Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo film-album di Miley Cyrus? In “Something Beautiful” ci sarà pop ma anche molta moda
Sono lontani i tempi in cui Miley Cyrus, Smiley per la famiglia, Hannah Montana per i Disney Kids, indossava look camp e leccava martelli. La popstar di Nashville torna con un visual album Something beautiful, in uscita venerdì 30 maggio, che racconta la sua relazione d’amore con la musica, ma soprattutto con la moda. Già con Flowers, la revenge song da milioni di streaming che ha regalato all’artista un nuovo tempo d’oro per la sua carriera e due Grammy, si percepiva l’importanza che Cyrus e il suo team davano e danno alla moda. Nel videoclip della canzone, il vestito della vendetta è un Saint Laurent dorato metallico del 1991. Da quel momento la pop star ha iniziato a sfoggiare preziosi abiti di archivio, da Mugler ad Alaïa, che sono protagonisti di questa sua nuova era sofisticata, ipnotica e onirica. Nella cultura pop contemporanea, che sembra essersi dimenticata dei videoclip e del loro valore, Miley Cyrus sceglie di raccontarsi attraverso un album che nasce dal suo spirito immaginifico, dalle sue fantasie, definito dall’artista come «un’esperienza sensoriale». Something Beautiful è infatti anche un film che uscirà in alcune sale cinematografiche a giugno. A questo proposito, in un’intervista per Apple Music con Zane Lowe, Cyrus ha dichiarato: «Voglio che la gente balli tra le file dei sedili. In tutte le mie linee temporali, in tutte le mie vite, vedo il pubblico unirsi a me – non solo come spettatori, ma come protagonisti del film».
Nonostante l’album non sia stato ancora pubblicato, Cyrus ha rilasciato alcuni brani e un trailer con sequenze cinematografiche della sua opera pop. Dal sound al visual, Cyrus mette in scena una sorta di musical hollywoodiano, che si apre con uno squarcio di luce nel quale appare l’artista, appena uscita da un sogno, in un costume Mugler di piume verdi (come si nota nel video di Something beautiful, che apre l’album). In queste settimane è stata rilasciata anche la seconda traccia dell’album, End of the world, un inno pop-disco nel quale molti hanno riconosciuto il sound degli ABBA. Nel video musicale l'artista indossa un abito di frange, sempre di Mugler, che ricorda i costumi scenografici e opulenti di Bob Mackie per Cher, e balla scatenata tra ombre, luci e vento cantando la fine del mondo in un’atmosfera evanescente che ricorda per fotografia e colori gli anni ‘80 e i video musicali di Kate Bush.
Quanto ad abiti di archivio, la star non si è risparmiata e ha dichiarato nell’intervista con Zane Lowe di aver speso gran parte del suo budget per indossare capi storici ed emblematici di Mugler. Nel visual del suo ultimo pezzo More to Lose, Cyrus veste una suit a clessidra con una sorta di cappuccio velato, appartenente alla collezione Fall 1998 della maison francese. Questo abito erotico e oscuro, definito da Thierry Mugler come «una reinterpretazione della lingerie», è stato protagonista di un noto scatto di quegli anni del leggendario fotografo di moda Helmut Newton. Volutamente a contrasto con questo completo nel medesimo videoclip la cantante sfoggia un vestito opalescente di piume e paillette (lo stesso che Miley indossa nella cover dell’album) di Mugler della Couture Les Insectes, datata 1997. Come documentato sul canale Instagram Stylishcyrus, che riporta fedelmente tutti i fit dell’artista, Miley Cyrus motiva la scelta di questi look sottolineando come idealmente rappresentino una metaforica battaglia tra il bene e il male. In questa ballad struggente Cyrus sembra essersi perdonata e riappacificata con il suo dolore e con la commozione negli occhi si mostra in bianco e nero come una diva di altri tempi. Nel medesimo videoclip Miley indossa anche un abito di paillette nero con uno scollo a cuore di Bob Mackie della collezione Fall Couture del 2001. La popstar ha confessato di essersi ispirata per le sue movenze allo spirito magnetico e drammatico delle performance di Whitney Houston.
I riferimenti alle drama-couture di Mugler dei primi ’90 non sono finiti: dagli ultimi snippet pubblicati dall’artista sui suoi canali si scorge un frammento di un videoclip in cui indossa una giacca di pelle con cappuccio di Alaïa, palese richiamo ai look di Grace Jones, musa dello stilista tunisino. Tra questi frame ce n’è uno in particolare che vede protagonista Miley insieme a Naomi Campbell sulla track Every Girl You’ve Ever Loved. Cyrus omaggia la Venere nera anche nello spoiler della traccia conclusiva dell’album Give me love in cui indossa un look composto da una jumpsuit leopardata e un boa di piume che Campbell portò proprio nella Couture del 1995 di Mugler.
L’ultimo assaggio di quella che sarà la nuova era di Miley Cyrus è arrivato qualche giorno fa al Jimmy Kimmel Live Tonight: durante l’intervista all’artista è stato svelato uno spoiler del videoclip del suo nuovo singolo Easy Lover, nel quale si esibisce in un look Mugler composto da un reggiseno di pietre turchesi pendenti e da tipici chaps (sovrapantaloni tradizionalmente usati dai cowboy) di piume. Il capo d’archivio appartiene alla Cowboy collection (SS 1992 rtw). Questa non è casuale, poiché il brano in questione, ha dichiarato l’artista ai microfoni di Apple Music, era pensato originariamente per l’album Cowboy Carter di Beyoncé che come sappiamo contiene tra i feat proprio Cyrus nel brano II Most Wanted. In questo videoclip il corpo di ballo indossa copricapi con antenne, un'altra evidente citazione alla performance delle modelle dai vitini di vespa nella sfilata Les Insectes di Mugler. Non ci resta che attendere l’uscita di questo film-album per scoprire se in questa sua nuova trasformazione artistica Miley Cyrus riuscirà a farsi spazio, ancora una volta, nell'olimpo degli artisti pop contemporanei.