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Fendi annuncia la collaborazione con Stefano Pilati

In arrivo il 26 ottobre

Fendi annuncia la collaborazione con Stefano Pilati In arrivo il 26 ottobre

Nel corso dell’estate, Stefano Pilati ha avuto un nuovo picco di popolarità. Dopo la sua apparizione a sorpresa nel mega-show di Louis Vuitton, l’attenzione di molti insiders è tornata a ricadere sul founder di Random Identities che, in passato, ha diretto per numerosi anni gli atelier di Saint Laurent e di Zegna, dopo aver lavorato insieme a Giorgio Armani e Miuccia Prada come assistant designer. Considerato da molti l’uomo col miglior guardaroba d’Europa, Pilati è diventato una figura di culto su Instagram sia per i propri look che mescolano abiti maschili e femminili, sia per la candida ingegnosità della sua comunicazione (una volta, dopo aver postato dei selfie allo specchio in cui indossava i look di Random Identities li ha accompagnati dall’hastag #adv come se fosse un influencer pagato) e adesso sarebbe collaborerà con Kim Jones alla Resort 2024 di Fendi in arrivo il prossimo 26 ottobre.

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Per la sua Resort 2024 di Fendi, Pilati ha fatto riferimento alle epoche progressiste degli anni '20 e '60, due momenti storici definiti dalle lotte di genere per l’emancipazione femminile. Dagli anni ’20 proviene l’ispirazione alle flapper, le donne in bob cut che guidavano e ascoltavano jazz rivendicando la propria indipendenza e simboleggiate dalla diva del cinema muto Louise Brooks. Erano donne viste come una minaccia per la mascolinità ma che oggi rappresentano un simbolo di liberazione. Riferendosi al loro costume tradizionale Pilati ha riempito la collezione di vite basse, di bucket hat che fanno cenno alla silhouette anni ’20, tacchi décolleté con un cinturino che ricorda le Mary Jane, forme libere che avvolgono il corpo, abiti il cui busto e la cui vita ricorda il classico robe de style ma privo della gonna voluminosa. In particolare, è notevole il taglio delle giacche vagamente spioventi e dai revers rettangolari. Inoltre, Pilati ha rifatto il logo "F" di Fendi, incorporandolo in stampe e jacquard. Il riferimento alla pellicceria, l'origine di Fendi, è evidente in un maglione di shearling e in un elegante cappotto a forma di uovo in tweed "animalier". Anche gli accessori sono stati disegnati da lui.