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Fashion Nova ha plagiato Jean-Paul Gaultier di nuovo

Questa volta si è trattato di uno dei “nude dress” creato in collaborazione con Glenn Martens

Fashion Nova ha plagiato Jean-Paul Gaultier di nuovo Questa volta si è trattato di uno dei “nude dress” creato in collaborazione con Glenn Martens
Source: @TheKimbino
Source: @TheKimbino

Il successo del fast fashion si basa sull’imitazione del fashion, tanto più quest’imitazione è rapida quanto più i trend di mercato emersi dalle stagioni della moda arrivano e si diffondono tra il pubblico. Unico problema: nella corsa continua all’imitazione grandi design vengono trasformati in versioni cheap di se stessi. È quello che è successo in questi giorni da Fashion Nova, che ha di recente messo in vendita un tubino aderente con una stampa “termica” di un corpo femminile nudo, chiara copia di uno dei look della collaborazione tra Y/Project e Jean-Paul Gaultier per la collezione FW22 del brand. Il look era diventato virale a pochi minuti di distanza dalla sua apparizione in passerella, e questo perché riproduceva una stampa storica di Gaultier imitata da moltissimi. Tra l’altro proprio una simile stampa, quella del naked dress prodotto da Gaultier insieme a Lotta Volkova, era stata accusata di essere un plagio al designer spagnolo Sergio Castaño Peña, che proprio a Gaultier si era ispirato per i suoi design. 

Questa non è nemmeno la prima volta che Fashion Nova copia Gaultier: nel 2020 un set di t-shirt e pantaloni di Fashion Nova recavano una stampa in stile vintage che era stata copiata dalla stampa Billet de Banque apparsa per la prima volta nella SS94 di Gaultier, la celebre collezione dei tatuaggi, come anche un abito aderente ricoperto di una stampa orientaleggiante che finì in vendita a pochi dollari sul sito del retailer poco dopo essere stato indossato da Kim Kardashian. Senza nemmeno menzionare come, sempre Fashion Nova, possieda ancora in catologo un abito con una stampa di titoli di giornali che è diretta copia del Newspaper Dress di John Galliano per Dior FW00 e già copiato anche da Zara. Nel caso più recente, comunque, quello dell’abito di Glenn Martens, il plagio è qualcosa di completamente palese e imita l’originale di Y/Project anche nei dettagli delle grafiche e nei colori – anche se con colori più sbiaditi. In generale, comunque, sono molti gli utenti su Twitter a individuare un filone di plagi di pezzi storici dei primi 2000, le cui stampe barocche ed eccessive sono state co-optate da numerosi brand di fast fashion: le principali vittime sono il già citato Gaultier, Versace, Moschino ma anche Issey Miyake Homme Plissé è diventato una recente vittima di Zara e compagnia.

Source: @TheKimbino
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Il processo dell’imitazione della moda da parte del fast fashion, come si diceva, è qualcosa di abituale per l’industria della moda. Non di meno, la problematica principale riguarda la cultura della moda più che le vendite: è chiaro che il vestito di Fashion Nova sarà quello più venduto tra le giovani consumatrici, dopotutto costa solo 24$ sul sito, e non ha il price tag astronomico dell’abito di Y/Project. E proprio in ragione di questa diffusione centinaia o migliaia di giovani consumatrici saranno convinte che quella stampa sia solo un’altra grafica di Fashion Nova senza poter davvero apprezzare la cultura che c’è dietro o comunque sminuendo lo spessore e la rilevanza culturale che pertengono al lavoro di Gaultier. E sono molti gli utenti che, vedendo Kim Kardashian, Cardi B o, di recente, Ester Expósito indossare Jean-Paul Gaultier le accusano di fare sembrare Gaultier «cheap and right off the Fashion Nova rack», come ha scritto un utente. In realtà il processo è opposto: i brand di fast fashion copiano i design di archivio quando le celebrity li fanno diventare virali – non è un caso infatti se almeno due dei vestiti plagiati da Fashion Nova sono stati copiati dopo che Kim Kardashian li ha indossati. Un processo che crea un circolo vizioso per cui le celebrity provano ad apparire meno commerciali indossano design d’archivio che però viene copiato dai brand di fast fashion finendo per sembrare cheap. Quale designer sarà la prossima vittima?