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L’azienda che produce di pelle vegana per Stella McCartney e adidas sta fallendo

Gli investitori hanno perso interesse, preferendo il finanziamento di start-up sull'intelligenza artificiale

L’azienda che produce di pelle vegana per Stella McCartney e adidas sta fallendo  Gli investitori hanno perso interesse, preferendo il finanziamento di start-up sull'intelligenza artificiale

L’azienda californiana Mylo, produttrice di tessuti in fibre vegetali che in passato ha collaborato con Stella McCartney, Kering e adidas, sta fallendo. A comunicarlo il CEO di Bolt Threads - la startup da cui è nata Mylo - Dan Widmaier. Secondo quanto dichiarato, l’azienda tessile era arrivata ad un punto cruciale per il suo sviluppo ma, proprio prima del debutto su scala commerciale, l’inflazione e un calo di finanziamenti l’hanno obbligata ad uno stop. Quest’anno Bolt Threads ha affrontato due round di licenziamenti, uno per ogni trimestre, anche se, come ha spiegato Widmaier a Vogue Business, l’azienda non vuole arrendersi. «L'umanità ha bisogno di un futuro più sostenibile, e la moda ha un ruolo enorme in questo. La mia speranza è quella di risolvere questo problema per il bene di tutti gli abitanti del pianeta: ecco perché tutte le opzioni sono sul tavolo.»

Negli ultimi anni numerosi brand e gruppi del lusso hanno investito in produzioni alternative di pelle vegana e sostenibile. Mylo, una delle più utilizzate nel settore, adoperava il mycelium, un derivato delle radici dei funghi. Il materiale offre la stessa resistenza, praticità e sensazione della pelle animale, risparmiando in compenso energia, acqua ed altre risorse. Oltre a Stella McCartney con la sua borsa, Kering, ed adidas, altri clienti sono stati Lululemon, Ganni e Mercedes. A detta di Widmaier, ultimamente le aziende che stavano finanziando il lavoro di Mylo hanno perso interesse. «Negli ultimi 18 mesi la raccolta di fondi è stata una sfida per tutto il settore. Chi è riuscito a raccogliere fondi si occupa per lo più di IA.»