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Accuse di razzismo contro Demna Gvasalia

Nessuna modella di colore sulle sue passerelle

Accuse di razzismo contro Demna Gvasalia Nessuna modella di colore sulle sue passerelle

In questi giorni c’è un nome su tutti che domina le prime pagine della stampa di moda internazionale. Si tratta di Demna Gvasalia, il designer al capo del collettivo di Vetements che la scorsa domenica ha debuttato a Parigi nelle vesti di direttore creativo di Balenciaga. Oltre alle (numerose) odi rivolte al suo lavoro visionario, c’è una tematica controversa emersa oggi sui media che fa discutere. Alcuni esponenti della stampa americana – da sempre particolarmente sensibile alla questione razziale – hanno denunciato l’assenza di modelle di colore sulle passerelle del designer.

Sebbene in entrambe le sfilate messe in scena da Gvasalia non vi fosse effettivamente alcuna modella di colore, non si tratta di certo di casi isolati. Perché questo accanimento forzato nei confronti di una personalità di successo, che con il suo stile sovversivo ha monopolizzato il fashion system negli ultimi mesi?

Sebbene Oscar Wilde ci ha insegnato che, nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli, Gvasalia al momento non avrebbe di certo bisogno di ulteriore pubblicità.

A voler scavare più a fondo, la questione risulta quasi ironica: Gvasalia ha sempre posto il focus sul fatto che i suoi modelli non lo siano di professione, sono street-casted o semplicemente amici – vedi la dj Clara 3000 o la stylist Lotta Volkova.

Pertanto, su una passerella come quella Vetements, in cui i canoni estetici più tradizionali sono volutamente scardinati, è necessario sollevare una polemica di natura razziale? È davvero una passerella di questo tipo il metro di giudizio per combattere i pregiudizi sul colore della pelle?

Se le modelle in passerella fossero state troppo magre o troppo stereotipate, probabilmente si sarebbe sollevata un’altra critica altrettanto accesa. Nel caso specifico, ci troviamo dinanzi a un brand che fin dagli esordi si è impegnato a rivedere i cliché estetici che caratterizzano l’industria, avvicinando i volti delle sue sfilate a quelli del consumatore finale.

Gvasalia proviene dalla Georgia Sovietica, e nelle sue collezioni non ha mai nascosto referenze esplicite all’est europeo. Questa è la realtà che il designer conosce e che vuole riflettere, anche attraverso le figure scelte per incarnare le suddette creazioni sulle sue passerelle.

Considerando che tra i fan – e amici – di Vetements ci sono due icone della cultura black come Rihanna e Kanye West, il pregiudizio razziale sembra escludersi a priori.

Demna si lascerà suggestionare dalle critiche emerse oggi? Appuntamento alla prossima stagione per scoprirlo.