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Il Clan di Donatella Versace

Attraverso l'ultima campagna FW18 la designer parla dell'importanza dell'essere uniti e così raggiungere il successo

Il Clan di Donatella Versace Attraverso l'ultima campagna FW18 la designer parla dell'importanza dell'essere uniti e così raggiungere il successo

"L'unione fa la forza" e Donatella Versace questo lo sa molto bene.

Comunicare attraverso la moda significa appellarsi al mondo di oggi con un linguaggio universale, ma non sempre i brand riescono a catturare l'attenzione di tutti i clienti: gli stili, i gusti possono essere differenti l'un l'altro ma la designer italiana ha capito come inglobare tutti all'interno della sua "famiglia". 

Per l'ultima campagna Versace FW18 Donatella non ha selezionato semplici modelli, non ha scelto una location esotica e fatto posare i soggetti con i capi della collezione. Questo poteva non bastare. 54 modelli, dalle super model ai giovani talenti, si sono collocati l'uno accanto all'altro su uno sfondo bianco, arricchiti solo dagli item Versace e, in piena libertà, hanno espresso l'essenza del brand e la loro, annullando i limiti di uno shooting e lasciandosi ai movimenti più spontanei del corpo. 

Volti come quelli di Kaia Gerber, Bella e Gigi Hadid, si sono arruolati sotto il nome di Versace, portavoci del profondo valore di inclusività

“Non fanno solo parte del mio team sono le persone con cui lavoro. lI clan Versace abbraccia tutti i membri della mia famiglia allargata: dai clienti, alle modelle, i fan, i fotografi, gli stylist, gli amici, gli artisti e tutti le persone che credono che per essere ascoltati sia necessario alzare la testa e far sentire la propria voce. Include tutti quelli che reputano la moda un modo per affermare “guardami, ho qualcosa da dire” ha dichiarato Donatella Versace. 

Solo stando uniti e lavorando sodo insieme si possono ottenere risultati (non a caso nella parte finale del video i modelli si sdraiano l'uno accanto all'altro e così formano "VERSACE" - "no Versaci" -).