A Guide to All Creative Directors

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Perchè Chanel ha presentato la sua prima ambassador indiana

L'inizio di una nuova era per Bollywood e il lusso?

Perchè Chanel ha presentato la sua prima ambassador indiana  L'inizio di una nuova era per Bollywood e il lusso?

In mezzo al trambusto causato da Trump, dalle sue tariffe e dal conseguente inasprimento della guerra fredda tra Stati Uniti e Cina, ci stavamo dimenticando dell’India. Da tempo al centro della discussione sul futuro del lusso, il Paese sta attirando una nuova ondata di attenzione proprio a causa della crisi del settore, che fino a poco fa puntava molto sui consumatori cinesi e americani. Dell’importanza dell’India per il futuro benestare della moda di lusso ce lo ha ricordato Chanel, che ha appena rivelato in un'esclusiva BoF l’identità della nuova ambassador della maison: la star di Bollywood Ananya Panday. A soli 26 anni, l’attrice è la prima collaboratrice indiana nella storia di Chanel, un brand che, come abbiamo visto in passato con il K-Pop, quando si tratta di ambassador ci vede lungo. Con 25,9 milioni di follower su Instagram e una carriera che ha appena iniziato a fiorire (grazie a successi come Call Me Bae del 2024 e Gehraiyaan del 2022), Panday aveva cominciato a farsi notare dal resto della fashion industry già negli ultimi mesi, con la partecipazione allo show SS25 di Chanel e la comparizione in alcuni editoriali delle testate di moda indiane più seguite. Affiancarsi a Panday rappresenta un’opportunità enorme per Chanel, che grazie a un’ambassador giovane riesce non solo ad attivare i consumatori indiani, ma anche a interessare una clientela più giovane

Abbiamo avuto un anticipo di quanto l’India sarebbe diventata importante per i brand di lusso europei la scorsa estate, al matrimonio di una delle famiglie più ricche del Paese. Anant Ambani, figlio del miliardario Mukesh Ambani che è a capo dei principali conglomerati dell’intero stato dell’India, ha organizzato insieme alla sposa Radhika Merchant una delle feste più sensazionali mai viste. Dalla durata di diversi giorni come vuole la tradizione indiana e con la partecipazione di alcuni delle più grandi celebrity americane - oltre a Rihanna, che ha eseguito un concerto esclusivo, il matrimonio ha rappresentato un’occasione unica per gli Ambani per fare networking. La Reliance Industries Limited, azienda di vendita al dettaglio della famiglia che include Armani, Zegna, Versace, Valentino, Bottega Veneta e Balenciaga e che nel 2024 ha registrato un fatturato record da 120 miliardi di dollari, potrebbe fare concorrenza a conglomerati come LVMH. Come se non bastasse, oltre al lusso la Reliance Industries Limited è anche interessata al fast fashion: lo scorso febbraio ha riportato Shein in India con un’app dedicata, una mossa strategica che ha fatto bene sia alle tasche dell’impero degli Ambani che del gigante cinese, il quale, alle strette con i nuovi dazi americani, aveva bisogno di un nuovo sbocco commerciale

Dopo l’ultra matrimonio Ambani, i destination show di maison come Dior e Vivienne Westwood a Mumbai e l’arrivo delle mostre immersive nel Paese, l’India sta davvero ricoprendo una posizione sempre più di rilievo nel panorama internazionale della moda di lusso. Dopo Kering, anche il fatturato di LVMH sta subendo brutti colpi, con un risultato scoraggiante del primo trimestre del 2025 a cui è seguito un calo del 8,4% nel valore azionario del gruppo (per scoprire l’andamento di Kering occorrerà attendere il 23 aprile). Per questo motivo, il mercato indiano rappresenta un’ancora di salvezza: secondo Bain & Company, la spesa annuale dei consumatori del Paese nei beni di lusso potrebbe arrivare ai 25 o 30 miliardi di euro entro il 2030, ovvero il triplo di quella attuale. Sono tanti i brand che, oltre a Chanel, negli ultimi anni hanno scelto di posizionarsi in India con ambassador della regione, come Louis Vuitton con Deepika Padukone, Dior con Sonam Kapoor e Gucci con Alia Bhatt, ma il fatto che la maison della doppia C abbia scelto un’attrice così giovane come Panday fa credere che siamo davvero vicini al sorgere di una nuova era, per il lusso così come per Bollywood.