Viktor&Rolf vogliono rilanciare il ready-to-wear Il brand Couture di OTB punta ad espandersi in un mercato più accessibile
Sembra proprio che in casa OTB il 2025 segni un anno di profonde trasformazioni, tanto nei brand di punta quanto in quelli apparentemente più defilati. La riorganizzazione interna sta interessando diversi livelli del gruppo, evidenziando un periodo di transizione in cui priorità e strategie vengono rimesse in discussione. Dopo lo switch creativo di Glenn Martens, passato ad avere la direzione creativa dei due brand di punta del gruppo, l’uscita dei Meier da Jil Sander e la causa legale in corso con DSQUARED2, anche i brand meno esposti mediaticamente stanno vivendo una fase di riposizionamento. È il caso di Viktor&Rolf, maison olandese che, dopo anni di lavoro concentrato quasi esclusivamente sull’Haute Couture, ha annunciato ufficialmente il proprio ritorno nel segmento prêt-à-porter. Secondo quanto riportato da MF Fashion, questo comeback segna una nuova fase per il marchio fondato da Viktor Horsting e Rolf Snoeren. Il ritorno sarà effettivo a partire dalla stagione FW26, con un debutto previsto alla Paris Fashion Week: il brand si inserirà stabilmente nel calendario ufficiale con due appuntamenti fissi all’anno, a marzo e ottobre. Una scelta che sottolinea la volontà di rientrare con decisione nel circuito internazionale del ready-to-wear, non solo per ampliare la portata commerciale del marchio, ma anche per ridefinirne il posizionamento in un momento in cui l’intero gruppo OTB sembra spinto verso un’evoluzione profonda.
Ma rispetto al passato, il nuovo corso del ready-to-wear sarà radicalmente diverso, non solo nei presupposti creativi ma anche nei meccanismi produttivi e distributivi. «In passato lavoravamo su licenza, ora gestiamo tutto internamente», hanno spiegato i fondatori Viktor Horsting e Rolf Snoeren. Infatti la produzione sarà prevalentemente localizzata nei Paesi Bassi, con l’aggiunta di manifatture selezionate in Europa, sottolineando un ritorno al controllo diretto tanto della filiera quanto del processo creativo. Mentre per la distribuzione il brand adotterà un approccio misto: vendita diretta tramite il proprio e-commerce e selezione mirata di partner wholesale globali ancora in definizione. I designer hanno spiegato che ogni collezione comprenderà circa 120 pezzi e sarà costruita come un ponte tra l'essenza couture del brand e un’idea di quotidianità più accessibile. Il debutto della prossima stagione vedrà una collezione fatta di reference all’heritage del brand rielaborate in chiave contemporanea.
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— ؘ (@margielassss) April 30, 2025
Il ritorno al prêt-à-porter da parte della Maison olandese appare così come una presa d’atto delle dinamiche attuali del mercato del lusso: l’haute couture, per quanto potente dal punto di vista dell’immaginario, ha un impatto economico limitato e può difficilmente reggere da sola il peso di un brand all’interno di un gruppo strutturato. Non a caso, Horsting e Snoeren hanno scelto di cambiare completamente approccio rispetto al passato, abbandonando il modello della licenza per internalizzare produzione e creatività, segno evidente di un desiderio di maggiore coerenza e controllo — ma anche di una necessità di ottimizzare i margini in un contesto più competitivo. Il contesto economico, infatti, impone nuove riflessioni. Nel 2024 OTB ha registrato un rallentamento che non può essere ignorato, soprattutto per quanto riguarda il mercato cinese e il canale wholesale, due asset che storicamente hanno garantito solidità e crescita. A fronte di questo scenario, l’espansione del canale retail diretto e l’aumento degli investimenti in innovazione si inseriscono in una strategia che punta a ridurre la dipendenza da modelli distributivi tradizionali e meno profittevoli. Solo il tempo però rivelerà se questo nuovo capitolo di Viktor&Rolf porterà i risultati desiderati.