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Come Amadeus ha trasformato Sanremo in un fenomeno social

Il mito di un presentatore che ha stabilito la pace tra generazioni

Come Amadeus ha trasformato Sanremo in un fenomeno social  Il mito di un presentatore che ha stabilito la pace tra generazioni

Le generazioni sono in lotta tra loro dalla notte dei tempi. I Baby Boomer non verranno mai capiti dai Millennial, la Gen Z sarà sempre in direzione opposta a quella della Gen X, e viceversa. In Italia, però, c’è una settimana all’anno in cui tutti, che siano del ’68 o del 2008, si riuniscono per discutere un evento storico giunto ormai alla sua 74esima edizione: il Festival di Sanremo. Se in epoche passate sembrava che la kermesse avesse perso rilevanza, negli ultimi anni si è trasformato in un evento dalla portata monumentale, grazie ai suoi nuovi protagonisti, i social, e soprattutto ad Amadeus, il direttore artistico che ha unito gli interessi di due generazioni apparentemente all’antitesi dando vita a un vero e proprio reset culturale. Sull’orlo di un disastro, nel 2020 il presentatore televisivo ha saputo prendere in mano le redini della situazione, e reindirizzare la negatività che provavano gli italiani in quel momento verso una positività inebriante condivisa in tutto il Paese, da grandi e piccini. Ma come si spiega il successo in rete di un direttore artistico che fino a qualche giorno fa condivideva ancora il profilo Instagram con la moglie? 

La rivoluzione "Amadeiana" parte dalla scelta dei protagonisti. In un’intervista al Sole 24 Ore, il suo manager Lucio Presta ha spiegato il cambiamento del Festival in modo chiaro: non si parla più di «vecchio contro nuovo,» ma di «vecchio che convive col nuovo.» È questo l’ingrediente segreto che rende il Sanremo di Amadeus così intergenerazionale, riuscire a coniugare due demografiche con l’aiuto di una vasta conoscenza del panorama musicale, e di un’esperta attenzione per il mondo degli adolescenti. Invitando artisti come i Cugini di Campagna e Geolier, o i Pooh e Mahmood, Amadeus mantiene incollati allo schermo sia anziani che giovani, mentre questi ultimi accendono il discorso sui social. Allo stesso modo, il cambio di rotta del presentatore romagnolo ha suscitato l'interesse di artisti italiani che mai avrebbero pensato di rivalutare il Festival, come Salmo, che l'anno scorso cantò la sua Russel Crowe durante la seconda serata: «se hai talento nel canto non c'andare a Sanremo.» Non molti lo ricordano, ma effettivamente gli inizi di carriera di Amadeus, prima di arrivare alla Rai, erano dietro a una console negli anni ‘80. «Da grande appassionato di musica, è stato bravo a mettere insieme ciò che piace ai figli e ciò che piace ai genitori,» ha spiegato Presta, «per dire: prima di Sanremo 2020 i Pinguini Tattici Nucleari non erano noti al pubblico generalista. Oggi sono uno dei fenomeni musicali del momento. Ama è bravo, ha orecchio per queste cose»

Mentre il mercato musicale stava cambiando, in seguito all’avvento dello streaming online, il Festival pre-Amadeus aveva ancora lo sguardo fermo sui risultati delle canzoni in radio. Tra il 2016 e il 2019, la direzione artistica di Carlo Conti e poi di Claudio Baglioni aveva provato a introdurre singoli più radiofonici al Festival, ma non abbastanza da attrarre grandi pubblici. Nonostante i pezzi che hanno vinto nel 2017 e nel 2018 - rispettivamente Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani e Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro - fossero orecchiabili, non hanno ricevuto una buona risposta sul palco di Eurovision, arrivando noni e ultimi. Solo Soldi di Mahmood, classificatasi seconda all’Eurovision del 2019, è riuscita a dimostrare un vero cambio di ritmo all’industria musicale italiana, diventando un esempio chiaro per il futuro direttore Amadeus di come i giovani possono creare dei fenomeni di massa utili anche alla tv. 

I dati dell'edizione dell'anno scorso sono la prova schiacciante che Amadeus è riuscito a infuocare internet: nel 2023, Sanremo ha avuto il 66% di share, ha generato quasi 30 milioni di visualizzazioni su Raiplay, il sito di Fantasanremo è stato visitato 253 milioni di volte, e ci sono stati 450mila di Tweet e oltre mezzo miliardo di visualizzazioni su TikTok solo per quanto riguarda l’hashtag ufficiale dell’evento. Sempre lo scorso, oltre a numeri vertiginosi sui social, la prima serata del Festival aveva inciso gravemente persino sul traffico del sito di Pornhub. Da tempo il Festival continua a rimanere rilevante sui social anche a settimane dal suo termine, grazie ai meme che vengono rivisitati in nuovi contesti su Twitter, e al seguito che gli artisti portano con sé ancor prima di calcare il palco dell’Ariston. Assistito dalla fortuna e dalle gaffe che hanno pullulato gli ultimi anni del Festival - citiamo, per l’ennesima volta, lo scandalo Morgan e Bugo, o il caso delle rose prese a calci da Blanco - Amadeus non solo ha deciso di non “snobbare” l’ironia caratteristica dei social nella settimana del kermesse, ma ne ha saputo cogliere i frutti utilizzando al meglio il fenomeno, affermandosi come arma segreta di un Festival rinato.