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Free tips - 2 Broke Girl$

Inside Hipster culture

Free tips - 2 Broke Girl$ Inside Hipster culture

Parliamo sempre poco di Tv, telefilm e quant'altro ma questa volta abbiamo deciso di fare un eccezione, in realtà avremo dovuta farla già per Dexter e per American Horror story ma questo è un altro discorso. In ogni caso tornando a noi abbiamo deciso di spendere più di due parole sulla nuova serie in onda in chiaro su Italia 1, ma uscita in America nel 2011, 2 Broke Girl$ che racconta alla larga e in piena ironia, ma neanche troppo, la gioventù hipsteriana nel suo habitat naturale, ovvero dove è praticamente sbocciato il fenomeno a Williamsburg in quel di Brooklyn (NY).

La serie ruota intorno alle vicende del personale colorito di una tavola calda a Williamsburg, in particolar modo sono le storie di Max, cameriera bruna, sarcastica, ironica, con infanzia difficile e conseguente cinismo acuto che trova momenti di fragilità solo attraverso la nobile arte dei cupcakes, e di Caroline, la figlia di un famoso uomo d'affari di NY, finito in carcere a seguito di uno scandalo finanziario, che deve iniziare a lavorare nella singolare tavola calda per sopravvivere. Caroline, bionda, maldestra, sognatrice ma anche decisa e determinata, entra non senza difficoltà iniziali nelle grazie di Max e decide di spronarla per inseguire il loro sogno: l'apertura di un negozio di Cupcake, da qui le due ragazza metteranno insieme quante più mance è possibile per dare vita al bramato desiderio di rivalsa. Al di là della storia che rispecchia pur sempre il sogno americano 2 Broke Girl$ ci piace per vari motivi:

1. E' contemporaneo, rispecchia la nostra realtà, tra la fissazione per le bici, la mania per gli anni '90 (assolutamente da vedere la puntata quando le ragazze organizzano un party 90s per raccimolare più soldi), il gusto tutto hipsteriano per tutto quello che è passato e che vorremo tornasse, e i cappelli di lana alla Chris Martin indossati anche nei locali al chiuso (ecco questa è propria una cosa da capire … i cappelli fanno perdere i capelli, ragazzi!!!).

2. E' breve, una puntata in media dura una 30ina di minuti, niente patemi, no melodrammmi, dialoghi veloci, battute immediate e taglienti; non ci sono pettegolezzi, non si parla della solita love story da teenager, insomma uno spaccato di vita reale: cruda, amara ma anche divertente, ironica e soprattutto da vivere.

3. 2 Broke Girl$ sta a Brooklyn (scrivi Williemsburg leggi hipster) come Sex and The city sta a Manhattan (il produttore esecutivo della serie è anche lo stesso) da una parte la ricchezza, il glam assoluto, manifesto di una generazione di donne, dall'altra, il nuovo centro creativo di NY, in continua fase di rilancio sociale e urbano, insomma i lati di una stessa medaglia: New York. Forse il paragone è abbastanza pretenzioso, però come si dice … vedere per credere.

4. I look di Oleg, il perverso cuoco di origine Ucraine, la sua collezione di tute sportive in felpa farebbe invidia per colori e abbinamenti a quella di Nino D'Angelo nei suoi film anni'80. Un elogio alla cultura streetwear dei sobborghi metropolitani, più periferica e sicuramente più europea che americana, colori morti e a tratti anonimi che miscelati insieme creano la combinazione stilistica perfetta. Tra ciniglia e tessuti improbabili le collane d'oro rendono bene l'idea di amante perfetto.

5. Ultimo ma forse quello principale è il sogno americano versione 2.0. Chi di noi non sogna di svoltare, di cambiare vita attraverso i plus del web?

In fin dei conti c'è la disillusione e il cinismo di Max ma fortunatamente anche la testardaggine e la capacità di emozionarsi di Caroline in ognuno di noi, il giusto mix sarà la chiave di volta verso il successo.

Ancora non vi abbiamo convinto? Allora aggiungo che il proprietario della tavola calda, Han, è un impacciato immigrato koreano, a metà tra un pokemon ed Arnold ….vedere per credere.