
5 cose da aspettarsi dalla London Fashion Week SS26 Un nuovo capitolo per la capitale inglese?
Incomincia oggi la seconda tappa del fashion month con la London Fashion Week SS26. Dopo aver saltato il menswear lo scorso giugno, la LFW è stata sottoposta a un restauro completo grazie alla guida del nuovo presidente del British Fashion Council, Laura Weir. In un periodo in cui molti designer britannici si stanno spostando altrove, in poli culturali come Milano, Parigi e Berlino, il calendario londinese si sta progressivamente svuotando e, di conseguenza, la stampa internazionale ha iniziato a relegare la settimana della moda di Londra agli ultimi posti delle proprie priorità. Potrà questa stagione rappresentare il momento di rivalsa che la capitale inglese insegue da così tanto tempo? Sebbene l’attenzione sia ora rivolta soprattutto alla nuova generazione di designer emergenti, Londra non manca certo di nomi consolidati che, nell’ultimo anno, hanno vissuto, chi più apertamente, chi in maniera più sottile, una fase di rinnovato apprezzamento. Ecco quindi 5 cose da aspettarsi dalla London Fashion Week SS26.
1) L’anno di Dilara Findikoglu
Il 2025 è, senza alcun dubbio, l’anno di Dilara Findikoglu. La designer turca è stata la mente dietro alcuni dei look più virali delle celebrity: dai costumi del set di Coachella di Lady Gaga, al look scelto da Kim Kardashian per il matrimonio di Jeff Bezos, fino al press tour di Jenna Ortega per Mercoledì 2. Sarà l’influenza del “Nosferatu Winter”, ma la couture di Findikoglu si inserisce perfettamente nell’immaginario gotico dei trend attuali. Dopo un’estate costellata di successi e riconoscimenti, la designer sembra finalmente pronta a consolidare il suo ruolo sulla scena globale.
2) New Burberry
Il Burberry di Daniel Lee non aveva finora convinto, almeno fino all’ultima collezione, che ha riportato la Maison inglese alle proprie radici: tra fango, musica e un ritorno al (vecchio) logo che è riuscito a conquistare sia il pubblico generalista che i fashion insider. Basteranno le campagne con Alexa Chung e Cara Delevingne a rilanciare davvero il brand inglese per eccellenza? Solo il tempo lo dirà, ma per ora il Burberry check sembra aver ritrovato nuova linfa.
3) Galeotta fu la t-shirt di Conner Ives
Senza alcun dubbio, il fashion item più virale dell’anno è stata la t-shirt “Protect the dolls” del designer americano Conner Ives. Ma cosa viene dopo? La risposta sembra trovarsi proprio a Londra, dal momento che Ives ha deciso di sfilare qui per la SS26, dopo aver vinto il British Council Fashion Fund 2025. Se non è ancora chiaro in che direzione si svilupperà il nuovo capitolo del brand, c’è da aspettarsi un perfetto equilibrio tra femminilità delicata e una forte passione per lo sportswear, due tratti ormai distintivi della sua visione.
4) Simone Rocha sta crescendo
Già nelle scorse collezioni si era percepito un cambio di passo: la designer irlandese Simone Rocha sta abbandonando progressivamente l'identità riconoscitiva fatta di seta rosa e perle per dare spazio a una versione più matura e incisiva della sua estetica. Più pelle, qualche pelliccia sparsa e l’introduzione di un nuovo colore distintivo, il rosso. Femminile sì, ma con una vena punk. Resta da vedere come questa evoluzione troverà piena espressione nella SS26.
5) La rivoluzione in tartan di Chopova Lowena continua
Dopo aver vestito band come i Fontaines D.C., il girl group Katseye e aver firmato con Sony una delle borse più funzionali e desiderate dell’ultimo anno, il duo bulgaro Chopova Lowena ha già anticipato la nuova collezione con tre enigmatici post su Instagram, ispirati a un immaginario fiabesco che ricorda Alice nel Paese delle Meraviglie. Come mostrato dall’anteprima, non mancheranno pieghe, perline e brillantini.













































