasetti di vetro contenenti l'acqua in cui si era fatta il bagno. Venduti ad un prezzo di $30 dollari, Belle precisa che l'acqua non è potabile, ma che deve essere usata per scopi sentimentali: l'inusuale prodotto è andato sold out in poche ore, tanto che Belle ha promesso di metterne in vendita altri molto presto. 

Il caso di Delphine si differenzia senz'altro da quelli descritti sopra, se non altro perché qui ci sono una componente più prettamente fetish e una connotazione sessuale che negli altri mancavano. Sorge comunque spontanea una domanda: è stata lei geniale a inventarsi questo prodotto, apparentemente così richiesto, o è stato il pubblico che ingenuamente e stupidamente si è fatto abbindolare da un'influencer mezza nuda? Probabilmente la verità sta nel mezzo, ma ciò che è certo è che gli influencer non hanno più la forza comunicativa e commerciale che avevano all'inizio, ma possono ancora essere efficaci con prodotti mirati e pensati per il proprio pubblico, quasi dei feticci - come in questo caso. 

Si dice spesso che la bolla degli influencer sta per scoppiare, che si sta avvicinando il giorno in cui queste figure professionali non esisteranno più, o ancora che evolveranno in altro. Belle Delphine ha dato prova di cosa significhi realmente influenzare, creando nei suoi follower prima un bisogno - che ignoravano - e poi un modo per soddisfarlo.