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The hard truth Illustrations by John Holcroft

The hard truth Illustrations by John Holcroft

Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete un maledetto televisore a schermo gigante; scegliete lavatrici, automobili, lettori CD e apriscatole elettrici; scegliete di sedervi su un divano a spappolarvi il cervello e ad annientarvi lo spirito davanti a un telequiz. E alla fine scegliete di marcire; di tirare le cuoia in un ospizio schifoso, appena un motivo d'imbarazzo per gli idioti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete il futuro. Scegliete la vita.”

La frase celebre di “Trainspotting”, sembra essere il libretto d’istruzioni per far parte del “sistema”, e per sistema intendo prender parte alla vita civile, associata, fatta di regole scritte e non scritte, dove la libertà non è mai assoluta, e tutto è relativo e subordinato al nostro essere associati ad un gruppo complesso di altre persone.

Siamo tante tessere del domino, ogni nostra azione, anche se inconsapevolmente o a scoppio ritardato, provocherà qualcos’altro, che sia qualcosa di buono o di devastante.

Il progresso, ad esempio,o l’idea geniale di qualcuno che adesso naviga nell’oro, siamo sicuri che viaggi a senso unico, lungo la via del miglioramento? Assolutamente no, non è certo che sia così.

Siamo parte della trappola e a volte siamo noi a crearne tante altre.

Ogni figura di riferimento, ogni modello, ogni tendenza, attecchisce su un terreno instabile fatto di infinite, diverse e complesse personalità, caratteri, esperienze, sensibilità.

John Holcroft, illustratore britannico, ammette la verità di oggi, e lo fa attraverso delle metafore illustrate: verità scomode, che spesso nessuno se la sente di riconoscere, come ad esempio grandi lacune affettive o grandi disturbi comportamentali, che si celano dietro comportamenti compulsivi che trovano sfogo nel cibo, o nei social network.

L’imitazione pedissequa di un personaggio che soffoca del tutto la ricerca di sé stessi, riempire “tempi morti” stando ore ed ore collegati col mondo tramite gli smartphones, senza accorgersi del fatto che forse nel farlo, siamo già un po’ morti dentro.

Cosa diventeremo? Il riflesso sbiadito di qualcos’altro/ qualcun’altro? Diventeremo un’enorme bugia, il cui unico obiettivo sarà quello di “dimostrare” qualcosa che desti ammirazione o invidia?

Ricercate le vostre peculiarità, le vostre passioni, rispettate la vostra indole, la vostra diversità.

Siate voi stessi, sempre.

 

Scegliete la vita, quella vera.