
Il total white è il nuovo total black
Fa caldo, ma i brand stanno proponendo il total white anche per l'inverno
17 Giugno 2025
Sarà colpa del caldo iniziato in largo anticipo (grazie, cambiamento climatico), sarà che negli ultimi due mesi le foto del Papa hanno circolato in lungo e in largo sui nostri telefoni, ma il trend del total white, ispirato alla suora di Wes Anderson tanto quanto agli outfit ragazza-della-prateria di Ballerina Farm, sta tornando. Per le strade delle principali città d’Europa, le turiste si riconoscono da una lunga gonna bianca di lino o di cotone, da un top smanicato che verrà prontamente coperto da uno scialle di plastica al Vaticano e da un paio di sneaker sottili. A Hollywood, le lolite di nuova generazione Addison Rae, Sabrina Carpenter e persino Julia Fox sperimentano con il vedo non vedo di una tunica trasparente, con l’adorabile morbidezza di un babydoll dress e con la sensualità boho di un reggiseno di pizzo. È vero che il total white è un classico intramontabile dell’estate, la risposta migliore all’afa mediterranea, ma è interessante osservare la costanza con cui il colore sta comparendo in passerella anche per le stagioni più fredde. In più, con il ritorno della moda conservatorista (grazie recessione, grazie Nara Smith), i look poco impegnativi, versatili e coprenti stanno conquistando il cuore anche delle amanti degli outfit più rivelatori.
Campione indiscusso del trend total white in passerella è stato il pizzo, un materiale definitivamente datato che nel 2025 è stato rivisitato da diversi brand. Per la Resort 2026, Chanel, Gucci e Dior hanno sperimentato con le forme del pizzo ispirandosi al proprio archivio, conservando le silhouette romantiche e regali di una volta e lasciando che sia la trasparenza a rendere il bianco meno immacolato. Mentre da maison storiche di lusso ci si potrebbe aspettare outfit total white in pieno stile Mr Ripley e Jackie O’, lo stesso non si può dire di brand giovani e notoriamente animosi come Di Petsa, Hodakova e Blumarine. Per la FW25, la designer greca Di Dimitra Di Petsa ha inserito in una collezione prevalentemente scura alcuni look interamente bianchi, con scialli di agnello e minigonne di giornale, autoreggenti ricamate e bikini di perle. Il brand italiano adesso diretto dal designer georgiano David Koma, Blumarine, per la stessa stagione ha presentato una collezione dallo spirito simile a quello di Di Petsa, con abiti dalle lunghe maniche e lo scollo romantico, corsetti e sottogonne in pizzo completamente trasparente. Infine Hodakova, con un cenno diretto alle creazioni anni ’90 di Margiela, ha creato set total white con skinny jeans, camicie aderenti e una t-shirt con arruffato un mucchio di fil di ferro. Attraverso la negazione totale di colore (a eccezione dei look totalmente rossi di Blumarine) è come se ciascuno di questi brand avesse voluto mettere il corpo al centro della narrazione, ancor prima delle silhouette e della lavorazione dei tessuti. In questo paradosso tra purità e provocazione, la moda riesce a rendere sensuale anche le camicie più coprenti.
Il monocromatico continua in Francia grazie a Courrèges e Alaïa, due brand che hanno fatto del corpo uno strumento attivo di ogni collezione. Per il prossimo inverno, Courrèges ha realizzato lunghi trench asimmetrici e minidress bianchi oversize - pardon per il controsenso - che scoprono le gambe ma avvolgono la parte alta del corpo fino al mento come una sciarpa. Alaïa, invece, adesso sotto la direzione artistica di Pieter Mulier, ha portato in passerella un abito lungo realizzato da fasce di tessuto annodate sull’addome scoperto, boleri a collo alto da portare senza nulla sotto e un’enorme e pomposa pelliccia bianca. Anche da Chloé l’inverno si tinge di bianco, con l’animo boho chic che contraddistingue il brand: la collezione FW25 propone abiti e camicie svolazzanti, set in pizzo decorati sui fianchi da spesse balze di tessuto e top con leggeri dettagli in raso trasparente. Il corpo è esposto e libero di muoversi come gli pare in tutta la spensieratezza anni ’70. Insomma, che si tratti di svariati metri di pizzo, di seta o di pelliccia, la moda ha deciso di prepararci a un’inverno candido, ma mai pudico.