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Quale sarà il futuro di Twitter con Elon Musk?

Le domande sono più delle risposte

Quale sarà il futuro di Twitter con Elon Musk? Le domande sono più delle risposte

Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter. La notizia, già così, ha del sensazionale se pensiamo che il CEO di Tesla e SpaceX, nonché uomo più ricco del mondo secondo Forbes, diventerà l’unico proprietario di uno dei più importanti social network al mondo. Nella lunga storia del mito della Silicon Valley, quella dei giovani geni che fondano imperi partendo dal proprio garage, un momento del genere è senza dubbio uno spartiacque tra un prima e un dopo, che in questo caso non sarà immediato come qualcuno potrebbe pensare, ma che invece richiederà ancora del tempo. Nell’accettare l’offerta da 44 miliardi di dollari di Musk, il consiglio di amministrazione di Twitter ha fatto sapere che l’accordo tra le parti dovrebbe essere finalizzato entro il 2022, il tempo necessario per cercare di capire cosa diventerà Twitter sotto questa nuova gestione.

Nella sua press release, il founder di Tesla ha parlato apertamente della libertà di parola come del «fondamento di una democrazia funzionante», dichiarando di voler rendere meno severe le regole presenti su Twitter nella moderazione dei contenuti. Una frase che ha fatto tremare più di un commentatore. Al momento è difficile immaginare quali saranno i cambiamenti progettati da Musk, ma negli Stati Uniti qualcuno già inizia a temere che nel nome della libertà di parola Twitter possa riaprire le porte a Donald Trump, bannato dal social network dopo l’attacco al Congresso americano. Il malcontento più palese è però quello all’interno dell’azienda, in cui molti dipendenti si sono detti preoccupati per l’avvento del nuovo proprietario. Nonostante le rassicurazioni del CEO Parag Agrawal, successore del founder Jack Dorsey, e del capo del consiglio di amministrazione Bret Taylor, il Washington Post ha riportato le reazioni sotto shock di molti dipendenti. «Capisco benissimo che per qualcuno queso sia intrattenimento» ha twittato qualcuno. «Ma vi prego di capire che tutto questo non è divertente per me.» Durante un incontro con i lavoratori, Agrawal ha assicurato che gli stipendi rimarranno invariati, mentre non sono state fornite rassicurazioni su quella che sarà la politica aziendale nel nuovo corso.

 


«Everything In Its Right Place» ha twittato il founder Jack Dorsey citando i Radiohead per assicurare che «Elon è l’unica soluzione di cui mi fido». Nonostante la fiducia di Dorsey però, che definisce Twitter «la cosa più vicina che abbiamo ad una coscienza globale», l’insediamento di Musk potrebbe causare una fuga di utenti dal social network. Quella del founder di Tesla è senza dubbio una figura controversa, lontana dall’idea dei Jobs e degli Zuckerberg ma più vicina a quella dei Bezos e dei Kalanick dalla morale e dai comportamenti discutibili e controversi. «Questa azienda rende meno di quanto potrebbe, specialmente se paragonata a altre piattaforme come Facebook» ha dichiarato Pinar Yildirim, professore dell’Università della Pennsylvania Wharton School of Business. «Se la osserviamo da un punto di vista puramente commerciale, c’è sicuramente spazio per un miglioramento.» Qualsiasi siano le vere intenzioni di Musk, al momento le domande sono maggiori delle risposte. Da chi potrebbe scegliere per guidare l’azienda a quale sarà il suo coinvolgimento nelle dinamiche di Twitter.