
Tutte le dating app alternative che stanno cambiando le regole
Dall'intelligenza artificiale al coinvolgimento degli amici
13 Marzo 2025
Negli ultimi anni l’interesse verso le app di dating è diminuito notevolmente, con ricadute dirette sulle singole aziende del settore. Tra il 2021 e il 2024 la società statunitense Match Group, che possiede Tinder e Hinge, ha perso l’80% del suo valore di mercato e anche Bumble non se la passa bene. La Gen Z, a differenza dei Millennial, continua a mostrarsi tendenzialmente diffidente verso questo genere di piattaforme tecnologiche. Secondo un sondaggio condotto lo scorso anno dalla testata statunitense Axios, quasi l’80% degli studenti universitari statunitensi non utilizza dating app. Le persone più giovani sono poco propense a pagare un abbonamento per poter sfruttare le feature aggiuntive proposte da app come Tinder. Nello specifico, per trovare persone interessanti la Gen Z preferisce fare ricorso ai social media che utilizza maggiormente, come Instagram e TikTok. Il difficile periodo che stanno attraversando le dating app non è dovuto soltanto al mancato ricambio generazionale ma anche al fatto che i loro modelli – al netto di poche variazioni – nell’arco degli anni sono di fatto rimasti invariati. Per questo, alcune aziende stanno sperimentando nuove funzionalità, sfruttando l’intelligenza artificiale nel tentativo di fornire agli utenti suggerimenti migliori per quanto riguarda i potenziali match. Ad esempio, Sitch – un’app lanciata a New York a novembre 2023 – propone un modello in cui l’AI analizza una serie di risposte a domande sui valori e gli interessi degli iscritti con l’obiettivo di facilitare il processo di selezione del possibile partner attraverso l’automazione.
In risposta alla dating fatigue stanno emergendo nuove piattaforme che puntano maggiormente su incontri dal vivo e matchmaking personalizzati. Ad esempio, il Singles Only Social Club, lanciato nel 2023, propone eventi dedicati a persone alla ricerca di un partner, spinti però dal desiderio di avere relazioni autentiche. Nati da semplici ritrovi informali a Los Angeles, questi eventi si sono rapidamente espansi a New York e in diverse altre grandi città della California, attirando fino a 300 partecipanti a serata. Ma qual è il segreto di questo successo? Secondo quanto riporta Wired, ha a che fare con la possibilità di incontrare realmente persone con interessi e valori condivisi, in un’atmosfera rilassata e priva di pressioni di natura sociale. Oltre agli eventi dal vivo, si stanno affermando servizi di matchmaking che offrono un’alternativa più strutturata rispetto alle dating app tradizionali. My TruBond, ad esempio, impone ai suoi iscritti di superare un controllo dei precedenti penali e di completare un test della personalità prima di essere abbinati con altri utenti. Inoltre, la prima conversazione avviene tramite videochiamata, per assicurare fin da subito un’esperienza sicura. Un altro servizio sempre più apprezzato è Tawkify, che prevede la figura di un matchmaker personale, il quale analizza la compatibilità tra i profili e organizza gli appuntamenti.
Altre app stanno cercando di coinvolgere amici e familiari nel processo di matchmaking. Loop, ad esempio, permette agli utenti di creare profili per i propri amici single e suggerire loro potenziali partner. Il modello è simile a quello di un’altra piattaforma chiamata Arrange, che consente ai single di nominare una terza persona – definita "scout" – incaricata di selezionare i match più adatti. Un approccio analogo è stato adottato da Cheers, che sfrutta la rete di contatti degli iscritti e le amicizie in comune per suggerire i match. Sebbene questi approcci rappresentino un’alternativa al modello tradizionale delle dating app, i risultati non sono necessariamente migliori da un punto di vista puramente statistico. Tuttavia, il matchmaking sta guadagnando sempre più popolarità proprio perché – a differenza di piattaforme come Tinder, Hinge o Bumble – punta su un approccio più attento alla storia sentimentale e alle esigenze dei singoli iscritti.