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Il fetish dei repubblicani per i Cybertruck di Tesla La macchina futuristica di Elon Musk è piena di problemi

In America i repubblicani hanno alcuni tratti distintivi: spesso sono rumorosi, pensano di avere sempre ragione, in un qualche modo ricordano a tutti che sono innamorati di Trump (magari con un cappellino MAGA o una bandiera nel pickup), hanno un senso dello stile pressoché inesistente e, più recentemente, hanno sviluppato un’ossessione per i Cybertruck di Tesla.

Brutalista? Futurista? Poco importa. Come sottolinea Wired, «per alcuni è uno status symbol in acciaio. Per altri, è fascismo su ruote. In ogni caso, non passa inosservato». Il fuoristrada di Elon Musk costa all’incirca 90mila dollari ed è brutto, ma brutto vero. Da quando è stato lanciato alla fine del 2023, non ha mai smesso di far parlare di sé tra pannelli che si deformano, parabrezza che si incrinano da soli, problemi con la vernice e un design che sembra uscito da un film post-apocalittico con il budget di uno studente di cinema in triennale.

Eppure, online, il Cybertruck è diventato molto più di un semplice veicolo; ad oggi è un simbolo politico, quasi un feticcio culturale. Da una parte ci sono i devoti di Musk, convinti di guidare il futuro, dall’altra, un movimento anti-Cybertruck che lo deride per la sua forma, le sue prestazioni e il messaggio ideologico che trasmette. Non è un caso che, come raccontato da Wired, uno dei proprietari intervistati, orgoglioso del proprio truck, avesse già scontato una pena per aver partecipato all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Ma com’è successo che un’auto elettrica nata per salvare il pianeta sia diventata un’icona repubblicana?

Trump e Musk come idoli indiscussi

@michaelsolakiewicz PRESIDENT Donald J Trump with his NEW MAGA Tesla CYBERTRUCK at Mar-a-Lago today gifted by Adin Ross! TRUMP-VANCE 2024! #MAGA #donaldtrump #whitehouse #trump2024 #trumpwasright #trump #maralago original sound - Michael Solakiewicz

Tutto parte da un presupposto: qualsiasi cosa finisca nelle mani (o nella narrativa) di Elon Musk, col tempo tende a spostarsi a destra. È già successo con Twitter, oggi X.com, ormai ridotto a un rifugio per complottisti e ultraconservatori, e con Tesla, che da pioniera della mobilità sostenibile è diventata il manifesto di una mascolinità tossica travestita da avanguardia tecnologica. Non a caso, tra gli ex fan circolano adesivi che recitano «l’ho comprata prima che Elon impazzisse».

Ma il legame con Trump ha spinto tutto oltre. Durante una livestream lo scorso anno, Adin Ross, content creator amatissimo dall’alt-right americana, ha regalato al Presidente (al tempo indaffarato con la campagna elettorale) un Cybertruck. «Wow! È un’auto di Elon», ha esclamato Trump, visibilmente compiaciuto, mentre osservava la carrozzeria in acciaio, definendola «incredibile» e «bellissima». 

In fondo, il Cybertruck incarna esattamente l’estetica trumpiana, fatta di aggressività e machismo. È la macchina di chi vuole dimostrare di “dominare la strada”, di chi sogna un’America forte, dura, invincibile. Per i suoi sostenitori è un simbolo di libertà e di forza individuale; per i detrattori, un’icona del declino culturale, una caricatura del sogno americano in versione acciaio inossidabile.

Le vittime del Cybertruck di Tesla

A dir la verità, però, la macchina non funziona bene. Anzi, funziona male. Molto male. Negli ultimi mesi, Tesla è finita di nuovo sotto inchiesta per presunti difetti di progettazione del Cybertruck, dopo che due famiglie californiane hanno citato in giudizio l’azienda per la morte dei propri figli in un incidente avvenuto in California. Come riporta The Guardian, i genitori di una delle vittime accusano Tesla di essere a conoscenza da anni di un difetto strutturale che ha trasformato un impatto potenzialmente sopravvivibile in un incendio mortale. 

Secondo il rapporto della California Highway Patrol, l’auto si è schiantata contro un albero a tutta velocità, prendendo fuoco all’istante. Le portiere elettriche, alimentate dalla stessa batteria del veicolo, sono rimaste bloccate a causa dell’incendio, intrappolando i passeggeri all’interno. 

Perché i repubblicani amano il Cybertruck?

Ma non è tutto. Come riporta CNN, la scorsa estate, un tribunale della Florida ha condannato Tesla a pagare 243 milioni di dollari alla famiglia di una ventiduenne uccisa da una delle sue auto mentre era in modalità Autopilot. Negli ultimi giorni, Reuters ha riportato un nuovo richiamo di oltre 63mila Cybertruck a causa di un difetto nel software dei fari anteriori, troppo luminosi e potenzialmente in grado di accecare i conducenti in arrivo. 

A peggiorare la situazione, un recente report dell’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) ha messo ulteriormente in discussione la sicurezza del veicolo. I test indipendenti hanno mostrato prestazioni altalenanti nelle prove d’impatto e criticità nei sistemi di protezione dei passeggeri, smentendo le promesse di indistruttibilità su cui Musk aveva costruito l’intera narrativa del Cybertruck.

A questo punto è chiaro che l’unica cosa veramente futuristica del pickup di Tesla è la sua capacità di combinare il peggio del design distopico con i difetti dell’ingegneria moderna. E come ogni oggetto idolatrato dai repubblicani, rumoroso, costoso e sorprendentemente fragile (proprio come loro), il Cybertruck rappresenta perfettamente la filosofia del partito.