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Si può cercare lavoro sulle dating app?

Mentre Tinder sta provando a limitare questo fenomeno, Grindr lo incoraggia

Si può cercare lavoro sulle dating app? Mentre Tinder sta provando a limitare questo fenomeno, Grindr lo incoraggia

In Cina, dove la disoccupazione giovanile è particolarmente alta e LinkedIn non è più disponibile dallo scorso agosto, molti giovani hanno iniziato a usare Tinder per trovare lavoro – a cui tra l'altro accedono attraverso una Vpn, dato che questa app di dating in particolare è vietata dal governo. Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare che sulla piattaforma social cinese Xiaohongshu è diventato virale un post che dava consigli su come utilizzare Tinder per cercare lavoro – suggerendo ad esempio di matchare persone che lavorano nel settore a cui si sta puntando. Ma il trend non si limita alla Cina. Anche in Occidente sempre più persone usano le app di dating per cercare lavoro, per raccogliere contatti di tipo professionale o più in generale per fare networking. La cosa non è del tutto nuova per il settore: nel 2017, ad esempio, Bumble aveva lanciato l’estensione Bizz, per intercettare proprio questo tipo di utenti – più interessati alla dimensione lavorativa che a un tradizionale appuntamento. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, però, utilizzare le dating app per cercare lavoro negli anni è diventata una pratica molto più comune e socialmente accettata, soprattutto a partire dalla pandemia. Alcuni liberi professionisti, come i musicisti, le usano per trovare altre persone con cui collaborare. C’è chi invece le sfrutta anche per tentare di raccogliere fondi per la propria startup: ad esempio, il Wall Street Journal riporta la storia di una persona che ha lanciato su Hinge un crowdfunding per avviare la propria azienda – e più di 50 persone incontrate sull’app avrebbero fatto una donazione.

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Fare networking su Grindr

Anche se molti non apprezzano chi vuole parlare di lavoro in uno spazio usato per incontrare altre persone, la maggior parte degli utenti che usa le app di dating per scopi lavorativi si concentra sul fare networking. O più nello specifico nel cercare di ottenere informazioni su uno preciso settore o uno determinato ruolo – però attraverso il tipo di appuntamento informale che offrono le app di dating. «È solo un’estensione naturale del tag "networking" che Grindr permette di usare come filtro di ricerca» ha spiegato un utente a Vice. Una dinamica, questa, che a farci caso non è nuova sui social network: su LinkedIn, ad esempio, è abbastanza comune tra gli utenti scrivere ai dipendenti di una precisa azienda per sapere se ci sono posizioni aperte, con il solo obiettivo di farsi notare. A differenza di Tinder, che respinge e cerca di limitare questa pratica, Grindr incoraggia i propri utenti a “fare rete” all’interno dell’app. Qui, ad esempio, è abbastanza frequente intercettare personal trainer che si fanno pubblicità attraverso il loro profilo. Business Insider riporta che, secondo quanto dichiarato da un portavoce dell’azienda, circa il 25 per cento degli utenti di Grindr usa l’app per fare networking. Il suo stesso amministratore delegato, George Arison, ha confermato al Wall Street Journal di «aver assunto o aver avuto rapporti professionali con diverse persone incontrate sull’app». Nel corso degli anni, Grindr ha anche pubblicato nel suo feed annunci di posizioni aperte all’interno dell’azienda. Al contrario, se c’è un social network pensato per cercare e trovare lavoro, che invece assomiglia sempre più a un’app di dating, quello è LinkedIn. Secondo un sondaggio condotto a luglio, su un campione di mille donne, il 91% ha ricevuto almeno una volta su LinkedIn messaggi di flirt inappropriati, e il 31% di questi proponevano esplicitamente un appuntamento – anche per questa ragione l’hashtag #keeplinkedinprofessional è diventato sempre più popolare.