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I British Fashion Awards 2021 hanno istituito il premio per il Metaverse Design

Ovvero la moda digital, in collaborazione con Roblox

I British Fashion Awards 2021 hanno istituito il premio per il Metaverse Design Ovvero la moda digital, in collaborazione con Roblox

Ieri sera, sul palco dei Fashion Awards 2021 del British Fashion Council, è stato consegnato un nuovo premio: quello al Metaverse Design. A essere nominati sono stati cinque designer della comunità di Roblox, presentati da un avatar di Alessandro Michele che, con Gucci, ha anche prodotto una capsule di virtual items i proventi della cui vendita sono stati devoluti in beneficienza. La vincitrice è stata cSapphire, conosciuta anche col nome di Kyasia, un’artista 19enne che ha iniziato a disegnare outfit digitali nel 2013, collaborando fra l’altro anche con Gucci, disegnando costumi personalizzati per alcuni tra i più importanti giocatori della piattaforma, e aprendo il cSapphire Clothing Store – destinazione online che a oggi conta più di 5,4 milioni di visite. L’assegnazione di questo premio rappresenta un’innovazione fondamentale per il fashion system: in primo luogo perché segna l’ingresso della digital fashion all’interno del contesto “regolarizzato” del fashion system e delle sue premiazioni oltre che il suo riconoscimento; in secondo luogo perché il premio a cSapphire può aiutare a gettare uno sguardo verso il futuro più ampio del fashion design digitale

cSapphire è una designer giovanissima, dotata di skill trasversali che stanno a metà fra l’effettivo fashion design e lo sviluppo web, ma soprattutto che è riuscita a stabilire il proprio brand e il proprio status di celebrity su Roblox lavorando sostanzialmente da sola - una designer completamente antitetica al classico paradigma del mondo della moda, che richiede anni di studi e di gavetta oltre che di lente ascese verso posizioni di successo e potere. Il cSapphire Clothing Store, aperto nel 2015, ha già venduto 2 milioni e mezzo di item, che non sono soltanto una versione digitale del ready-to-wear ma vere e proprie customizzazioni commissionate da alcuni degli star creator della piattaforma come Keisyo, InquisitorMaster e ZacharyZaxor. 

C’è di più: le creazioni di cSapphire sono diventate anche l’outfit dei collectibles fisici di VyrissDev e Exspects, lasciando dunque un proprio segno anche all’interno dell’ecosistema culturale “secondario” di Roblox - che è in espansione dopo l'accordo tra la piattaforma e Hasbro per la produzione di giocattoli dello scorso aprile. Christina Wootton, VP of Global Brand Partnerships di Roblox ha riassunto bene i nuovi scenari aperti da un premio come quello di ieri sera:

«La prossima generazione di designer sta vestendo gli avatar, e lo stanno facendo su Roblox dove chiunque può essere un creatore [...]. La moda riguarda il futuro e la ricerca di nuove voci con visioni chiare, e questo talento sta emergendo nel metaverso. È lo spazio creativo globale per i designer che stanno offrendo opportunità illimitate di auto-espressione alle persone di tutto il mondo, stabilendo nuovi trend che poi appaiono anche nella vita reale e condividendo la loro esperienza con i migliori brand. Questo riconoscimento da parte di una potente istituzione della moda dichiara forte e chiaro che questo è lo spazio da tenere d'occhio per le future tendenze e talenti della moda».

Il metaverso come incubatore di talenti e soprattutto di trend, dunque, ma anche come territorio aperto per nuovi tipi di collaborazioni e prodotti. Piattaforme come Roblox e Fortnite, che ha di recente collaborato con Balenciaga, sono un nuovo mercato dalle dimensioni potenzialmente enormi che riguarderà uno spettro vastissimo di prodotti che vanno dalla couture digitale agli NFT, dai giochi da tavolo fino ai collectibles ufficiali e alla moda vera e propria. E se si considera come lo scorso giugno una borsa di Gucci sia stata venduta su Roblox per oltre 4000 dollari, è lecito immaginare che nei prossimi mesi molti brand di moda manifesteranno interesse per il metaverso che, secondo le stime di BoF, rappresenta un’opportunità di revenue di circa 50 miliardi per il mondo del lusso – in pratica un intero mercato a sé stante e soprattutto non fisico, che non presenta cioè problemi di produzione, logistica o filiera industriale e che invece apre al mondo delle collaborazioni un nuovo ecosistema multiculturale e giovanissimo di designer la cui fan base è estremamente appetibile per i brand di moda.