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Fjällräven ha creato una nuova capsule con tessuti di recupero

La collezione sostenibile Samlaren è composta da abiti e accessori creati con materiali tessili riciclati

Fjällräven ha creato una nuova capsule con tessuti di recupero La collezione sostenibile Samlaren è composta da abiti e accessori creati con materiali tessili riciclati
Henrik Andersson, Global Creative Director of Fjällräven
Christiane Dolva, Head of Sustainability of Fjällräven
Christiane Dolva, Head of Sustainability of Fjällräven
Henrik Andersson, Global Creative Director of Fjällräven

In quel vasto universo che è la moda svedese, Fjällräven è forse uno dei nomi più iconici. Se nel passato erano state generazioni di svedesi a crescere con gli accessori e i capi del brand, negli ultimi anni il suo design funzionale, colorato e dal piacevole sapore retrò è diventato un fenomeno mondiale, uno statement di creatività. Essendo, come molte aziende svedesi, un brand molto attento alla questione della sostenibilità ambientale, Fjällräven ha presentato un nuovo progetto basato sul concetto di economia circolare: la capsule Samlaren. La collezione utilizza i tessuti avanzati dagli stabilimenti e dalle fabbriche di Fjällräven, combinandoli in nuovi pezzi dal design unico. Henrik Andersson, direttore creativo del brand, ha raccontato così la genesi del progetto: 

Il nostro reparto produttivo disponeva di un magazzino di tessuti che non trovavano impiego nella normale produzione, a causa di variazioni di colore, quantità limitate, eccetera. E noi volevamo trovare un utilizzo per questi tessuti! Poi, c’erano il nome e il logo Samlaren [che significa “il collezionista” in italiano, ndr] scarabocchiati su un block notes, che sono diventati il punto di partenza del progetto. 

Henrik Andersson, Global Creative Director of Fjällräven
Henrik Andersson, Global Creative Director of Fjällräven
Christiane Dolva, Head of Sustainability of Fjällräven
Christiane Dolva, Head of Sustainability of Fjällräven

Il bello della collezione, grazie proprio al modello virtuoso dell’economia circolare che lo anima, è che gli item sono, ciascuno a suo modo, modelli one-off che, oltre a risolvere il problema degli sprechi, rispondono anche all’eccessiva serializzazione dei prodotti di moda. Sempre nelle parole di Andersson: "Questa collezione è completamente ideata a partire dai tessuti e dai colori che abbiamo a magazzino. Ovvero, iniziamo da quello che abbiamo, non da quello che vorremmo avere, e poi proviamo a essere il più ingegnosi possibile nel mettere insieme i pezzi. Per alcuni tessuti disponiamo di quantità minime e questo significa che la produzione sarà molto limitata". Di conseguenza l’estetica dei vari prodotti va ad arricchire il filone della moda DIY che ha già portato migliaia di amanti della moda ad apprezzare i capi dal sapore più artigianale e decorati dalla patina del tempo. 

Al momento la capsule contiene i grandi classici del repertorio di Fjällräven: una selezione di capi outerwear per uomo e donna, insieme a cappelli, zaini e tote bag. Ciascuno dei capi recherà una speciale etichetta all’interno che racconta la storia della collezione. Ma non è finita qui: quella che oggi è la capsule Samlaren potrebbe diventare una linea vera e propria nel futuro. In base alle eccedenze di materiali, infatti, il brand programma di presentare una o più capsule all’anno ma, come ha fatto notare il creative director del brand, "L’obiettivo a lungo termine è effettivamente quello di eliminare la necessità stessa di questo concept, riducendo al minimo lo spreco e le eccedenze di tessuto già in fase di produzione. In ogni caso, questo processo potrebbe richiedere del tempo, perciò, nel frattempo, useremo Samlaren come un modo per trasformare eccedenze di tessuto, di difficile impiego, in prodotti di successo"