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Gli album che spiegano in quale direzione sta andando la musica

A cosa ha prestato attenzione negli ultimi 12 mesi la critica musicale

Gli album che spiegano in quale direzione sta andando la musica A cosa ha prestato attenzione negli ultimi 12 mesi la critica musicale

A dicembre la quasi totalità delle riviste musicali, ma anche molte testate generaliste, pubblica la propria personale classifica dei migliori album usciti durante l’anno. È un’attività consolidata nel settore, ma spesso è difficile trovarsi totalmente d’accordo con queste selezioni: riuscire a intercettare quali siano realmente i dischi più interessanti degli ultimi dodici mesi rappresenta – a farci caso – una pratica molto opinabile e soggettiva. Consultare queste classifiche – al di là quindi delle proprie preferenze – è comunque un modo per vedere a cosa presta attenzione in questo momento storico la critica, e qual è il genere musicale da cui provengono gli artisti più apprezzati.

Ecco allora 5 dischi che compaiono ai primi posti delle classifiche stilate dalle riviste musicali più autorevoli a livello internazionale, da quelle più rispettate e di nicchia a quelle più mainstream, tra cui The Wire, Pitchfork, Billboard, Crack Magazine, NME, il New York Times eTime Out.

Yo La Tengo – This Stupid World

Secondo The Wire, forse la più autorevole rivista musicale al mondo, il miglior disco del 2023 è quello dei Yo La Tengo, uno dei gruppi alternative-rock di maggior culto degli anni Novanta. This Stupid World è un album che alla fanbase molto affezionata della band statunitense è sembrato subito un classico delle loro produzioni. Contiene infatti le caratteristiche distintive del gruppo del New Jersey: chitarre distorte, melodie dolci e testi malinconici. Secondo The Wire, è la migliore produzione in oltre vent’anni dei Yo La Tengo.

Boygenius – The Record

Il gruppo composto dalle cantautrici statunitensi Julien Baker, Phoebe Bridgers e Lucy Dacus – tutte tre già molto affermate – è stato una dei fenomeni musicali più rilevanti dell’anno. I precedenti album della band erano apprezzati soprattutto dal pubblico più giovane vicino all’indie-rock, ma con The record il trio ha raggiunto un grande successo di pubblico e critica. NME l’ha eletto il miglior disco del 2023: la storica rivista musicale inglese ha scritto che le tre cantautrici sono tra le più incisive e influenti della loro generazione.

Lana Del Rey – Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd

Lana Del Rey è una delle cantanti statunitensi più originali e dal pubblico più fedele dell’ultimo decennio: è stata in grado di sviluppare uno stile orchestrale, cinematografico e malinconico, che l’ha resa molto riconoscibile e amata. Il suo nono album in studio si allinea perfettamente a questo mood: secondo l’autorevole testata Time Out, che l’ha messo al primo posto nella sua classifica annuale, presenta i testi più intimi della produzione di Lana Del Rey.

SZA – SOS

SZA (si pronuncia “Siza”), sebbene abbia all’attivo solo due dischi, pubblicati a distanza di diversi anni, è una delle più apprezzate cantanti di R&B del panorama internazionale. Il suo ultimo album,  SOS, oltre a essere stato ben accolto dalla critica, ha goduto anche di un buon successo di pubblico: dopo essere rimasto in cima alle classifiche per dieci settimane, Pitchfork l’ha scelto come disco dell’anno, così come il critico Jon Pareles del New York Times.

Billy Woods & Kenny Segal – Maps


Attivo nella scena hip hop newyorkese fin dagli anni Novanta, Billy Woods è una delle figure più rispettate del rap americano underground – sebbene il suo personaggio sia tutto sommato schivo (tende ad esempio a non farsi vedere in faccia). Maps è un disco cupo e riflessivo, dove Billy Woods torna a collaborare con il producer Kenny Segal. L’album è nei primi posti delle classifiche di diverse testate autorevoli, tra cui The Fader. Il giornalista ed esperto musicale Giovanni Ansaldo, di Internazionale, l’ha eletto disco dell’anno, scrivendo che Woods «nell’esprimere il suo disagio tocca vette di assoluta poesia».

Thru Collected – Il Grande Fulmine

Per quanto riguarda l’Italia, uno dei dischi più apprezzati dalle testate musicali del Paese, tra cui Rolling Stone e Internazionale, è Il Grande Fulmine dei Thru Collected. Il progetto di stanza a Napoli – nel quale confluiscono artisti come Altea, Alice, gli Specchiopaura, Sano e altri – rappresenta la deriva più fresca e interessante della nuova musica italiana, tra hyper-pop, trap e indie. «Se ha ancora senso parlare di musica alternativa nel 2024 loro ne sono davvero degli esemplari di tutto rispetto» ha scritto l’edizione italiana di Billboard. I pezzi più apprezzati delle oltre 25 tracce dell'album sono A danz ro ragn, che mescola la musica tradizionale partenopea con l’elettronica, o Terza Stagione, che rispecchia l’eterogeneità e al contempo le potenzialità del collettivo.